E' una cover il nuovo singolo di Simona Molinari, giovane aquilana che si era fatta notare nel Festival di Sanremo del 2009 grazie al brano "Egocentrica".
Si tratta di "In cerca si te", e forse più conosciuta per le parole con cui inizia la strofa "Solo me ne vo per la città…", che da venerdì 16 settembre è in rotazione radiofonica e disponibile su i-Tunes
Il brano vede la preziosa partecipazione di Peter Cincotti al piano e in un cameo vocale.
La versione originale della canzone risale al 1945 quando fu portata al successo da Nella Colombo diventando uno dei brani più celebri del decennio. Gli autori sono Eros Sciorilli e Gian Carlo Testoni e negli anni la canzone, vera metafora di un popolo appena uscito dalla guerra e di tutto quello che non ha più, è stata interpretata da decine di artisti, da Orietta Berti a Natalino Otto, da Ernesto Bonino a Don Backy.
"La versione iniziale di questo brano - ha raccontato Simona Molinari - era ispirata alla versione di Natalino Otto, con l’aggiunta di un po’ di elettronica e di una ritmica decisamente moderna. Poi abbiamo deciso di farla ascoltare a Peter Cincotti, arrivato a Milano per registrare un altro mio brano di prossima uscita".
"Cincotti l'ha talmente apprezzata - dice ancora la giovane artista aquilana - che ha deciso di contribuire mettendoci il piano, suonato come solo lui avrebbe potuto. Non contento ha anche cantato qualche frase, in inglese e poi in italiano.".
Il brano anticipa la pubblicazione di “Tua”, il nuovo album in uscita il 18 ottobre.
Si tratta di "In cerca si te", e forse più conosciuta per le parole con cui inizia la strofa "Solo me ne vo per la città…", che da venerdì 16 settembre è in rotazione radiofonica e disponibile su i-Tunes
Il brano vede la preziosa partecipazione di Peter Cincotti al piano e in un cameo vocale.
La versione originale della canzone risale al 1945 quando fu portata al successo da Nella Colombo diventando uno dei brani più celebri del decennio. Gli autori sono Eros Sciorilli e Gian Carlo Testoni e negli anni la canzone, vera metafora di un popolo appena uscito dalla guerra e di tutto quello che non ha più, è stata interpretata da decine di artisti, da Orietta Berti a Natalino Otto, da Ernesto Bonino a Don Backy.
"La versione iniziale di questo brano - ha raccontato Simona Molinari - era ispirata alla versione di Natalino Otto, con l’aggiunta di un po’ di elettronica e di una ritmica decisamente moderna. Poi abbiamo deciso di farla ascoltare a Peter Cincotti, arrivato a Milano per registrare un altro mio brano di prossima uscita".
"Cincotti l'ha talmente apprezzata - dice ancora la giovane artista aquilana - che ha deciso di contribuire mettendoci il piano, suonato come solo lui avrebbe potuto. Non contento ha anche cantato qualche frase, in inglese e poi in italiano.".
Il brano anticipa la pubblicazione di “Tua”, il nuovo album in uscita il 18 ottobre.
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