Il nuovo singolo degli Inner Vitriol è la cover di "Impressioni di Settembre" della PFM, uno dei classici del progressive rock italiano. La band bolognese - negli anni diventata un punto di riferimento della scena Dark Progressive Metal - è attualmente composta da Gabriele Gozzi alla voce, Michele Di Lauro alla chitarra, Francesco Lombardo al basso e Michele Panepinto alla batteria.
La versione originale di "Impressioni di settembre" venne pubblicata della Premiata Forneria Marconi nell'ottobre del 1971. Il brano compare come B side del primo 45 giri del gruppo, nel quale sulla facciata A compariva "La carrozza di Hans". Fu la prima canzone italiana in cui venne utilizzato il sintetizzatore Moog, suonato da Flavio Premoli e che la band si era fatta prestare da un negozio di strumenti musicali di Milano.
La musica è di Franco Mussida e il testo è firmato da Mogol e Mauro Pagani.
La band ha spiegato:
"La scelta di confrontarci con un brano iconico e significativo come Impressioni di Settembre nasce da un’urgenza che abbiamo maturato negli ultimi anni, scaturita naturalmente in quello che state per ascoltare.
In primis, sentiamo l’esigenza di tributare quell’epoca d’oro nella quale si è delineata una “via Italiana” al progressive, una via che ha visto la PFM tra i suoi principali esploratori ed alfieri. Impressioni di Settembre è unanimemente considerata la pietra d’angolo di quella stagione di Musica Italiana, ed omaggiarla a mezzo secolo di distanza ci riempie di orgoglio, di gioia e di appartenenza.
Ci siamo però resi conto di come ci sia stato un profondo mutamento delle “condizioni di contorno” alla riflessione che animava il protagonista del testo, immerso in un tipico luogo dell’Italia ancora post-rurale degli anni ’70 ed abbiamo, quindi, provato a traghettare quel dubbio esistenziale - universale e senza tempo - dal silenzio della campagna al tipico ambiente di riflessione dell’uomo moderno: la città con i suoi luoghi e i suoi nonluoghi, definiti dalla nostra società frenetica, gentrificata e post-industriale.
Nascono da questa considerazione la scelta dell’artwork che traccia espressionisticamente alcuni tralicci della corrente a mo’ di moderna allegoria degli alberi e la scelta di ambientare in città il videoclip del brano. In particolare, abbiamo scelto la nostra Bologna, visto che è nelle sue albe che noi abbiamo imparato a sentire quello straniamento di cui ci parlano la PFM e Mogol in Impressioni di Settembre.
In sostanza, accanto all’esigenza di tributare un’opera cardine della nostra storia e della nostra formazione, abbiamo scoperto che avevamo bisogno di attualizzarla e personalizzarla, ed abbiamo cercato di farlo soprattutto da un punto di vista musicale, pur conservando un profondo rispetto dell’opera originale. Tra pochissimi giorni vi faremo ascoltare il risultato di questo lungo viaggio di scoperta, speriamo davvero vi piaccia quanto piace a noi."
La musica è di Franco Mussida e il testo è firmato da Mogol e Mauro Pagani.
Il singolo ebbe un inaspettato successo arrivando fino alla posizione numero 12 della Hit Parade,
Qualche settimana dopo il brano venne inserito, in una versione leggermente più lunga nell'album Storia di un minuto.
Qualche settimana dopo il brano venne inserito, in una versione leggermente più lunga nell'album Storia di un minuto.
Tra le cover da ricordare quella di Franco Battiato e quella dei Marlene Kuntz.
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