Il nuovo singolo di Simona Molinari è la cover della celeberrima "Smoke Gets In Your Eys"
Il brano è da oggi - Venerdì 27 Novembre - n rotazione radiofonica ed è il primo singolo estratto dal nuovo album, “Casa Mia", in uscita il 4 Dicembre per la Warner Music
Nel disco Simona Molinari torna alle sue origini musicali, reinterpretando alcuni standard jazz. Dieci brani evergreen, suonati dalla storica band di Simona, la Mosca Jazz Band, e arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, l’orchestra sinfonica di Ennio Morricone, per un disco che ben ricalca l’anima della Molinari, una delle artiste più raffinate del panorama musicale italiano.
«Dopo tanta strada fatta…torno a Casa Mia - dichiara Simona Molinari - Riparto da lì, dal jazz a modo mio, dalla colonna sonora della mia vita. Mi sono detta: "la prendo e la registro tutta!"...e così ho fatto. Ho preso i vinili che ho (e ne ho davvero tanti) e ho scelto i brani che volevo cantare. E così, per la primissima volta, mi cimento in studio su un terreno su cui mi sono appassionata tante volte live fin da quando ero piccola, il jazz...».
“Smoke gets in your eyes” è uno dei due brani già disponibili per chi ordina l’album su iTunes, insieme a “Quizás Quizás Quizás”.
La versione di "Smoke Gets In Your Eyes" è certamente quella dei Platters, anche se quella del quartetto americano non è quella originale. Il brano ha infatti origini ben più antiche essendo stato composto nel 1933 da Jerome Kern e dal paroliere Otto Harbach per la loro operetta “Roberta”. Da allora una lunghissima serie di cover – molte delle quali strumentali - tra le quali spiccano quelle di Nat King Cole (1947) di Ertha Kitt (1954) Thelonious Monk (1955) Charlie Parker (1955) e Dinah Washington (1956) prima di arrivare alla versione incisa dai Platters nel 1958 che raggiunnse la numero uno sia in America che nel Regno Unito. Il brano ebbe un grande successo anche in Italia rimanendo per ben 11 settimane in vetta alla classifica di vendita.
Da allora la lista delle cover si è allungata a dismisura. Il sito SecondHandSongs ne ha catalogato oltre 160, tra le quali vanno segnalato quelle di Bryan Ferry, di Jerry Garcia, di Gene Pitney e le versioni italiane di Gianni Morandi, Adriano Celentano e Claudio Villa con il titolo di “Fumo negli Occhi” e testo di Mariano Rapetti (papà di Mogol).
«Questo è uno di quei brani intramontabili, con una melodia senza tempo – ha raccontato Simona Molinari a proposito del singolo – In Italia Celentano cantava Fumo negli occhi e anche in italiano aveva il suo appeal… La versione che io amo maggiormente è quella di Dinah Washington».
Simona Molinari - Smoke Gets In Your Eyes
Il brano è da oggi - Venerdì 27 Novembre - n rotazione radiofonica ed è il primo singolo estratto dal nuovo album, “Casa Mia", in uscita il 4 Dicembre per la Warner Music
Nel disco Simona Molinari torna alle sue origini musicali, reinterpretando alcuni standard jazz. Dieci brani evergreen, suonati dalla storica band di Simona, la Mosca Jazz Band, e arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, l’orchestra sinfonica di Ennio Morricone, per un disco che ben ricalca l’anima della Molinari, una delle artiste più raffinate del panorama musicale italiano.
«Dopo tanta strada fatta…torno a Casa Mia - dichiara Simona Molinari - Riparto da lì, dal jazz a modo mio, dalla colonna sonora della mia vita. Mi sono detta: "la prendo e la registro tutta!"...e così ho fatto. Ho preso i vinili che ho (e ne ho davvero tanti) e ho scelto i brani che volevo cantare. E così, per la primissima volta, mi cimento in studio su un terreno su cui mi sono appassionata tante volte live fin da quando ero piccola, il jazz...».
“Smoke gets in your eyes” è uno dei due brani già disponibili per chi ordina l’album su iTunes, insieme a “Quizás Quizás Quizás”.
La versione di "Smoke Gets In Your Eyes" è certamente quella dei Platters, anche se quella del quartetto americano non è quella originale. Il brano ha infatti origini ben più antiche essendo stato composto nel 1933 da Jerome Kern e dal paroliere Otto Harbach per la loro operetta “Roberta”. Da allora una lunghissima serie di cover – molte delle quali strumentali - tra le quali spiccano quelle di Nat King Cole (1947) di Ertha Kitt (1954) Thelonious Monk (1955) Charlie Parker (1955) e Dinah Washington (1956) prima di arrivare alla versione incisa dai Platters nel 1958 che raggiunnse la numero uno sia in America che nel Regno Unito. Il brano ebbe un grande successo anche in Italia rimanendo per ben 11 settimane in vetta alla classifica di vendita.
Da allora la lista delle cover si è allungata a dismisura. Il sito SecondHandSongs ne ha catalogato oltre 160, tra le quali vanno segnalato quelle di Bryan Ferry, di Jerry Garcia, di Gene Pitney e le versioni italiane di Gianni Morandi, Adriano Celentano e Claudio Villa con il titolo di “Fumo negli Occhi” e testo di Mariano Rapetti (papà di Mogol).
«Questo è uno di quei brani intramontabili, con una melodia senza tempo – ha raccontato Simona Molinari a proposito del singolo – In Italia Celentano cantava Fumo negli occhi e anche in italiano aveva il suo appeal… La versione che io amo maggiormente è quella di Dinah Washington».
Simona Molinari - Smoke Gets In Your Eyes
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