Il nuovo album di Earl Klugh contiene anche una delicata versione di un classico degli Eagles. Si tratta della cover di "Hotel California" che il chitarrista americano ha inserito in "HandPicked" album che segna il suo ritorno sulle scene dopo cinque anni di assenza.
Si tratta di una versione strumentale del grande classico scritto da Glenn Frey Don Henley e Don Felder che gli Eagles pubblicarono come singolo nel 1976 raggiungendo la vetta della classifiche americane.
Memorabile in particolare l'assolo finale con le due chitarre di Felder e Walsh che si intrecciano: per il lettori della rivista Guitar World in ottava posizione nella classifica dei assoli più belli della storia del rock.
Il testo invece è stato oggetto negli anni delle interpretazioni più disparate, fino alle assurde accuse di satanismo e gli stessi componenti della band non hanno mai chiarito del tutto alcuni dubbi. L'Hotel è però certamente una metafora del successo e della decadenza che ne consegue perchè come recita la parte conclusiva del testo "puoi lasciare libera la stanza quando vuoi ma non potrai andartene mai".
Nonostante si tratti di uno dei brani più famosi della storia del rock, non sono state molte le cover realizzate. Nel 1988 i Gipsy King incisero una versione in stile flamenco che fu utilizzata per la colonna sonora del film "Il Grande Lebowski", mentre nel 2010 tentarono una curiosa cover i Tangerine Dream. Originale anche la cover realizzata dai The Killers nell'album Rhythems Del Mundo nel 2009.
La versione di Klugh, con la presenza di Jake Shimabukuro all'ukulele, si inserisce certamente tra le migliori.L'album "HandPicked" - che contiene anche un classico dei Beatles e una cover di Bacharach - è il primo inciso dal chitarrista per l'etichetta Heads Up e vede la presenza di ospiti illustri come Bill Frisell e Vince Gill.
Earl Klugh - Hotel California
Memorabile in particolare l'assolo finale con le due chitarre di Felder e Walsh che si intrecciano: per il lettori della rivista Guitar World in ottava posizione nella classifica dei assoli più belli della storia del rock.
Il testo invece è stato oggetto negli anni delle interpretazioni più disparate, fino alle assurde accuse di satanismo e gli stessi componenti della band non hanno mai chiarito del tutto alcuni dubbi. L'Hotel è però certamente una metafora del successo e della decadenza che ne consegue perchè come recita la parte conclusiva del testo "puoi lasciare libera la stanza quando vuoi ma non potrai andartene mai".
Nonostante si tratti di uno dei brani più famosi della storia del rock, non sono state molte le cover realizzate. Nel 1988 i Gipsy King incisero una versione in stile flamenco che fu utilizzata per la colonna sonora del film "Il Grande Lebowski", mentre nel 2010 tentarono una curiosa cover i Tangerine Dream. Originale anche la cover realizzata dai The Killers nell'album Rhythems Del Mundo nel 2009.
La versione di Klugh, con la presenza di Jake Shimabukuro all'ukulele, si inserisce certamente tra le migliori.L'album "HandPicked" - che contiene anche un classico dei Beatles e una cover di Bacharach - è il primo inciso dal chitarrista per l'etichetta Heads Up e vede la presenza di ospiti illustri come Bill Frisell e Vince Gill.
Earl Klugh - Hotel California
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