C’è anche un omaggio a Steve Wonder nel nuovo album di Nathan East, leggendario bassista americano che la rivista Peaple with money ha recentemente inserito al primo posto nella classifica dei musicisti più pagati al mondo con un fatturato annuale di 96 milioni dollari e un patrimonio netto stimato di 215 milioni di dollari.
Il disco – pubblicato dalla Yamaha Entertainment Group – si intitola “Reverence” e contiene una interessante cover di “Higher Ground “ in origine contenuta nell’album “Innervision” uscito nel 1973. Stevie non solo scrisse e produsse il brano, ma suonò anche ogni singolo strumento, comprese le percussioni. Il tutto – secondo la leggenda – in poco più di due ore.
La canzone venne pubblicata come singolo (in versione leggermente più corta) e negli USA raggiunse la numero 1 della Billboard RnR e la numero 4 della Hot 100. Il singolo ottenne un buon successo anche in Italia arrivando fino alla numero 22 della classifica del 45 giri, mentre in Inghilterra non andò oltre la posizione numero 29.
I primi a incidere una cover del brano furono nel 1974 Ike & Tina Turner ma indimenticabile ù soprattutto la versione pubblicata nel 1989 dai Red Hot Chili Peppers e contenuta nell'album “Mother’s Milk”.
La bella versione di Nathan East (quasi completamente strumentale) vede protagonista il sassofono di Kirk Whalum, storico collaboratore di Whitney Houston e attualmente uno dei musicisti più apprezzati della scena smooth jazz.
La lunghissima lista di musicisti con i quali Nathan East ha suonato nel corso della sua carriera contiene anche il nome di Stevie Wonder. Oltre a quelli di Barry White, Anita Baker, The Love Unlimited Orchestra, Babyface, B.B. King, Eric Clapton, George Harrison, Elton John, Laura Pausini, Michael Jackson, Bryan Ferry, Savage Garden, Sting, Quincy Jones, Al Jarreau, Kenny Loggins, The Manhattan Transfer, Herbie Hancock, Daft Punk e in Italia Eros Ramazzotti e Pino Daniele.
Il disco – pubblicato dalla Yamaha Entertainment Group – si intitola “Reverence” e contiene una interessante cover di “Higher Ground “ in origine contenuta nell’album “Innervision” uscito nel 1973. Stevie non solo scrisse e produsse il brano, ma suonò anche ogni singolo strumento, comprese le percussioni. Il tutto – secondo la leggenda – in poco più di due ore.
La canzone venne pubblicata come singolo (in versione leggermente più corta) e negli USA raggiunse la numero 1 della Billboard RnR e la numero 4 della Hot 100. Il singolo ottenne un buon successo anche in Italia arrivando fino alla numero 22 della classifica del 45 giri, mentre in Inghilterra non andò oltre la posizione numero 29.
I primi a incidere una cover del brano furono nel 1974 Ike & Tina Turner ma indimenticabile ù soprattutto la versione pubblicata nel 1989 dai Red Hot Chili Peppers e contenuta nell'album “Mother’s Milk”.
La bella versione di Nathan East (quasi completamente strumentale) vede protagonista il sassofono di Kirk Whalum, storico collaboratore di Whitney Houston e attualmente uno dei musicisti più apprezzati della scena smooth jazz.
La lunghissima lista di musicisti con i quali Nathan East ha suonato nel corso della sua carriera contiene anche il nome di Stevie Wonder. Oltre a quelli di Barry White, Anita Baker, The Love Unlimited Orchestra, Babyface, B.B. King, Eric Clapton, George Harrison, Elton John, Laura Pausini, Michael Jackson, Bryan Ferry, Savage Garden, Sting, Quincy Jones, Al Jarreau, Kenny Loggins, The Manhattan Transfer, Herbie Hancock, Daft Punk e in Italia Eros Ramazzotti e Pino Daniele.
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