Phil Collins, Aztec Camera, Eva Cassidy e Maggie Reilly sono solo alcuni degli artisti che hanno inciso in carriera una versione della celebre “True Colors” di Cindy Lauper. Ora la lunga lista di cover ufficiali (ben 57 secondo il sito SecondHandSongs) si allunga ancora con la versione realizzata da Gerald Albright – star della scena smooth jazz - e contenuta nel suo nuovo album “Slam Dunk “ pubblicato lo scorso 5 agosto.
Si tratta di una lunga versione di oltre 5 minuti e mezzo, quasi il doppio della versione originale che risale al 1986. Fu il primo singolo estratto dal secondo album di Cindy Lauper e ebbe uno straordinario successo in tutto il mondo. In particolare raggiunse la vetta della classifica di Billboard, e fu l’ultimo singolo della sua carriera ad arrivare fino alla numero uno in classifica negli USA
Gli autori sono Billy Steinberg e Tom Kelly, che in futuro scriveranno altre hit per la Lauper come “I drove all night” e successi come "Eternal Flame" delle Bangles e "I'll stand by you" dei Pretenders. In prima battuta proposero "True Colors" alla cantante Anne Murray che però incredibilmente lo scartò.
Si tratta di una lunga versione di oltre 5 minuti e mezzo, quasi il doppio della versione originale che risale al 1986. Fu il primo singolo estratto dal secondo album di Cindy Lauper e ebbe uno straordinario successo in tutto il mondo. In particolare raggiunse la vetta della classifica di Billboard, e fu l’ultimo singolo della sua carriera ad arrivare fino alla numero uno in classifica negli USA
Gli autori sono Billy Steinberg e Tom Kelly, che in futuro scriveranno altre hit per la Lauper come “I drove all night” e successi come "Eternal Flame" delle Bangles e "I'll stand by you" dei Pretenders. In prima battuta proposero "True Colors" alla cantante Anne Murray che però incredibilmente lo scartò.
Qualche anno dopo gli stessi Steinberg e Kelly pubblicarono una loro versione della canzone, che passò però inosservata. Grande successo ebbe invece nel 1999 la versione cantata da Phil Collins.
Slam Dunk è il 15esimo album nella lunga carriera del sassofonista e polistrumentista americano, in questo disco all’opera anche come bassista. Oltre alla bella cover di "True Colors" (che però nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale di Albright viene definito "un classico di Phil Collins"...) il disco contiene anche una interessante cover di “It’s a man’s man’s man’s world” di James Brown e una preziosa collaborazione con Peabo Bryson.
Piacerà agli appassionati del genere.
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