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Una cover di "I Put a Spell on You" (per gli appassionati di wrestling)

Farà la felicità degli appassionati di wrestling la cover di “I Put a spell on you" realizzata dal trio femminile Shotzi, Scarlett e Harley Cameron. Le tre avvenenti fanciulle sono ben note anche al pubblico italiano.
Shotzi è una atleta di Smackdown, con un passato in NXT. Ha detenuto una volta il titolo della divisione tag team femminile del roster di NXT con Ember Moon. Scarlett Bordeaux è la valletta di Karrion Kross, impegnato in una rivalità con una top star della WWE come Drew McIntyre. Si è fatta conoscere al grande pubblico per essere alquanto “dark”, senza alcuna pietà verso i suoi avversari e gli abiti “stretch”. Harley Cameron ha un passato da lottatrice in AEW e attualmente risulta impegnata con l’atleta di NXT Xion Quinn.
Il video dai toni decisamente gothic arriva giusto in tempo per Halloween.



La versione originale di "I Put A Spell On You" fu composta da Screamin' Jay Hawkins nel 1955. A causa di alcuni dissidi con la casa discografica fu però pubblicata solo l'anno successivo, in una versione più ritmata. Uno dei primi a rimanere impressionato dalla canzone fu il DJ Alan Freed (l'inventore del termine "rock'n' roll") ma nonostante questo la versione di Hawkins non ebbe un particolare successo di vendite. Molte radio si rifiutarono di suonare il brano considerando troppo “strano” e oltraggioso lo stile vocale dal cantante”. A rendere famoso il brano ci pensò Nina Simone che incise la canzone nel 1965 e la fece conoscere al pubblico inglese raggiungendo la posizione numero 49 della classifica ufficiale. Il brano darà anche anni dopo il titolo alla sua autobiografia pubblicata nel 1991.
A rendere il brano leggendario ci pensarono invece i Creedence Clearwater Revival che eseguirono una cover di "I Put A Spell On You" durante il mitico concerto di Woodstock del 1969. 
Negli anni arriveranno poi le cover di Joe Cocker, Bryan Ferry, Nick Cave, Marilyn Manson e Annie Lennox, tutte degne di nota.
Esiste anche una versione in italiano intitolata "Puoi farmi piangere" (con testo firmato da Mogol e Vito Pallavicini), incisa da Caterina Caselli nel 1966.


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