Un omaggio a Guccini nell'album di Riccardo Crespi

C'è anche la cover di un classico di Francesco Guccini nell'album di debutto di Riccardo Crespi, giovane cantautore lombardo che ha da poco pubblicato La Ballata Del Perozzi, distribuito da Habanero Factory, Tra le 11 tracce del disco compare infatti Canzone della Bambina Portoghese, brano che il grande cantautore modenese inserì nel suo quarto album "Radici" uscito nel 1972 (e che conteneva le celebri La Locomotiva e Il Vecchio e il Bambino).
"Si tratta di uno di quei pezzi che mi porto dietro da sempre - ci ha spiegato Riccardo - Sin da bambino, prima ancora di interessarmi attivamente di musica, ascoltavo quella canzone dai vinili di mio padre ed ero rimasto subito colpito dal senso di piccolezza davanti all'immensità dell’universo che viene decantato nel brano. È qualcosa che rende insignificanti tutte le battaglie quotidiane che ci vedono protagonisti e che sembrano insormontabili, e che ridimensiona anche noi stessi. Quello che trovo interessante è che davanti a questa consapevolezza ci sono due opzioni: ci si può amareggiare e considerarsi (come dice il testo) “un punto al limite di un continente”, oppure ci si può sentire la parte di un equilibrio universale più grande di noi, di un qualcosa che invita lasciarci andare e ad accogliere il mondo che ci circonda ridimensionando i nostri travagli. E naturalmente, la canzone non offre una risposta". 

Nel 1974 Canzone della Bambina Portoghese venne ripresa dai Nomadi nel loro quarto album. E proprio a questa versione Crespi ha fatto riferimento per la sua cover
"La versione del brano a cui sono più affezionato è proprio quella dei Nomadi. Anche come arrangiamento, nonostante la mia versione sia molto rimaneggiata, il punto di partenza è la loro interpretazione live del pezzo, con la voce inimitabile di Augusto Daolio, uno dei musicisti che mi ha più influenzato in assoluto. Ricordo soprattutto la registrazione video di un loro concerto del 1989 a Casalromano, dove rendono la canzone da pelle d’oca."

Oltre alla cover dei Nomadi (che pubblicarono anche in versione live del 1987) il brano venne "celebrato" da Zucchero che lo citò nel ritornello della sua Arcord del 1999.
La versione di Riccardo Crespi è più breve rispetto all'originale (che durava oltre 5 minuti e mezzo): manca infatti tutta la prima strofa e la parte conclusiva dell'ultima.

Oltre alla cover di Guccini, nell'album La Ballata Del Perozzi è presente una seconda cover: The Rains Of Castamere, canzone-simbolo della serie tv Game Of Thrones, presente in diversi episodi

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