Passa ai contenuti principali

Miley Cyrus rende omaggio a Amy Winehouse

Molte cover nella scaletta dell’attesissimo concerto di Miley Cyrus al Festival di Glastonbury. L’ex stellina della Disney si è esibita ieri pomeriggio sul leggendario Pyramid Stage prima dei Vampire Weekend e dei Cure, nel corso della giornata conclusiva del celebre raduno, e ha regalato non poche sorprese ai suoi fan. La più apprezzata. è stata la cover di “Back To Black” di Amy Winehouse, per l’occasione eseguita insieme a Mark Ronson, autore e produttore della versione originale.
Il brano – che la Cyrus non aveva mai ufficialmente cantato dal vivo in precedenza – è stato eseguito in medley con la sua Nothing Breaks Like a Heart, realizzata proprio insieme al produttore inglese. Durante la sua esibizione Miley ha anche salire sul palco anche suo papà Billy Ray Cyrus, star del country statunitense, per una inedita versione di del singolo "Old town road”. Nello show erano presenti anche i tributi a Dolly Parton (con la cover di "Jolene") ai Nine Inch Nails (con la cover di "Head Like a Hole" ) e ai Metallica (con un breve snippet di "Nothing Else Matters")



Come sempre impeccabile la copertura radio televisiva della BBC.




La versione originale di “Back to Black” fu pubblicata da Amy Winehouse nell’aprile del 2007 (come singolo) ma i fan l’avevano già scoperta nell’album omonimo uscito nell’ottobre dell’anno prima. Il brano porta la firma di Mark Ronson (che è anche il produttore del disco) e della stessa Amy. Racconta la tormentata relazione con il fidanzato della cantante Blake Fielder-Civil, con il quale Amy si sposerà nel 2007. Il singolo arriverà alla posizione numero 8 in UK e alla numero 12 in Italia e trascinò al successo l'album omonimo. E’ ad oggi la canzone di Amy Winehouse che vanta il maggior numero di cover ufficiali: il sito SecondHandSongs ne ha catalogate 50, tra le quali spiccano quelle di Beyonce, di Amanda Lear e di Bryan Ferry.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud...

Il Volo: la cover di "A Chi Mi Dice"

I tre tenori de Il Volo hanno scelto di rendere omaggio a Tiziano Ferro e ai Blue con il nuovo singolo. Da venerdì 12 aprile sarà infatti in radio “A chi mi dice”, iover dell’adattamento in italiano di Tiziano Ferro del brano “Breathe Easy” dei Blue pubblicato nel 2004. Il singolo è estratto dall'album “Musica” (Sony Music) che contiene, oltre al brano sanremese “Musica che resta” con il quale il trio ha conquistato il podio al 69° Festival di Sanremo, gli inediti “Fino a quando fa bene” e “Vicinissimo” e le cover di “Arrivederci Roma”, “People”, “La nave del olvido”, “Lontano dagli occhi”, “Be My Love”, “La voce del silenzio” e “Meravigliosa Creatura”. Con 11 brani e la produzione di Michele Canova, il nuovo album dà risalto alla personalità delle tre diverse voci di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, raccogliendo i loro gusti e le loro influenze musicali in un disco che rappresenta 10 anni di una lunga amicizia e di musica insieme. La produzione di Canova ...

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da...