Dopo gli appuntementi di Parma e di Asti fa tappa a Sanremo lo spettacolo di Moni Ovadia "Il nostro Enzo" dedicato al compianto Enzo Jannacci scomparso nel marzo del 2013.
L'omaggio al grande cantautore milanese - che in Riviera era di casa - andrà in scena al teatro del Casinò di Sanremo sabato 10 gennaio (ore 21).
"Come si fa a cadere nel pessimismo quando c’è la musica?" diceva Enzo Jannacci, cantautore, cabarettista e attore ma anche cardiochirurgo. Fin dagli anni ‘50 ha lavorato insieme agli amici Dario Fo e Giorgio Gaber, passando dalla canzone dialettale al rock al jazz, fornendo l’ispirazione anche a personaggi come Renato Pozzetto, Diego Abatantuono, Massimo Boldi.
La scaletta dello spettacolo prevede alcuni dei brani più noti del repertorio di Jannacci che Ovadia considera "il più grabnde poeata della canzone italiana": Vengo anch’io, No tu no, El portava i scarp del tennis, Ho visto un re, Quelli che, La vita l’è bela.
Alcune di queste canzoni, diventate oramai dei classici, sono reinterpretate da Moni Ovadia anch’egli artista versatile, curioso sperimentatore che si è affermato nel teatro musicale dimostrando una sua personale ricerca espressiva; Moni le propone in un’inedita quanto fascinosa veste accompagnato al pianoforte da un musicista colto e sensibile come il maestro Alessando Nidi.
Costi dei biglietti: platea 25 euro; galleria 15 euro. Un prezzo speciale è proposto per gli studenti e gli under 25, che possono andare a teatro, sia in platea che in galleria, pagando il biglietto solo 10 euro.
Il botteghino del teatro del Casa da Gioco resterà aperto martedì, venerdì e nel giorno di replica dalle ore 16 alle 19.
L'omaggio al grande cantautore milanese - che in Riviera era di casa - andrà in scena al teatro del Casinò di Sanremo sabato 10 gennaio (ore 21).
"Come si fa a cadere nel pessimismo quando c’è la musica?" diceva Enzo Jannacci, cantautore, cabarettista e attore ma anche cardiochirurgo. Fin dagli anni ‘50 ha lavorato insieme agli amici Dario Fo e Giorgio Gaber, passando dalla canzone dialettale al rock al jazz, fornendo l’ispirazione anche a personaggi come Renato Pozzetto, Diego Abatantuono, Massimo Boldi.
La scaletta dello spettacolo prevede alcuni dei brani più noti del repertorio di Jannacci che Ovadia considera "il più grabnde poeata della canzone italiana": Vengo anch’io, No tu no, El portava i scarp del tennis, Ho visto un re, Quelli che, La vita l’è bela.
Alcune di queste canzoni, diventate oramai dei classici, sono reinterpretate da Moni Ovadia anch’egli artista versatile, curioso sperimentatore che si è affermato nel teatro musicale dimostrando una sua personale ricerca espressiva; Moni le propone in un’inedita quanto fascinosa veste accompagnato al pianoforte da un musicista colto e sensibile come il maestro Alessando Nidi.
Costi dei biglietti: platea 25 euro; galleria 15 euro. Un prezzo speciale è proposto per gli studenti e gli under 25, che possono andare a teatro, sia in platea che in galleria, pagando il biglietto solo 10 euro.
Il botteghino del teatro del Casa da Gioco resterà aperto martedì, venerdì e nel giorno di replica dalle ore 16 alle 19.
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