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"Volare" è il regalo della I.S.O. Big Band ad Astimusica

Il primo pensiero, dire sì ad Astimusica; il secondo, arrivare sul prestigioso palco di piazza Cattedrale portando un omaggio al festival e alla città: una versione appositamente arrangiata di "Volare", affidata alle voci di Giulia Rossi e Sal Belvedere. Hanno le idee chiare quelli della I.S.O. (Improbable Small Orchestra), big band astigiana nata quasi per caso e poi resa stabile dalla voglia dei suoi musicisti di suonare e stare insieme: fatta la scaletta dei brani, ci voleva qualcosa in più, una canzone speciale per stringere la città intorno alla musica e farla volare con le note della canzone scritta nel 1958 da scritto da Franco Migliacci e Domenico Modugno.

Musicisti e cantanti, diretti da Franco Bogliano, sono pronti a occupare stasera, venerdì 8 luglio, il palco di piazza Cattedrale reso vuoto dalla rinuncia di Ezio Bosso (recupererà il concerto il 7 settembre al Teatro Alfieri). Inizio alle ore 22. Concerto a ingresso libero, il primo della rassegna sulla piazza del Duomo.

La formazione della I.S.O., costituita da musicisti di comprovata bravura provenienti da vari gruppi dell'Astigiano, sarà la seguente: Giuseppe Peccheneda (batteria), Mauro Tagliatti “Galvao” (percussioni), Maurizio D'Agostino (basso elettrico), Franco “Doc” Olivero (chitarra elettrica), Giorgio Rasero (pianoforte), Vito Guido D'Agostino, (sax baritono e presidente), Paolo Fasano, Oscar Casavecchia (sax tenore), Corrado Schialva, Paolo Bussa (sax alto), Davide Zoppi (tromba), Guido Bezzo, Adriano Impera, Sergio Paolo Demartini, Pino Marino (tromba), Devid Ceste, Giampiero Malfatto, Gianfranco Marchesi, Giuseppe Forlano (trombone). La voce di Giulia Rossi abiterà brani come "Orange Colored Sky" di Nat King Cole o "S' Wonderful" di Gershwin, quella di Sal Belvedere canzoni come "More" (Count Basie) e "I' ve got you under my skyn" (Cole Porter).

All'orchestra il piacere di spaziare in un repertorio dai generi diversi - jazz, funky e soul -, partendo da composizioni con sonorità proprie delle big band e omaggi alle voci e ai grandi del jazz per approdare agli arrangiamenti in chiave contemporanea. Per questo nel programma composto da Bogliano e i suoi convivranno nomi come Woody Herman, Henry Mancini, Duke Ellington, Phil Collins. Standard classici e rivisitazioni per il pubblico di Astimusica che si vorrebbe numeroso, immaginando sulla piazza presenze di amici che si sono allontanate da più o meno tempo (Gianni Basso, Gianni Bogliano, Giancarlo Pillot, Fiore Magnone e tanti altri, da ultimo Giorgio Faletti).

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