Tornano gli Ufo Piemontesi, la band che nel 1992 stupì tutti con un album di riletture in chiave rock di classici della musica italiana, intitolato “Buonanotte ai suonatori” diventato un vero oggetto di culto per gli appassionati di cover.
A venticinque anni dall'album di esordio, e a diciotto dal successivo ''Non si può morire dentro'', gli UFO Piemontesi riatterreranno in Italia dopo anni di esibizioni live, radio e tv da un capo all’altro del mondo sotto latitudini poco battute in ambito rock’n’roll come Uzbekistan, Azerbajdjan, Malesia, Madagascar, Groenlandia e Isole Faroe, sempre davanti a un pubblico entusiasta. "Paesi che sono già il presente del rock", afferma la band, "con la gente che manda a memoria le nostre versioni di Baglioni, Vasco e Mengoni nonostante la barriera della lingua".
Oggi la band riformula il repertorio che l'ha resa famosa fin dagli esordi agli inizio degli anni ’90, con una serie di nuove cruciali cover rivedute e corrotte.
“Siamo venuti a vedere se siete invecchiati bene”, annuncia la band che è stata definita "Gli Unni delle 7 note" o "Un pericolo pubblico sul pentagramma". Un ritorno/non ritorno, perché - come scritto da più parti - "gli UFO Piemontesi sono un’entità dormiente, come una cellula di cospiratori rock and roll".
La band riparte da “Esseri Umani” di Marco Mengoni, che nella loro rilettura diventa un incrocio tra Billy Idol e i Ramones. La versione originale della canzone, scritta dallo stesso Mengoni insieme a Matteo Valli e prodotta da Michele Canova, compare nell’album del 2015 Parole in Circolo.
La band riparte da “Esseri Umani” di Marco Mengoni, che nella loro rilettura diventa un incrocio tra Billy Idol e i Ramones. La versione originale della canzone, scritta dallo stesso Mengoni insieme a Matteo Valli e prodotta da Michele Canova, compare nell’album del 2015 Parole in Circolo.
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