Contiene anche un bel omaggio ai Procol Harum, il nuovo album di Cat Stevens pubblicato a nome Yusuf. Si tratta della cover di The Devil Came From Kansas, brano scritto da Gary Brooker e da Keith Reid che la band inglese pubblicò nel 1969 nell'album "A Salty Dog".
"I Procol Harum erano uno dei miei gruppi preferiti - ha spiegato il cantautore inglese - Scrivevano grandi pezzi e ho sempre voluto cantare qualcosa per rendere omaggio al loro repertorio. non so come mai, ma alla fine ho preso la decisione proprio mentre stavo viaggiando in Kansas. In un certo senso è stato molto appropriato e mi ha fatto tornare alla mente alcuni ricordi".
"I Procol Harum erano uno dei miei gruppi preferiti - ha spiegato il cantautore inglese - Scrivevano grandi pezzi e ho sempre voluto cantare qualcosa per rendere omaggio al loro repertorio. non so come mai, ma alla fine ho preso la decisione proprio mentre stavo viaggiando in Kansas. In un certo senso è stato molto appropriato e mi ha fatto tornare alla mente alcuni ricordi".
Il nuovo album di Yusuf/Cat Stevens è uscito lo scorso 27 ottobre per la Legacy Records ed arriva dopo una pausa artistica di 5 anni. Sulla copertina compare il disco è accreditato a Yusuf, il nome nuovo nome islamico che il cantautore ha adottato ufficialmente nel 1977, ma un adesivo sulla copertina ricorda che si tratta del nuovo album di Cat Stevens, il quattordicesimo in carriera.
Il disco è stato prodotto da Rick Rubin ed è stato registrato in diverse città, tra cui Los Angeles, Dubai, Bruxelles, e Londra.
Il disco vede la collaborazione di musicisti importanti come Richard Thompson, Charlie Musselwhite, Bonnie 'Prince' Billy, Tinariwen e il chitarrista Matt Sweeney.
La cover del brano dei Procol Harum è certamente una delle tracce più interessanti del disco, con un nuovo arrangiamento molto più rock dell'originale e con la inconfondibile voce di Stevens in gran forma.
Il disco è stato prodotto da Rick Rubin ed è stato registrato in diverse città, tra cui Los Angeles, Dubai, Bruxelles, e Londra.
Il disco vede la collaborazione di musicisti importanti come Richard Thompson, Charlie Musselwhite, Bonnie 'Prince' Billy, Tinariwen e il chitarrista Matt Sweeney.
La cover del brano dei Procol Harum è certamente una delle tracce più interessanti del disco, con un nuovo arrangiamento molto più rock dell'originale e con la inconfondibile voce di Stevens in gran forma.
Meglio dell'originale.
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