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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009

Pet Shop Boys Christmas Covers

E' un EP di covers il regalo di Natale che i Pet Shop Boys hanno preparato per i loro fan. Il disco, pubblicato lo scorso 14 dicembre, si intitola Christmas EP e contiene 5 tracce compresa la re-edizione di un loro brano natalizio già pubblicato nel 1997. A completare la tracklist la cover di My Girl dei Madness (in due differenti versioni) e la cover di Viva La Vida dei Coldplay (in medley con la loro Domino Dancing). Nessuna dei brani è un capolavoro, ma visto il livello delle cover natalizie proposte dal mercato italiano, le versioni dei Pet Shop Boys non sembrano così male.

Le canzoni di Natale di Irene

Si intitola "Wonderful Christmastime" il nuovo singolo natalizio di Irene Grandi, Nel 2008 con "Canzoni Per Natale" la cantante toscana è stata la prima donna in Italia a cimentarsi con un disco di questo genere, album che quest’anno viene riproposto nei negozi a prezzo speciale. 'Wonderful Christmastime' è una cover di un brano di Paul McCartney del 1979, arrangiata in questo caso con un'armonica a bocca d'impronta blues ed arricchita da un effetto da filastrocca con l'incedere percussivo di campanellini natalizi. Questa la tracklist completa: “Bianco Natale” “O E’ Natale Tutti i giorni” (Extreme rifatta da Jovanotti e Carboni) “Qualche Stupido “Ti Amo” (Somethin’ Stupid)” con Alessandro Gassman (Frank e Nancy Sinatra) “Canzone Per Natale” (Morgan) “Buon Natale A Tutto Il Mondo”(D.Modugno) “E’ Natale” (Mina) “Happy Xmas” (John Lennon) “Wonderful Christmastime”(Paul McCartney); “Let It Snow, Let It Snow, Let It Snow” (la più recente ...

Luca Jurman - Live in Blue Note Milano

Nuovo album di cover per   Luca Jurman dal titolo Live in Blue Note Milano. Il disco è stato registrato al Blue Note di Milano, rinomato locale di musica jazz e blues. Si tratta dei live del 3 e 4 settembre scorsi, durante i quali Luca Jurman è stato accompagnato dalle coriste Chiara Mariantoni, Nadia Biondini e Sandy Chambers su musiche - arrangiate da Jurman stesso - suonate da Daniele Comoglio al sax, Daniele Moretto alla tromba, Tommaso Graziani alla batteria, Luca Meneghello alla chitarra, Dino D'Autorio al basso e Carlo Palmas alle tastiere. Live in Blue Note Milano di Luca Jurman è composto da venti tracce: Ladies&Gentleman Superstition How sweet is to be loved by you Crazy Knock on Wood Vocal tribute to Michael Gone too soon I heard it through the grapevine Georgia on my mind No woman no cry This is what you are E Poi Let's stay together I believe I can fly Signed sealed delivered I'm yours Ogni Notte; E penso a te With or without you Easy ...

Top Cover: Eva Cassidy - Fields of Gold

Eva Cassidy - Fields of Gold E' forse l'unica cover presa dal repertorio di Sting che può essere considerata migliore dell'originale, tanto che lo stesso cantante inglese ha dichiarato di preferirla alla sua versione. Eva mette in mostra le sfumature più dolci della sua voce straordinaria, che gli permise di spaziare dal jazz al pop con disinvoltura e grande classe. La sfortunata cantante è morta per un melanoma nel 1996; gran parte dei suoi brani sono stati pubblicati postumi e solo nel 2001 hanno ottenuto il giusto riconoscimento di critica e pubblico. La scheda su Mywayonline

Top Cover: The Byrds - Mr. Tamburine Man

Quando i Byrds esordiscono nel 1965 le classifiche di tutto il mondo sono dominate dai Beatles. Loro, che dei quattro di Liverpool sono fanatici, scelgono un nome che sta alla parola birds (uccelli) proprio come Beatles stava a beetles ( scarafaggi ) I Byrds però avevano anche una formazione e radici folk.; da qui l’idea di cantare Dylan alla maniera dei Beatles. I Testi brillanti da un lato, le chitarre elettriche e le melodie pop dall’altro. Nasceva il folk - rock. Mr. Tamburine man è stato il loro primo singolo. Lo splendido suono delle chitarre a 12 corde Rickenbaker diventerà il marchio di fabbrica del gruppo e lo stile chitarristico di Roger Mc Guinn, ribattezzato “jingle jangle” da uno dei versi della canzone, sarà uno dei più imitati della storia del rock. Mc Guinn aveva scelto proprio quella chitarra dopo averla vista imbracciata da George Harrison nel film A Hard Day’s Night L’intro di chitarra è preso in prestito da una sonata di Bach. Il testo nella versione dei Byr...

Top Cover: Ben Harper - Sexual Healing

Nel suo straordinario Live From Mars il chitarrista americano rende omaggio ad una delle leggende della musica soul dimostrando ancora una volta come sia in grado di muoversi con disinvoltura nel territorio della musica rock, folk, gospel e reggae. Il celebre hit di Marvin Gaye viene riproposto in una versione rallentata e acustica, quasi blues. La cover era da tempo un classico nei concerti di Harper. La scheda su Mywayonline

Top Cover: Siouxsie covers The Beatles

Siouxsie and the Banshees - Dear Prudence Il maggiore successo in classifica della regina del punk è la splendida cover di un brano dei Beatles contenuto nel doppio bianco. Nel 1983 arrivò fino alla posizione numero 3 della classifica UK. La canzone sembra scritta apposta per loro e il finale ipnotico rappresenta il punto di contatto tra la psichedelia e il punk Avevano già fatto una cover dei Beatles, Helter Skelter sempre dal doppio bianco, evidentemente uno dei loro album preferiti. La Scheda su Mywayonline

Top Cover: Lenny Kravitz American Woman

Per la colonna sonora del film Ausin Power 2 La Spia Che Ci Provava., secondo film della fortunata serie con protagonista l'attore comico Mike Myers, Lenny Kravitz riprende il successo dei canadesi Guess Who Visto il successo ottenuto la canzone viene inserita anche nella ristampa dell'album 5. Nel video, come nel film, appare l'attrice Heather Graham. Il titolo originale del film era The Spy Who Shagged Me, con un gioco di parole più esplicito della traduzione italiana. Per American Woman nel 1999 Kravitz vinse il Grammy per la migliore performance rock. L'anno prima aveva vinto il Grammy per Fly Away e l'anno dopo lo vincerà per Again. Il successo ottenuto dalla cover di American Woman convincerà i Guess Who a riuinrsi nel 2000 in occasione del trentennale della pubblicazione del loro successo, per una tournee in America, quella che non erano riusciti a fare trent'anni prima. La scheda su Mywayonline

Top Cover: Jakob covers Bowie

Wallflowers - Heroes Per la colonna sonora del film Godzilla i Wallflawers, gruppo formato da Jakob Dylan ultimogenito del grande Bob, eseguono una convincente cover del classico di David Bowie. A Jakob il padre aveva dedicato Forever Young. Il brano è stato pubblicato come singolo raggiungendo la numero 24 della classifica Usa e ottenendo una nomination ai Grammy. La scheda su Mywayonline

THE AUSTRALIAN PINK FLOYD SHOW

Giovedì 11 FEBBRAIO alle 21.00 si svolgerà al Vaillant Palace di Genova, The Australian Pink Floyd Show, l’unico eccezionale spettacolo per rivivere la magia della storica band britannica, visto che ormai, gli stessi Waters, Gilmour e Mason ritengono impossibile la loro reunion, specialmente dopo la scomparsa di Richard Wright. The Australian Pink Floyd, è la formazione di autorevoli musicisti, che hanno fatto proprio il mito dei Pink Floyd, creando uno spettacolo unico al mondo, che ha meritato il riconoscimento e la “benedizione” ufficiale degli stessi membri originali della band. Il loro show, va ben oltre la dimensione del semplice tributo, ma è la fedele versione degli indimenticabili concerti dei Pink Floyd, sia secondo l’aspetto musicale sia per la riproduzione delle scenografie originali, inclusi gli spettacolari light-show, che hanno contraddistinto le perfomance live della band britannica. TAPFS, affermati a livello mondiale, ospiti abituali dei maggiori festival come i il Gl...

Top Cover: Jake & Elwood covers Solomon

The Blues Brothers - Everybody needs somebody to love Quando nel 1980 Dan Aykroyd e John Belushi girano il film The Blues Brothers , in America sono già delle star grazie alle loro leggendarie esibizioni televisive al Saturday Night Live fra le quali spicca una irresistibile imitazione di Joe Cocker. Ma è con il lungometraggio di John Landis che le avventure di Jake e Elwwod Blues trovano una consacrazione definitiva in tutto il mondo riuscendo con la relativa colonna sonora a risollevare le sorti del blues americano. Fra le tante canzoni che il pubblico riscopre grazie a fratellini del blues c’è questo gioiello degli anni sessanta del “vescovo del Soul” Solomon Burke. Indimenticabile, nel film, la scena legata all’esecuzione live con tanto di balletto inimitabile. Secondo un sondaggio della BBC la colonna sonora del film Blues Brothers è la più bella della storia. La scheda su Mywayonline

Top Cover: Sinead covers Prince

Sinead O'Connor - Nothing Compares 2 U Quando una cover è un capolavoro spesso "cancella" la versione originale. Come in questo caso. Il maggior successo nella carriera della stravagante cantante irlandese è una cover presa dal repertorio di Prince ma cantata per la prima volta dai The Family. Sinead la interpreta con un pathos straordinario e trasforma un brano "minore" in una numero uno nelle classifiche di ben 17 nazioni, compresi Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia. Solo negli Usa in un solo giorno il singolo vendette mezzo milione di copie. Il video della canzone, premiato da MTV come migliore dell'anno, venne semplicemente realizzato riprendendo in primissimo piano la cantante che, alla fine del brano piange; la leggenda vuole che le lacrime fossero vere e dovute alla scomparsa della madre con la quale la cantante ebbe un rapporto molto conflittuale. La canzone ottenne 4 nomination ai Grammy ma la cantante rifiutò polemicamente la candidatura da...

Top Cover: Simpy Red - Money's too tight to mention

Singolo d’esordio per la band di Mick Hucknall e subito una cover memorabile; la band imparerà in fretta la lezione e nel corso della sua ormai ventennale carriera si affiderà spesso alle cover per raggiungere le posizioni alte della classifica. Rispetto all’originale dei Valentine Brothers il rosso Mick aggiunge una buona dose di grinta e il produttore Stewart Levine, esperto di soul, leva i fiati e nonostante questo rende maggiormente carica di groove la canzone, cucendo addosso alla band quello stile da “soul interrazziale” che resterà il marchio di fabbrica del gruppo per anni. Il testo, che nell'originale era un attacco alla politica di Ronald Reagan, si adattava perfettamente alla situazione dell’Inghilterra tatcheriana degli anni 80 e ciò contribuì non poco al successo del brano. Il singolo raggiunse la numero 4 nella Hit Parade italiana ma in patria si fermò alla numero 13 e in America alla numero 28. La Scheda su Mywayonline

Top Cover: Roxy cover Lennon

Roxy Music - Jealous Guy L’unica numero uno in classifica per la band di Bryan Ferry arrivò proprio con questo toccante tributo al genio di John Lennon, inciso subito dopo il suo omicidio avvenuto l’8 dicembre del 1980. I Roxy Music dilatano la canzone (nella versione Live contenuta in High Road oltre i 6 minuti) rendendola un commosso epitaffio alla carriera di Lennon; la voce di Brian Ferry assolutamente perfetta, la chitarra di Phil Manzanera mai sopra le righe e il sax di Andy Mckay certamente più efficace degli ampollosi archi scelti dal produttore Phil Spector per la versione originale La scheda su Mywayonline

Top Cover: Cash covers U2

Johnny Cash - One Il leggendario cantante americano scomparso nel 2003 chiuse la sua incredibile carriera iniziata nel 1954 negli studi della Sun, con una serie di dischi prodotti da Rick Rubin per l'etichetta American che lo riportarono all'attenzione di critica e pubblico. Nel terzo volume spicca questa bella versione acustica del classico degli U2 che Cash ricanta con la sua voce profonda e accompagnato solo dalla chitarra acustica e da un organo. Gli stessi U2 avevano fatto conoscere la voce di Cash ad un pubblico più giovane, ospitandolo nell'album Zooropa nel quale cantava la conclusiva The Wonderer. Da li era ripartita la vicenda artistica di The Man In Black, soprannome nato dalla sua predilezione per gli abiti scuri. The Edge era presente alla registrazione del brano. La scheda su Mywayonline

Top Cover: EBTG covers Cindy Lauper

Everything but the Girl - Time After Time Pubblicato per il mercato americano, l'album Acoustic contiene una manciata di ottime cover che il duo inglese interpreta con la consueta eleganza e con la bella voce di Tracy Thorn in evidenza. In patria erano già apparse nell' EP Covers che ottenne un sorprendente successo in classifica. Spicca la bella versione unplugged di Time After Time, ballatona che fece la fortuna di Cyndi Lauper, che qui viene riproposta in versione per solo chitarra e voce. Toccante.

Top Cover: Aretha covers Otis

Aretha Frankilin - Respect Figlia di un predicatore e di una cantante di gospel, Aretha Franklin è stata l’unica vera regina della musica Soul. La sua consacrazione avvenne con l’album I Never Loved a Man che le frutto il primo numero 1 nelle classifiche Usa con la trascinante cover di un successo di Otis Redding che nell’interpretazione di Aretha diventa un inno all’emancipazione femminile. Nell’ originale il testo faceva riferimento ad un uomo che chiedeva rispetto quando torna a casa. Ad Aretha basta cambiare un “you” in un “I” ed aggiungere il mitico spelling R-E-S-P-E-C-T. Ad accompagnarla i fiati dei mitici Menphis Hornes. Al piano la stessa Aretha. Fu la canzone che a fece conoscere in Europa. Nel 2000 ne diede una nuova versione per la colonna sonora del film Blues Brothers 2000. Dal 1999 la sua voce è ufficialmente “una delle risorse naturali dello stato del Michigan” La scheda su Mywayonline

Top Cover: Ray Charles - Yesterday

Anche il grande Ray Charles, il musicista che può essere considerato l'inventore della musica soul, non rimase immune al fascino delle melodie scritte dal Lennon e Mc Cartney. Qualche anno dopo l'originale, dà una sua versione della più famosa delle canzoni dei Beatles e la riporta in classifica e il cerchio musicale si chiude visto che i Beatles agli esordi erano soliti suonare nei loro concerti le canzoni del genio della Georgia. La voce di Ray Charles e maestosa e potente come sempre e non cade mai nello stucchevole. La scheda su Mywayonline

Top Cover: Sting - Little Wing

Nel 1987 Sting corona uno dei sogni della sua carriera suonando con uno dei suo miti, Gil Evans, leggenda vivente del jazz. Scopre con suo grande sorpresa che non solo Evans lo conosce, ma ha anche apprezzato il suo lavoro. Ne nasce una collaborazione che sfocia in questa bella versione orchestrale del classico di Hendrix e in un memorabile concerto estivo ad Umbria Jazz. Little Wing fu scelta visto che da tempo Evans era solito eseguirla live con la sua orchestra. L'assolo di chitarra è suonato da Hiram Bullock Il primo concerto che Sting vide in vita sua fu un concerto di Jimi Hendrix a Newcastle: aveva 15 anni. La scheda su Mywayonline