È stata la cover di "Belive" di Cher realizzata dai DMA's a vincere la prima edizione del "Triple J’s Like A Version Hottest 100" l'annuale concorso lanciato dal network australiano ABC per premiare la migliore cover trasmessa in questi anni nel popolare format dedicato ai remake musicali.
Non è un caso quindi che a trionfare sia stata una band di Sidney e che 4 delle prime 5 cover della classifica siano state realizzate da artisti australiani.
La cover di "Believe" venne pubblicata sul canale YouTube della trasmissione nel 2016 e da allora ha ottenuto oltre 12 milioni di visualizzazioni.
Sul podio della classifica si sono piazzate la cover di Bulls On Parade di Denzel Curry e la cover di Baby Come Back degli Ocean Alley,
La versione originale di "Believe" venne pubblicata da Cher nell'ottobre del 1998. La lista degli autori è particolarmente lunga: Brian Higgins, Stuart McLennen, Paul Barry, Steven Torch, Matthew Gray,
Timothy Powell e la stessa Cher. D'altra parte è stata particolarmente lunga anche la "gestazione" della canzone, durata quasi sei anni. Il successo però fu straordinario: numero uno negli USA, in UK, ma anche in Canada, Germania, Francia e Italia. All'epoca Cher aveva 52 anni e stabilì il record artista femminile più anziana ad aver raggiunto la prima posizione nelle classifiche inglesi e statunitensi.
È considerato il primo brano di successo cantato con l'Auto-Tune, il celebre software per la correzione della voce che diverrà popolarissimo negli anni successivi.
Non è un caso quindi che a trionfare sia stata una band di Sidney e che 4 delle prime 5 cover della classifica siano state realizzate da artisti australiani.
La cover di "Believe" venne pubblicata sul canale YouTube della trasmissione nel 2016 e da allora ha ottenuto oltre 12 milioni di visualizzazioni.
Sul podio della classifica si sono piazzate la cover di Bulls On Parade di Denzel Curry e la cover di Baby Come Back degli Ocean Alley,
Timothy Powell e la stessa Cher. D'altra parte è stata particolarmente lunga anche la "gestazione" della canzone, durata quasi sei anni. Il successo però fu straordinario: numero uno negli USA, in UK, ma anche in Canada, Germania, Francia e Italia. All'epoca Cher aveva 52 anni e stabilì il record artista femminile più anziana ad aver raggiunto la prima posizione nelle classifiche inglesi e statunitensi.
È considerato il primo brano di successo cantato con l'Auto-Tune, il celebre software per la correzione della voce che diverrà popolarissimo negli anni successivi.
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