Conterrà anche la cover di "Friday I'm In Love" dei Cure il nuovo album degli Yo La Tengo che uscirà ufficialmente il prossimo 28 agosto. Il disco si intitolerà "Stuff Like That There" e la band lo ha definito una sorta di continuazione di "Fakebook" il loro quarto album uscito nel 1990 e che consacrò il successo della band, grazie alle cover di John Cale, Kinks, Cat Stevens e molti altri.
Nel nuovo album - che uscirà per la Matador Records - le cover son prese da Hank Williams, The Parliments, Lovin' Spoonfool ma l'album contiene anche nuove versioni di brani del gruppo.
Colpisce sicuramente la versione del brano dei Cure, l'ultimo grande successo di classifica della band di Robert Smith. La versione originale risale al 1992 ed era contenuta nell'album Wish. Pubblicata come singolo la canzone raggiunse la Top 20 della classifica USA e la posizione numero 6 in quella inglese (il secondo miglior risultato in carriera dopo Lullaby)
Un paio di curiosità sulla canzone.
Il testo della canzone si apre con un riferimento alla canzone Blue Mondey dai New Order "I don't care if Monday's blue" mentre la linea di basso ricorda un'altro brano del gruppo di Manchester (All That Way)
Nel nuovo album - che uscirà per la Matador Records - le cover son prese da Hank Williams, The Parliments, Lovin' Spoonfool ma l'album contiene anche nuove versioni di brani del gruppo.
Colpisce sicuramente la versione del brano dei Cure, l'ultimo grande successo di classifica della band di Robert Smith. La versione originale risale al 1992 ed era contenuta nell'album Wish. Pubblicata come singolo la canzone raggiunse la Top 20 della classifica USA e la posizione numero 6 in quella inglese (il secondo miglior risultato in carriera dopo Lullaby)
Un paio di curiosità sulla canzone.
Il testo della canzone si apre con un riferimento alla canzone Blue Mondey dai New Order "I don't care if Monday's blue" mentre la linea di basso ricorda un'altro brano del gruppo di Manchester (All That Way)
Il video diretto da Tim Pope trionfò agli MTV Music Awards di quell'anno.
La canzone vanta una ventina di cover ufficialmente pubblicate, tra le quali quelle del coro belga Scala & Kolacny Brothers e quella di Nena.
La versione rallentata e un po' dolente dei Yo La Tengo si candida quindi come miglior versione del brano, forse più simile alla prima stesura della canzone che fu scritta da Smith e compagni con un ritmo molto più lento rispetto a quella che venne poi pubblicata.
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