35 anni fa - l’11 maggio del 1981 – moriva nel Cedar of Lebanon Hospital, di Miami a soli 36 anni Bob Marley.
e che il musicista rifiutò di farsi amputare per motivi religiosi, nel rispetto dei principi del rastafarianesimo che impone che il corpo umano venga conservato integro.
La sua straordinaria importanza nel mondo non solo musicale è evidente anche attraverso le centinaia di cover delle sue canzoni realizzate nel corso degli anni da artisti di ogni nazionalità e di differenti estrazioni musicali.
My Way oggi rende omaggio al grande musicista giamaicano con 5 cover davvero indimenticabili.
Redemption Song è la traccia che chiude l’ultimo album in studio di Marley uscito nel 1980 .Quando la scrisse, gli era stato già diagnosticato il cancro che lo avrebbe portato alla morte. Nella canzone, voce e chitarra, si parla di redenzione e di liberazione dalla schiavitù. E’ una delle sua canzoni più ricantate.
La cover “definitiva” è quella che venne registrata nel 2003 da Johnny Cash e Joe Strummer con la produzione di Rick Rubin e che venne pubblicata l’anno successivo nel box Unearthed
Waiting in Vain fa parte dell’album Exodus del 1977. Fu pubblicata come 45 giri raggiungendo la posizione numero 27 delle classifiche inglesi. 18 anni dopo la versione originale arrivò la meravigliosa cover di Annie Lennox contenuta nell’album Medusa del 1995. con un arrangiamento del produttore Stephen Lipson.
No Woman No Cry è la canzone più famosa del repertorio di Marley anche se il brano porta la firma anche di Vince Ford, amico di infanzia del musicista. Il sito SecondHandSongs ha catalogato oltre 60 versioni ufficiali della canzone. Tra le quali anche quella incisa dai Fugees nel 1996 nell’album The Score.
Get Up Stand Up fu scritta da Marley insieme a Peter Tosh e fu pubblicata nell’album “Burnin” dei Wailers del 1973. Fra le tantissime versione realizzate ne esiste una davvero leggendaria cantata insieme nel 1988 da Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Tracy Chapman e Youssou N'Dour sul palco del Amnesty International Concert for Human Rights.
I Shot The Sheriff è una delle tracce dall'album Burnin' uscito nel 1973. A renderla famosa ci pensò l’anno successivo Eric Clapton che incise una cover del brano nel suo 461 Ocean Boulevard. Pubblicato come singolo il brano raggiunse la numero uno della classifica di Billboard e divenne uno parte fissa dei concerti di Mr. Slowhand.
e che il musicista rifiutò di farsi amputare per motivi religiosi, nel rispetto dei principi del rastafarianesimo che impone che il corpo umano venga conservato integro.
La sua straordinaria importanza nel mondo non solo musicale è evidente anche attraverso le centinaia di cover delle sue canzoni realizzate nel corso degli anni da artisti di ogni nazionalità e di differenti estrazioni musicali.
My Way oggi rende omaggio al grande musicista giamaicano con 5 cover davvero indimenticabili.
Redemption Song è la traccia che chiude l’ultimo album in studio di Marley uscito nel 1980 .Quando la scrisse, gli era stato già diagnosticato il cancro che lo avrebbe portato alla morte. Nella canzone, voce e chitarra, si parla di redenzione e di liberazione dalla schiavitù. E’ una delle sua canzoni più ricantate.
La cover “definitiva” è quella che venne registrata nel 2003 da Johnny Cash e Joe Strummer con la produzione di Rick Rubin e che venne pubblicata l’anno successivo nel box Unearthed
Waiting in Vain fa parte dell’album Exodus del 1977. Fu pubblicata come 45 giri raggiungendo la posizione numero 27 delle classifiche inglesi. 18 anni dopo la versione originale arrivò la meravigliosa cover di Annie Lennox contenuta nell’album Medusa del 1995. con un arrangiamento del produttore Stephen Lipson.
No Woman No Cry è la canzone più famosa del repertorio di Marley anche se il brano porta la firma anche di Vince Ford, amico di infanzia del musicista. Il sito SecondHandSongs ha catalogato oltre 60 versioni ufficiali della canzone. Tra le quali anche quella incisa dai Fugees nel 1996 nell’album The Score.
Get Up Stand Up fu scritta da Marley insieme a Peter Tosh e fu pubblicata nell’album “Burnin” dei Wailers del 1973. Fra le tantissime versione realizzate ne esiste una davvero leggendaria cantata insieme nel 1988 da Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Tracy Chapman e Youssou N'Dour sul palco del Amnesty International Concert for Human Rights.
I Shot The Sheriff è una delle tracce dall'album Burnin' uscito nel 1973. A renderla famosa ci pensò l’anno successivo Eric Clapton che incise una cover del brano nel suo 461 Ocean Boulevard. Pubblicato come singolo il brano raggiunse la numero uno della classifica di Billboard e divenne uno parte fissa dei concerti di Mr. Slowhand.
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