E' "L’Immensità" il nuovo singolo di Gianna Nannini tratto da Hitalia, uscito su etichetta Sony Music lo scorso 1 dicembre, nelle primissime posizioni delle classifiche e in meno di un mese già doppio disco di platino.
Dopo il successo di Lontano dagli occhi, che su Vevo ha registrato più di un milione e mezzo di views, Gianna sceglie un nuovo sorprendente brano che ha segnato la storia della musica italiana e che per primi cantarono Don Backy e Johnny Dorelli a Sanremo nel 1967, piazzandosi in nona posizione nella classifica finale. Don Backy era anche l'autore del brano insieme a Mogol e a Detto Mariano ma fu la versione di Dorelli quella che ottenne il maggior successo arrivando fino alla seconda posizione nella Hit Parade. A mettere tutti d'accordo fu però la versione cantata nello stesso anno da Mina, con un arrangiamento di Augusto Martelli.
“Io Don Backy l’ho conosciuto da piccolina quando sono andata a Livorno al suo concerto – svela la voce di Gianna con il suo inconfondibile accento “ travolgente” e con la sua sintassi molto personale - Gli ho detto “io voglio diventare una cantante che devo fare? Mi sono presentata vestita di pelle e mi ha detto …che il personaggio…il personaggio c’era, insomma, ma voleva sentire la voce”.
Dopo il successo di Lontano dagli occhi, che su Vevo ha registrato più di un milione e mezzo di views, Gianna sceglie un nuovo sorprendente brano che ha segnato la storia della musica italiana e che per primi cantarono Don Backy e Johnny Dorelli a Sanremo nel 1967, piazzandosi in nona posizione nella classifica finale. Don Backy era anche l'autore del brano insieme a Mogol e a Detto Mariano ma fu la versione di Dorelli quella che ottenne il maggior successo arrivando fino alla seconda posizione nella Hit Parade. A mettere tutti d'accordo fu però la versione cantata nello stesso anno da Mina, con un arrangiamento di Augusto Martelli.
In tempi recenti il brano è tornato in classifica grazie
alle versioni dei Negramaro del 2005 e di Francesco Renga nel 2007.
Nella versione della Nannini colpisce l'introduzione parlata che contiene il racconto dell'incontro fra una giovanissima Gianna e Don Backy, su un tappeto di groove ipnotico, elettronico, contemporaneo.“Io Don Backy l’ho conosciuto da piccolina quando sono andata a Livorno al suo concerto – svela la voce di Gianna con il suo inconfondibile accento “ travolgente” e con la sua sintassi molto personale - Gli ho detto “io voglio diventare una cantante che devo fare? Mi sono presentata vestita di pelle e mi ha detto …che il personaggio…il personaggio c’era, insomma, ma voleva sentire la voce”.
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