Si intitola “Hope” il nuovo album di Susan Boyle, il sesto nella carriera della cantante scozzese diventata famosa grazie al talent Britain’s Got Talent. Anche in questo caso disco nel quale abbondano le cover di brani molto conosciuti anche se forse non sempre adatti alla sua vocalità.
Come nel caso della rilettura della celeberrima “Wish You Were Here” dei Pink Floyd che apre l’album e che è stata riarrangiata con abbondanza di archi. Risultato finale davvero discutibile e molto distante dall’originale del 1975. Nessuna sorpresa invece nella cover di “Imagine” di John Lennon: archi e pianoforte e la voce della Boyle in primo piano. Sorprende forse che non avesse ancora interpretato il classico dell’ex Beatles che vanta secondo il sito Second Hand Songs oltre 170 versioni ufficiali.
In scaletta anche la celeberrima “Bridge Over Troubled Water” di Simon and Garfunkle ma anche in questo caso siamo distanti dalle cover migliori, in particolare quella leggendaria di Aretha Franklin. Il singolo scelto per anticipare l’uscita del disco è invece la cover di “You Raise Me Up”. Si tratta di un brano poco noto al pubblico italiano ma che ebbe un buon successo in Inghilterra nel 2002 grazie ai Secret Garden, duo irlandese norvegese vincitore dell’Eurovision Song Contest. Famosa in particolare la versione cantata da Josh Groban prodotta da David Foster. La Boyle aveva già interpretato il brano dal vivo senza però mai pubblicarlo. Ma anche in questo caso, brano molto barocco e poche emozioni.
Susan Boyle - Hope
Come nel caso della rilettura della celeberrima “Wish You Were Here” dei Pink Floyd che apre l’album e che è stata riarrangiata con abbondanza di archi. Risultato finale davvero discutibile e molto distante dall’originale del 1975. Nessuna sorpresa invece nella cover di “Imagine” di John Lennon: archi e pianoforte e la voce della Boyle in primo piano. Sorprende forse che non avesse ancora interpretato il classico dell’ex Beatles che vanta secondo il sito Second Hand Songs oltre 170 versioni ufficiali.
In scaletta anche la celeberrima “Bridge Over Troubled Water” di Simon and Garfunkle ma anche in questo caso siamo distanti dalle cover migliori, in particolare quella leggendaria di Aretha Franklin. Il singolo scelto per anticipare l’uscita del disco è invece la cover di “You Raise Me Up”. Si tratta di un brano poco noto al pubblico italiano ma che ebbe un buon successo in Inghilterra nel 2002 grazie ai Secret Garden, duo irlandese norvegese vincitore dell’Eurovision Song Contest. Famosa in particolare la versione cantata da Josh Groban prodotta da David Foster. La Boyle aveva già interpretato il brano dal vivo senza però mai pubblicarlo. Ma anche in questo caso, brano molto barocco e poche emozioni.
Susan Boyle - Hope
Commenti
Posta un commento