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Jackson Browne rende omaggio a Mose Allison

C'è anche Jackson Browne tra gli artisti presenti nell'album tributo dedicato a Mose Allison, celebre pianista, cantante e compositore americano che ha influenzato generazioni di artisti jazz, blues e rock.

Il disco si intitolerà If You’re Going To The City - A Tribute to Mose Allison,e uscirà il prossimo 29 novembre, ma la prima cover svelata dall'etichetta Fat Possum è proprio quella cantata da Browne. Si tratta di "If You Live" brano che il Allison scrisse nel 1958 e che il cantautore californiano rilegge con grande rispetto, aggiungendo però un assolo di chitarra elettrica al posto del assolo al piano della versione originale.

L'album nasce da un'dea Amy Allison, figlia di Mose che ha fatto squadra con con il musicista e produttore Don Heffington per onorare l’eredità artistica del padre. Al disco hanno partecipato tra gli altri Taj Mahal, Robbie Fulks Fiona Apple, Ben Harper, Chrissie Hynde, Iggy Pop, Bonnie Raitt, Frank Black, Elvis Costello, Loudon Wainwright III, Rchard Thompson oltre al già citato Jackson Browne.

Questa la tracklist

1. Taj Mahal – Your Mind Is On Vacation
2. Robbie Fulks – My Brain
3. Jackson Browne – If You Live
4. The Tippo Allstars featuring Fiona Apple – Your Molecular Structure
5. Ben Harper and Charlie Musselwhite – Nightclub
6. Chrissie Hynde – Stop This World
7. Iggy Pop – If You’re Going to the City
8. Bonnie Raitt – Everybody’s Crying Mercy
9. Loudon Wainwright III – Ever Since the World Ended
10. Richard Thompson – Parchman Farm
11. Peter Case – I Don’t Worry About A Thing
12. Dave Alvin and Phil Alvin – Wild Man On the Loose
13. Anything Mose! – The Way of the World
14. Frank Black – Numbers On Paper
15. Amy Allison with Elvis Costello – Monsters of the Id

 

Nato nel 1927 nel Mississippi, Mose John Allison è stato uno dei più importanti jazzisti bianchi della storia, capace di influenzare artisti della scena rock come Jimi Hendrix, JJ Cale, Tom Waits, Rolling Stones, The Who e i Clash.
"If You Live" venne composta da Allison nel 1958 e compare nell'album Creek Bank

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