Passa ai contenuti principali

Dolly Parton rende omaggio ai Queen nel nuovo album "Rockstar"

Dolly Parton ha reso omaggio ai Queen con la cover di “We Are The Campions”. A 77 anni la Regina della Musica Country ha realizzato il primo album “rock” della sua lunga carriera iniziata nel 1967. L’iconica artista statunitense pubblicherà il prossimo 17 novembre il nuovo album Rockstar, un disco ricco di collaborazioni con alcune delle più grandi stelle della scena rock da Paul McCartney a Sting, da Simon Le Bon a Peter Frampton. Trenta brani, di cui nove inediti e ventuno classici della musica rock. La Parton ha spiegato: “Sono davvero onorata e privilegiata per aver potuto lavorare con alcuni dei più celebri cantanti e musicisti di tutti i tempi, cantare tutte le canzoni iconiche dell’album è stata una gioia oltre misura”.  

Dolly Parton ha proseguito: “Spero che tutti amino l’album tanto quanto io ho amato metterlo insieme!”. 

La sua cover di “We Are The Champions” si chiude con un breve “snippet” di “We Will Rock You” altra leggendaria canzone della band inglese: anche i Queen erano soliti eseguire insieme dal vivo i due brani, ma in ordine inverso. 

"We Are The Champions"/"We Will Rock You", sarà la sigla degli speciali televisivi della NBC in occasione delle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.

 

La versione originale di “We are the champions” venne pubblicata dai Queen nel 1977. Nonostante si tratti di uno dei brani più celebri del repertorio della band, e uno dei più conosciuti della storia del rock, non ha mai raggiunto la vetta della classifica dei singoli né in USA nei in UK. La canzone faceva parte dell’album “News Of The World” e pubblicata come 45 giri con doppia facciata A insieme alla altrettanto celebre “We Will Rock You”. Dal vivo la band era solita eseguire insieme i due brani. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Una cover dei Metallica per il nuovo spot Spot Renault

Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud...

Il Volo: la cover di "A Chi Mi Dice"

I tre tenori de Il Volo hanno scelto di rendere omaggio a Tiziano Ferro e ai Blue con il nuovo singolo. Da venerdì 12 aprile sarà infatti in radio “A chi mi dice”, iover dell’adattamento in italiano di Tiziano Ferro del brano “Breathe Easy” dei Blue pubblicato nel 2004. Il singolo è estratto dall'album “Musica” (Sony Music) che contiene, oltre al brano sanremese “Musica che resta” con il quale il trio ha conquistato il podio al 69° Festival di Sanremo, gli inediti “Fino a quando fa bene” e “Vicinissimo” e le cover di “Arrivederci Roma”, “People”, “La nave del olvido”, “Lontano dagli occhi”, “Be My Love”, “La voce del silenzio” e “Meravigliosa Creatura”. Con 11 brani e la produzione di Michele Canova, il nuovo album dà risalto alla personalità delle tre diverse voci di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, raccogliendo i loro gusti e le loro influenze musicali in un disco che rappresenta 10 anni di una lunga amicizia e di musica insieme. La produzione di Canova ...

Bella Ciao: le versioni più belle

Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione  realizzata da...