I suoi riff sono entrati di diritto nella storia del rock. Così come alcune sue dichiarazioni. Oggi (nonostante tutto) Keith Richards compie 75 anni.
“Sono stato per 10 anni al numero uno della "Lista delle persone prossime a morire" - dichiarò anni fa al NME - "Insomma, quando ne sono uscito ero dispiaciuto”.
E ancora: "Io non ho un mai avuto problemi di droga. Ho avuto problemi con la polizia".
E a proposito del suo rapporto con la morte raccontò:
«Una volta in Svizzera mi hanno messo la stricnina nell’eroina. Ero in coma, ma cosciente. Sentivo la gente intorno a me che diceva “È morto, è morto” e io pensavo tra me e me: “Non è vero, non sono morto!”»
Qui a My Way ci occupiamo di cover version: sceglere solo 5 cover di classici scritti da Keith per gli Stones sarebbe stato troppo complicato, e allora abbiamo scelto di festeggiarlo con cinque brani nei quali il chitarrista degli Stones si cimenta anche come cantante, rendendo omaggio ad alcuni grandi della musica.
Goodnight Irene
Un classico di Leadbelly del 1933 che Keith inserisce nel suo album del 2015 "Crosseyed Heart”
Hickory Wind
Scritta da Gram Parsonsnel 1968 e pubblicata dai Byrds nell’album Sweetheart of the Rodeo La versione di Keith compare nell’album del 2004 Return to Sin City - A Tribute to Gram Parsons.
Love Hurts
Love Hurts fu portata al successo dagli Every Brothers nel 1960 ma poi ripresa da decine di artisti, fra i quali Roy Orbison e Gram Parsons. Versione live con Norah Jones.
The Harder They Come
Il classico di Jimmy Cliff del 1971 ripreso da Keith nel 1978.
You Win Again
Hank Williams scrisse il brano nel 1952. Keith gli rese omaggio nel 2001 nell’album “Timeless”.
“Sono stato per 10 anni al numero uno della "Lista delle persone prossime a morire" - dichiarò anni fa al NME - "Insomma, quando ne sono uscito ero dispiaciuto”.
E ancora: "Io non ho un mai avuto problemi di droga. Ho avuto problemi con la polizia".
E a proposito del suo rapporto con la morte raccontò:
«Una volta in Svizzera mi hanno messo la stricnina nell’eroina. Ero in coma, ma cosciente. Sentivo la gente intorno a me che diceva “È morto, è morto” e io pensavo tra me e me: “Non è vero, non sono morto!”»
Qui a My Way ci occupiamo di cover version: sceglere solo 5 cover di classici scritti da Keith per gli Stones sarebbe stato troppo complicato, e allora abbiamo scelto di festeggiarlo con cinque brani nei quali il chitarrista degli Stones si cimenta anche come cantante, rendendo omaggio ad alcuni grandi della musica.
Goodnight Irene
Un classico di Leadbelly del 1933 che Keith inserisce nel suo album del 2015 "Crosseyed Heart”
Hickory Wind
Scritta da Gram Parsonsnel 1968 e pubblicata dai Byrds nell’album Sweetheart of the Rodeo La versione di Keith compare nell’album del 2004 Return to Sin City - A Tribute to Gram Parsons.
Love Hurts
Love Hurts fu portata al successo dagli Every Brothers nel 1960 ma poi ripresa da decine di artisti, fra i quali Roy Orbison e Gram Parsons. Versione live con Norah Jones.
The Harder They Come
Il classico di Jimmy Cliff del 1971 ripreso da Keith nel 1978.
You Win Again
Hank Williams scrisse il brano nel 1952. Keith gli rese omaggio nel 2001 nell’album “Timeless”.
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