Anche un tributo a David Bowie nella scaletta del nuovo tour mondiale dei Depeche Mode partito lo scorso 5 maggio a Stoccolma. Nel corso dei bis la band di David Gahan ha scelto di rendere omaggio al Duca Bianco con la cover del brano più celebre del suo repertorio, la mitica "Heroes". Così è stato in tutte le date del Global Spirtit Tour, che dopo la capitale svedese ha toccato finora Amsterdam, Anversa e ieri sera Nizza.
La band inglese aveva già cantato il brano a gennaio, nel corso del concerto-tributo in onore di David Bowie tenutosi a New York,
La scelta del brano non è evidentemente casuale: seconda la leggenda fu "Heroes" che permise nel 1980 ad un giovanissimo David Gahan di superare l'audizione ed entrare a far parte del gruppo.
La versione originale di "Heroes" risale al 1977 e porta la firma dello dallo stesso Bowie e da Brian Eno, Gli "eroi" raccontati nella canzone sono due amanti così determinati a rimanere insieme, da incontrarsi tutti i giorni nei pressi del Muro di Berlino. I due protagonisti in realtà sarebbero il produttore del disco Tony Visconti e la corista Antonia Maaß. Bowie, ai tempi, non svelò la vera storia del brano per non rovinare il matrimonio di Visconti con la cantante Mary Hopkin.
Il brano fu pubblicato da Bowie anche in versione francese e tedesca.
La chitarra è quella di Robert Fripp il quale , contrariamente a quanto si crede, non utilizzò un ebow, ma incise tre differenti tracce di chitarra poi sovrapposte per fare un esperimento: un risultato che ha reso epocale e imitatissimo il suono del brano
La band inglese aveva già cantato il brano a gennaio, nel corso del concerto-tributo in onore di David Bowie tenutosi a New York,
La scelta del brano non è evidentemente casuale: seconda la leggenda fu "Heroes" che permise nel 1980 ad un giovanissimo David Gahan di superare l'audizione ed entrare a far parte del gruppo.
La versione originale di "Heroes" risale al 1977 e porta la firma dello dallo stesso Bowie e da Brian Eno, Gli "eroi" raccontati nella canzone sono due amanti così determinati a rimanere insieme, da incontrarsi tutti i giorni nei pressi del Muro di Berlino. I due protagonisti in realtà sarebbero il produttore del disco Tony Visconti e la corista Antonia Maaß. Bowie, ai tempi, non svelò la vera storia del brano per non rovinare il matrimonio di Visconti con la cantante Mary Hopkin.
Il brano fu pubblicato da Bowie anche in versione francese e tedesca.
La chitarra è quella di Robert Fripp il quale , contrariamente a quanto si crede, non utilizzò un ebow, ma incise tre differenti tracce di chitarra poi sovrapposte per fare un esperimento: un risultato che ha reso epocale e imitatissimo il suono del brano
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