Ricantare in modo non banale un classico come "What a Wonderful World" di Lous Armstrong non è una casa semplice visto che dal 1967 ad oggi il brano è stato già interpretato da decine di grandi nomi che hanno spaziato in tutti i generi musicali: dal punk della celebre versione di Joey Ramone al rock di Nick Cave, dal pop mieloso di Celine Dion alle sognanti atmosfere hawaiane di Israel Kamakawiwo'ole.
Ora alla lista delle cover migliori della canzone che scandalizzò il pubblico del jazz che rimproverò ad Armstrong un repertorio troppo leggero, va aggiunta quella cantata da Mark Kopfler e contenuta nel nuovo album di Chris Botti intitolato "Impressions".
Si tratta di una lunga versione dilatata oltre i 7 minuti e trenta nella quale la tromba del musicista americano incontra la chitarra e la voce dell'ex leader dei Dire Straits.
A proposito della collaborazione Botti ha raccontato: "è stata la cosa più casuale che mi è capitata in tutta la carriera. Il mio manager è un suo buon amico e dopo una serie di telefonate ci siamo incontrati. Abbiamo registrato a Londra, nel suo studio con la sua band. In pratica è bastata un'unica session."
Il grande Sachmo incise "What a Wonderful World" quasi per scherzo, accettando 250 dollari come pagamento per essere certo che l’orchestra venisse pagata. Il boss della sua casa discografica, la ABC, odiava questa canzone e si rassegnò a promuoverla anche nel territorio americano solo dopo il successo in Inghilterra.
In America il successo arrivò con vent'anni di ritardo, quando fu inserita nella colonna sonora del film Good Morning Vietnam.
Ora alla lista delle cover migliori della canzone che scandalizzò il pubblico del jazz che rimproverò ad Armstrong un repertorio troppo leggero, va aggiunta quella cantata da Mark Kopfler e contenuta nel nuovo album di Chris Botti intitolato "Impressions".
Si tratta di una lunga versione dilatata oltre i 7 minuti e trenta nella quale la tromba del musicista americano incontra la chitarra e la voce dell'ex leader dei Dire Straits.
A proposito della collaborazione Botti ha raccontato: "è stata la cosa più casuale che mi è capitata in tutta la carriera. Il mio manager è un suo buon amico e dopo una serie di telefonate ci siamo incontrati. Abbiamo registrato a Londra, nel suo studio con la sua band. In pratica è bastata un'unica session."
Il grande Sachmo incise "What a Wonderful World" quasi per scherzo, accettando 250 dollari come pagamento per essere certo che l’orchestra venisse pagata. Il boss della sua casa discografica, la ABC, odiava questa canzone e si rassegnò a promuoverla anche nel territorio americano solo dopo il successo in Inghilterra.
In America il successo arrivò con vent'anni di ritardo, quando fu inserita nella colonna sonora del film Good Morning Vietnam.
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