Il nuovo album di Robyn Hitchcock è un disco di cover interamente dedicato al 1967. Si intitola "1967: Vacations In The Past", ed è un disco acustico che contiene 11 cover di brani originariamente pubblicati in quell'anno e un inedito scritto dallo stesso Hitchcock intitolato "1967: How I Got There And Why I Never Left" (che è anche il titolo del suo memoir pubblicato con successo all'inizio dell'anno).
Robyn Hitchcock - che nel 1967 aveva 14 anni, ha scelto alcune delle canzoni che hanno maggiormente segnato il suo percorso musicale spaziando da Beatles a Pink Floyd, dai Traffic a Jimi Hendrix.
Nelle pagine del libro che ha ispirato il disco si legge "Nel gennaio 1966, Robyn Hitchcock è ancora un ragazzo che si strugge per la sua spugna verde Dalek e per la ragazza alla pari della sua famiglia, Teresa. Nel dicembre 1967, si è trasformato in un fan accanito di Bob Dylan alto 1,88 m, le cui due ambizioni nella vita sono sballarsi davvero e trasferirsi a Nashville".
Ma tra le tracce selezionate non mancano le sorprese e le scelte originali
"Adoro suonare queste composizioni vintage del 1967 - ha spiegato il cantautore - come fanno le grandi canzoni, imbottigliano frammenti di tempo come lucciole in un barattolo. Le registrazioni originali erano molto prodotte, ma le mie versioni su questo album sono basate su una o due chitarre acustiche con alcuni effetti inseriti per rendere il suono più piccante e strizzare l’occhio ai tempi".
Robyn Hitchcock - che nel 1967 aveva 14 anni, ha scelto alcune delle canzoni che hanno maggiormente segnato il suo percorso musicale spaziando da Beatles a Pink Floyd, dai Traffic a Jimi Hendrix.
Nelle pagine del libro che ha ispirato il disco si legge "Nel gennaio 1966, Robyn Hitchcock è ancora un ragazzo che si strugge per la sua spugna verde Dalek e per la ragazza alla pari della sua famiglia, Teresa. Nel dicembre 1967, si è trasformato in un fan accanito di Bob Dylan alto 1,88 m, le cui due ambizioni nella vita sono sballarsi davvero e trasferirsi a Nashville".
Ma tra le tracce selezionate non mancano le sorprese e le scelte originali
"Adoro suonare queste composizioni vintage del 1967 - ha spiegato il cantautore - come fanno le grandi canzoni, imbottigliano frammenti di tempo come lucciole in un barattolo. Le registrazioni originali erano molto prodotte, ma le mie versioni su questo album sono basate su una o due chitarre acustiche con alcuni effetti inseriti per rendere il suono più piccante e strizzare l’occhio ai tempi".
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