Lacuna Coil, Tori Amos, Anouk, Passenger e Nina Persson dei Cardigans. Sono solo alcuni degli artisti che negli anni hanno ricantato “Losing My Religion” dei R.E.M.
Ora alla già lunga lista delle cover che secondo l’autorevole SecondHandSongs contiene ad oggi oltre 75 nomi, si aggiunge anche quello del cantautore canadese Dan Mangan, personaggio poco noto al pubblico italiano ma con una lunga carriera all’attivo iniziata nel 2003 e che lo ha portato ad esibirsi anche in due occasioni al Festival di Gastonbury.
Una intensa versione acustica che è stata utilizzata per il trailer della nuova serie TV della CBC/AMC Unspeakable.
“Quando ero un bambino i REM erano un classico nella mia famiglia – ha spiegato Mangan - Ricordo ancora quando suonavo la air guitar in questa canzone con mio fratello e mia sorella. E' stato un successo enorme e al temo stesso inaspettato. Il ritornello non è un vero ritornello; è lungo e ripetitivo. È come un'ipnotica trance ciclica di parole che ti rimane attaccata anche se non hai idea del significato. Volevo davvero provare ad affrontare il brano da una nuova prospettiva. Non aveva senso provare a cantare come Michael Stipe. Perché c'è solo un Michael Stipe. Ma cercato di fare o del mio meglio per dare una nuova luce alla canzone rendendo omaggio all'originale.
“Losing My Religion” è la canzone più celebre del repertorio dei REM. Fu scelta come primo singolo dell’album “Out Of Time” nel febbraio del 1991 e raggiunse la posizione numero 4 della classifica di Billboard, consentendo al gruppo di ottenere ben 7 nomination ai Grammy nel 1992. Alla fine i premi conquistati saranno tre: uno per “Out of Time” come Best Alternative Music Album e due per "Losing My Religion" Best Short Form Music Video e Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocal. Michael Stipe - autore del brano inseme al chitarrista Peter Buck – dichiarò di essersi ispirato a “Every Breath You Take” dei Police.
Una intensa versione acustica che è stata utilizzata per il trailer della nuova serie TV della CBC/AMC Unspeakable.
“Quando ero un bambino i REM erano un classico nella mia famiglia – ha spiegato Mangan - Ricordo ancora quando suonavo la air guitar in questa canzone con mio fratello e mia sorella. E' stato un successo enorme e al temo stesso inaspettato. Il ritornello non è un vero ritornello; è lungo e ripetitivo. È come un'ipnotica trance ciclica di parole che ti rimane attaccata anche se non hai idea del significato. Volevo davvero provare ad affrontare il brano da una nuova prospettiva. Non aveva senso provare a cantare come Michael Stipe. Perché c'è solo un Michael Stipe. Ma cercato di fare o del mio meglio per dare una nuova luce alla canzone rendendo omaggio all'originale.
“Losing My Religion” è la canzone più celebre del repertorio dei REM. Fu scelta come primo singolo dell’album “Out Of Time” nel febbraio del 1991 e raggiunse la posizione numero 4 della classifica di Billboard, consentendo al gruppo di ottenere ben 7 nomination ai Grammy nel 1992. Alla fine i premi conquistati saranno tre: uno per “Out of Time” come Best Alternative Music Album e due per "Losing My Religion" Best Short Form Music Video e Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocal. Michael Stipe - autore del brano inseme al chitarrista Peter Buck – dichiarò di essersi ispirato a “Every Breath You Take” dei Police.
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