I Flaming Lips tornano a rendere omaggio agli anni 60. Dopo aver pubblicato lo scorso anno un tributo all’album “Sgt. Pepper” dei Beatels, la band capitanata da Wayne Coyne ha realizzato una cover di “Good Vibrations” dei Beach Boys. Il brano – che i Flaming Lips avevano cantato dal vivo lo scorso 30 marzo al Fonda Theatre di Los Angeles nel corso di un concerto-tributo a Brian Wilson – è stato inserito nel documentario prodotto da Flood Magazine , intitolato "Brian Fest: A night to celebrate the life and music of Brian Wilson”.
Registrata durante le session per l’album “Pet Sound” , “Good Vibrations” fu pubblicata come singolo solo nell’ottobre del 1966, raggiungendo la numero uno delle classifiche sia negli USA che in UK. Anche in Italia il 45 giri ottenne un buon successo arrivando fino alla numero 12 della nostra Hit Parade.
Si tratta certamente di uno dei capolavori assoluti scritti da Brian Wilson, che amava definire il brano una “Pocket Symphony”. Il testo fu firmato insieme a Mike Love.
Con le sue 17 sedute di registrazione costate oltre 50 mila dollari il brano entrò nella storia come la pop song più costosa fino ad allora.
Nel 2004 la rivista americana Rolling Stones ha inserito “Good Vibartions” in sesta posizione nella classifica delle 500 migliori canzoni di sempre.
Nonostante la grande popolarità del brano, le cover realizzate negli anni non sono moltissime, circa una trentina, e tutte nettamente al di sotto dell’originale. Compresa questa versione “rallentata” e un po’strampalata cantata da Wayne Coyne e compagni.
Registrata durante le session per l’album “Pet Sound” , “Good Vibrations” fu pubblicata come singolo solo nell’ottobre del 1966, raggiungendo la numero uno delle classifiche sia negli USA che in UK. Anche in Italia il 45 giri ottenne un buon successo arrivando fino alla numero 12 della nostra Hit Parade.
Si tratta certamente di uno dei capolavori assoluti scritti da Brian Wilson, che amava definire il brano una “Pocket Symphony”. Il testo fu firmato insieme a Mike Love.
Con le sue 17 sedute di registrazione costate oltre 50 mila dollari il brano entrò nella storia come la pop song più costosa fino ad allora.
Nel 2004 la rivista americana Rolling Stones ha inserito “Good Vibartions” in sesta posizione nella classifica delle 500 migliori canzoni di sempre.
Nonostante la grande popolarità del brano, le cover realizzate negli anni non sono moltissime, circa una trentina, e tutte nettamente al di sotto dell’originale. Compresa questa versione “rallentata” e un po’strampalata cantata da Wayne Coyne e compagni.
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