Una versione unplugged di "Basket Case" dei Green Day, senza chitarre elettriche ma con il violino e la chitarra acustica. È quella realizzata dalla cantautrice britannica Maisie Peters, che ha eseguito la cover del classico della band californiana nel corso della trasmissione "Like A Version" dell'emittente australiana Triple J, di cui ci siamo spesso occupati su queste pagine. Una versione acustica probabilmente un po'troppo zuccherosa, e che la biondissima Maisie interpreta con una certa disinvoltura con il suo timbro vocale auto e molto distante dia quello di Billy Joe Armstrong.
La versione originale di "Basket Case" è contenuta nell'album "Dookie" pubblicato dai Green Day nel 1994. E' stato il primo successo nella carriera della band californiana che in precedenza aveva già pubblicato due album per un'etichetta indipendente. Il singolo rimase per 5 settimane in vetta alla classifica Alternative di Billboard e raggiunse la posizione numero 7 della UK Charts.
Il termine "basket case" venne coniato durante la prima guerra mondiale per indicare i soldati che subivano amputazioni. Nello slang americano viene utilizzato come sinonimo di "paranoico" e di una "persona emotivamente instabile, disfunzionale o completamente inutile".
Il videoclip diretto da Matk Kohr mostra infatti i tre Green Day all'interno di una vera clinica psichiatrica alle prese con un personale medico molto "alterato".
"I Green Day sono stati una delle prime band che ho amato quando avevo 12 o 13 anni - ha spiegato la cantante - Amo l'energia che c'è nelle loro canzoni ma per la mia versione di "Basket Case" volevo provare un'arrangiamento originale, distante dall'originale. Il merito è della mia tastierista Tina, che è anche un'ottima violinista!".
Il termine "basket case" venne coniato durante la prima guerra mondiale per indicare i soldati che subivano amputazioni. Nello slang americano viene utilizzato come sinonimo di "paranoico" e di una "persona emotivamente instabile, disfunzionale o completamente inutile".
Il videoclip diretto da Matk Kohr mostra infatti i tre Green Day all'interno di una vera clinica psichiatrica alle prese con un personale medico molto "alterato".
In passato il brano era già stato ripreso - tra gli altri - da Avril Lavigne e dai Bastille.
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