I Marlene Kuntz e Skin, la voce degli Skunk Anansie, hanno inciso una versione cantata insieme di "Bella Ciao".
E hanno scelto la simbolica data del 25 aprile per l'uscita ufficiale.
Così il leader del gruppo Cristiano Godano ha spiegato la scelta ;
«Bella Ciao è un canto per la libertà, il canto di tutti. Noi invitiamo le persone ad abbracciarsi, non a dividersi, e la libertà è il presupposto principale per avere lo stato d’animo positivo e buono per farlo. Non si tratta di buonismo, e nemmeno di avere soluzioni in tasca a problemi enormi destinati a diventare sempre più complessi, ma di avere la mente predisposta a sentimenti di pace, a comprendere gli altri, a cercare soluzioni umane per tutti, a mantenere la calma.
Bella ciao” dunque è l’emblema della resistenza nei confronti di una deriva che consideriamo portatrice di tensioni. E, dal nostro punto di vista, di valori ben poco poetici.
E siccome la poesia piace a tutti, facciamo in modo di essere coerenti con questo slancio poetico insito nell'essere umano.
Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile.
Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza.
Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse.
Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese, ma di fatto la canzone comincia a diffondersi a Bologna, a Montefiorino.
Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese.
E hanno scelto la simbolica data del 25 aprile per l'uscita ufficiale.
Così il leader del gruppo Cristiano Godano ha spiegato la scelta ;
«Bella Ciao è un canto per la libertà, il canto di tutti. Noi invitiamo le persone ad abbracciarsi, non a dividersi, e la libertà è il presupposto principale per avere lo stato d’animo positivo e buono per farlo. Non si tratta di buonismo, e nemmeno di avere soluzioni in tasca a problemi enormi destinati a diventare sempre più complessi, ma di avere la mente predisposta a sentimenti di pace, a comprendere gli altri, a cercare soluzioni umane per tutti, a mantenere la calma.
Bella ciao” dunque è l’emblema della resistenza nei confronti di una deriva che consideriamo portatrice di tensioni. E, dal nostro punto di vista, di valori ben poco poetici.
E siccome la poesia piace a tutti, facciamo in modo di essere coerenti con questo slancio poetico insito nell'essere umano.
Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile.
Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza.
Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse.
Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese, ma di fatto la canzone comincia a diffondersi a Bologna, a Montefiorino.
Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese.
Milva, Giorgio Gaber e i Modena City Ramblers sono solo alcuni degli artisti che negli anni hanno ripreso il brano
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