Sempre alla ricerca di nuovi orizzonti artistici, pronti a mettersi in discussione e ad avventurarsi in territori inesplorati, con “Jazzploitation” i Calibro 35 si avventurano in un’escursione nel mondo del jazz, in particolare nelle sue sfumature psichedeliche, jazz-funk e rare groove. Nessuno dei Calibro è (o si ritiene) un jazzista ma nel corso degli anni da questo genere sono arrivate innumerevoli ispirazioni. Il risultato non è quindi un “disco jazz” ma un EP “ispirato dal jazz” in cui i Calibro incorporano nel loro suono molte delle soluzioni musicali e creative dei loro musicisti preferiti; da Bob James a Lalo Schifrin passando per Miles Davis e Idris Muhammad.
La band presenterà “Jazzploitation” dal vivo il prossimo 21 ottobre nella prestigiosa cornice del Teatro Dal Verme di Milano nell’ambito del cartellone della rassegna JAZZMI.
Il primo singolo, disponibile da oggi sulle piattaforme digitali, è una cover del leggendario tema della Rai “Lunedì Cinema”, brano disco-funk composto da Lucio Dalla all’inizio degli anni 80, che vede la partecipazione dell’artista siciliano Marco Castello alla voce (Nu Genea, Erlend Oye). “Lunedì Cinema” uscirà anche su vinile 7” trasparente in edizione limitata il prossimo 15 Novembre ed è disponibile da oggi in preordine.
La tracklist dell’EP comprende il secondo singolo “Chaser”, un brano jazz-funk composto da Piero Umiliani e originariamente registrato per la colonna sonora del film noir erotico “Il Corpo” del 1974 diretto da Luigi Scattini; “Nautilus” del pianista jazz Bob James e “Ascenseur pour l'échafaud” di Miles Davis per l'omonimo film di Louis Malle. Quattro brani che portano alla scoperta e alla riscoperta quattro perle assolute del genere e che confermano il comprovato talento e l’affinità musicale dei Calibro 35. “Immaginate una banda di rapinatori che entra in una banca: si muovono rapidi, afferrano ciò che possono e scappano, seminando gli inseguitori. Quando si fermano, tolgono i passamontagna e aprono i borsoni, trovandovi dentro un sacco di tesori da valorizzare. Questa è l'essenza dei Calibro 35 che si cimentano con il jazz: una rapida incursione in un territorio ricco di storia e innovazione, pronti a scoprire e a reinterpretare ciò che trovano”, spiega la band.
Da sempre i Calibro 35 hanno sondato i confini del funk, del rock e delle colonne sonore italiane anni '70, creando un sound inconfondibile che evoca atmosfere cinematiche. Con “Jazzploitation” questa esperienza si arricchisce ulteriormente e testimonia la loro incessante voglia di innovare e di sperimentare nuovi linguaggi musicali. Il progetto attraversa le generazioni e celebra l'ecletticità e le ibridazioni del jazz abbracciando generi come il jazz funk, il soul jazz e il jazz rock. Il groove, elemento centrale del repertorio dei Calibro 35, continua a essere il cuore pulsante di tutto, supportato da una forte interazione tra i musicisti e dall'improvvisazione. Definiti da Rolling Stone come il progetto più “cool” uscito dal nostro paese negli ultimi anni, i Calibro 35 sono diventati un vero e proprio punto di riferimento della scena nazionale ed internazionale, tanto da essere campionati da giganti del calibro di Dr. Dre in “Compton”, Jay-Z, The Child of Lov & Damon Albarn e da vantare ormai una schiera di appassionatissimi fan in tutto il globo.
La band nata per gioco e formata da Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli e Fabio Rondanini sotto l’attenta guida del produttore e membro aggiunto Tommaso Colliva, in oltre quindici anni di frenetica attività ha mosso passi in molti campi e declinato il proprio stile unico su diverse forme di espressione musicale: non solo dischi, ma anche colonne sonore, produzioni tv, sonorizzazioni, library music, libri e spettacoli teatrali e moltissimi live in giro per tutto il mondo nei quali ha condiviso il palco con artisti del calibro di Muse, Sharon Jones, Sun Ra Arkestra e Thundercat. I Calibro 35 saranno in tour nel 2025.
"Lunedì Cinema" è un brano scritto da Lucio Dalla e utilizzato dalla Rai come sigla dell'appuntamento in onda su Rai 1 il lunedì sera. Venne pubblicato per la prima volta nel 1986 nell'album degli Stadio "Canzoni alla Radio". Il brano - anche se attribuito al solo Dalla - nacque infatti da una improvvisazione in studio con la band bolognese.
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