E' un album di cover il nuovo disco di Daniele Stefani, cantautore milanese che si era fatto notare partecipando nel 2003 al Festival di Sanremo. Il disco si intitola "Corde" ed arriva a distanza di tre anni esatti dall’ultimo album La Fiducia.
Il disco è prodotto dallo stesso Daniele Stefani e Simone Oriana e mixato da Taketo Gohara, Sound Engineer e produttore, che vanta collaborazioni con i più grandi artisti della musica italiana (Antonacci, Brunori, Capossela, Elisa, Negramaro, Van de Sfroos, solo per citarne alcuni), masterizzato da Giovanni Nebbia @ Ithil World mastering & recording studio.
Tra gli ospiti illustri del disco figurano nomi del calibro di Roberto Vecchioni, Eros Ramazzotti, Fiorella Mannoia, Zucchero, Giovanni Nuti e Alda Merini, Gianna Nannini, Eugenio Bennato e Vinicio Capossela.
In scaletta classici di Vasco, Celentano, Daniele, Vecchoini, De Gregori e Fossati che l'artista commenta così: "E' stata impulsiva e spontanea così come l’intero concept del disco. In Vacanze Romane, con Archimia, mi ha colpito la loro visione di un tango. La poetica del brano La donna cannone, con Le Cameriste Ambrosiane, mi ha suggerito di avere al mio fianco grandi musiciste e donne. A Luci a San Siro con Simone Rossetti Bazzaro (viola e violino) mi lega un ricordo familiare dell’adolescenza. Svalutation è stato scritto negli anni ‘70 ma l’attualità del testo è sconvolgente e grazie a Flavio Scopaz ho iniziato la mia carriera. Monnalisa è nato con la mia chitarra, da un’idea di arrangiamento e dalla storia così curiosa che racconta. Siamo un paese pieno di bellezza e l’idea che qualcuno abbia voluto rubarne un po’ mi ha affascinato. Inoltre arriva a 25 anni dalla scomparsa di Ivan Graziani. Con Gli Angeli è stato amore a prima vista, quando ho registrato l’idea a casa ci ha convinto ed abbiamo deciso di inserirla nel disco. Un omaggio a Pino Daniele era doveroso, coinvolgere Francesco Loccisano alla chitarra battente è stato un vero piacere, Je so pazzo è un brano che amo da sempre. Felicita è per me un capolavoro assoluto impreziosito da due ospiti speciali: Sergio Friscia amico fraterno da tantissimo tempo e Stefania Blandeburgo una nuova amica, attrice straordinaria. Mio fratello che guardi il mondo con Massimiliano Lagana è per me uno dei brani più emozionanti della musica italiana. Ho immaginato un canto di speranza in questi tempi bui. No Potho Reposare con Beppe Dettori è per me il manifesto della terra sarda, terra che amo. Beppe lo conosco da quando ero ragazzino, ho gioito dei suoi successi e non poteva che essere lui ad accompagnarmi in questo brano magico”.
In scaletta classici di Vasco, Celentano, Daniele, Vecchoini, De Gregori e Fossati che l'artista commenta così: "E' stata impulsiva e spontanea così come l’intero concept del disco. In Vacanze Romane, con Archimia, mi ha colpito la loro visione di un tango. La poetica del brano La donna cannone, con Le Cameriste Ambrosiane, mi ha suggerito di avere al mio fianco grandi musiciste e donne. A Luci a San Siro con Simone Rossetti Bazzaro (viola e violino) mi lega un ricordo familiare dell’adolescenza. Svalutation è stato scritto negli anni ‘70 ma l’attualità del testo è sconvolgente e grazie a Flavio Scopaz ho iniziato la mia carriera. Monnalisa è nato con la mia chitarra, da un’idea di arrangiamento e dalla storia così curiosa che racconta. Siamo un paese pieno di bellezza e l’idea che qualcuno abbia voluto rubarne un po’ mi ha affascinato. Inoltre arriva a 25 anni dalla scomparsa di Ivan Graziani. Con Gli Angeli è stato amore a prima vista, quando ho registrato l’idea a casa ci ha convinto ed abbiamo deciso di inserirla nel disco. Un omaggio a Pino Daniele era doveroso, coinvolgere Francesco Loccisano alla chitarra battente è stato un vero piacere, Je so pazzo è un brano che amo da sempre. Felicita è per me un capolavoro assoluto impreziosito da due ospiti speciali: Sergio Friscia amico fraterno da tantissimo tempo e Stefania Blandeburgo una nuova amica, attrice straordinaria. Mio fratello che guardi il mondo con Massimiliano Lagana è per me uno dei brani più emozionanti della musica italiana. Ho immaginato un canto di speranza in questi tempi bui. No Potho Reposare con Beppe Dettori è per me il manifesto della terra sarda, terra che amo. Beppe lo conosco da quando ero ragazzino, ho gioito dei suoi successi e non poteva che essere lui ad accompagnarmi in questo brano magico”.
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