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Una cover di Modugno contro la violenza sulle donne

Resta cu'mme è uno dei grandi classici di Domenico Modugno che la scrisse insieme a Dino Verde nel 1957. Fu però anche la prima canzone a dare al cantante pugliese qualche grattacapo visto che il verso " Nun me 'mporta dô passato, nun me 'mporta 'e chi t'ha avuto" fu considerato eccessivo e fu costretto dalla commissione di censura a trasformarlo nel più casto: «Nun me 'mporta si 'o passato, sulo lacreme c'ha dato». Solo alcuni anni più tardi Modugno incise la versione con il testo originale.
Secondo la leggenda Dino Verde aveva scritto quei versi in mezz'ora, seguendo le indicazioni di uno spartito che lo stesso Modugno gli aveva fatto pervenire in camerino prima di una esibizione a teatro.
La versione originale di Resta 'cumme fu inserita nel quinto album di Domenico Mogugno, intitolato "La strada dei successi" pubblicato nel gennaio del 1958.
Il primo ad interpretare il brano dal vivo fu Marino Marini nel corso dei suoi concerti al Capriccio di Milano. Modugno fu però il primo ad incidere la canzone. Dopo di lui molti artisti hanno pubblicato una cover della canzone: da Roberto Murolo a Marcella Bella, da Claudio Villa a Renzo Arbore. Elio e Le Storie Tese la inserirono nel medley della celebre Born To Be Abramo. Molte anche le traduzioni all'estero; in inglese con il titolo di "Stay With Me", in spagnolo " Ven junto a mi" e in francese con il titolo di " C'est puls facil a deux".
A 50 anni di distanza il brano è stato ripreso dalla cantante cilentina D'Aria, accompagnata da Nando Misuraca (tastiere, programmazioni) Vincenzo Palumbo (chitarre acustiche, 12 corde) Pino Rega (basso) Francesco Corato (batteria)

Prodotto dalla Suono Libero Music di Nando Misuraca, nasce da una duplice esigenza: da una parte l'eterno amore per un rivoluzionario della musica italiana come Domenico Modugno (nel passato ha inciso una versione crossover di “Tu sì na cosa grande") , dall’altra una riflessione dell'artista su una relazione tormentata che ha dato origine ad episodi di vero e proprio maltrattamento fisico e morale.


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