Mina torna in radio venerdi 20 novembre con due nuove cover “Un tempo piccolo” e “Nel cielo dei bars”: il primo chiude Cassiopea
(PDU/distr. Sony Music) mentre il secondo è l’ultima traccia di Orione
(PDU/distr. Warner Music) i due volumi del concept antologico “ITALIAN
SONGBOOK”, il nuovo progetto discografico di Mina in uscita il 27 novembre.
Per accompagnare le prime due pubblicazioni della serie
Italian Songbook, Mina canta per la prima volta due tra i più bei brani della
musica italiana, di due artisti diversi tra loro ma molto simili benché di due
epoche differenti. Un omaggio, dunque, a due grandi autori, ricordare non è mai
abbastanza: Franco Califano e Fred Buscaglione.
Un tempo piccolo è una canzone scritta da Antonio Gaudino,
Alberto Laurenti e Franco Califano ed interpretata dai Tiromancino (2005).
Andrebbe (ri)letta, (ri)ascoltata e letteralmente studiata per gustare tutta la
poesia concentrata nelle note di questo brano che inizia con un emblema della
vita “Diventai grande in un tempo piccolo”.
Nel cielo dei bars “Ci vediamo al fondo di un bicchiere,
fino a quando l’alba nel cielo tornerà e nell’alba disperata, sarà triste
rincasare per attendere la notte e poterti ritrovare al fondo di un bicchiere,
nel cielo dei bars”: un luminoso tributo a Fred Buscaglione, un personaggio
unico al contempo romantico e coraggioso
La presenza di due inediti in "Cassiopea" e
"Orione" è un indizio di quanto potrà succedere nel prosieguo di
questo progetto filologico di riordino e riscoperta del repertorio, che andrà a
toccare anche le canzoni incise nei primi anni di carriera per la Ri-Fi, e
permetterà di includere anche nelle prossime pubblicazioni altri brani che
prima non conoscevamo cantati dalla voce di Mina.
Italian Songbook è questo e molto altro ancora. Una summa dei
grandi successi della carriera lunga e straordinaria di Mina che continua
ancora oggi, ma anche le cover interpretate da Mina, grandi pezzi di autori e
cantautori della tradizione musicale italiana.
Le più belle canzoni che tutti conosciamo con alcune perle da
riscoprire, prese dalla vasta produzione discografica di Mina.
Scala & Kolacny Brothers Il nuovo spot della Renault in onda in questi giorni nei principali canali televisivi italiani ha fatto riscoprire al pubblico una cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica. Una versione "corale" pubblicata nel 2010 dal gruppo belga Scala & Kolacny Brothers del quale ci siamo già più volte occupati su queste pagine. La cover era contenuta nel loro album "Circle" e venne utilizzata nel primo episodio della serie televisiva Crisis, nel primo episodio della diciottesima stagione di Squadra Speciale Cobra 11 e nella colonna sonora del film Sangue del mio sangue. Ora la cover è stata scelta per lo spot "Renault Austral E-Tech full hybrid" nella quale vengono mostrati due robot che smontano un’auto. La versione originale di "Nothing Else Matters" faceva parte del "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata ma la giud
Bella Ciao è sicuramente il più famoso canto dei partigiani ed il più intonato ancora oggi in occasione del 25 aprile. Nasce come canto popolare antifascista italiano, prima della Liberazione, ma è diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza. Le origini della canzone sono però ancora oggi controverse. Qualcuno come il cantautore e storico Ivan Della Mea sosteneva che l’autore potesse essere un medico ligure che viveva a Montefiorino nel Modenese. Per quanto riguarda la melodia, fu probabilmente presa da una serie di canti popolari ottocenteschi di area piemontese. Ma c'è anche chi sostiene che l'origine possa ritrovarsi in un canto epico lirico diffuso in pianura padana intitolati "Bevanda sonnifera”, o in un canto diffuso in Trentino che conteneva quell’iterazione di “ciao ciao” scandito con le mani che serviva a dare il ritmo al gioco dei bambini. Si è anche a lungo ipotizzato un legame con un canto delle mondine padane, anche per la versione realizzata da
Meglio specificarlo subito: Johnny Cash non ha mai cantato “Barbie Girl”. Si tratta dell’ennesima versione “fake” creata dall’intelligenza artificiale, e diventata immediatamente virale il rete La “cover impossibile” è comparsa - in contemporanea con la premiere del film “Barbie” - sul canale YouTube "There I Ruined It” il cui motto è "lovingly destroy your favorite songs” ossia “distruggiamo amorevolmente le tue canzoni preferite”. Sul canale in effetti si può trovare di tutto, da Elvis che canta "Baby Got Back" di Sir Mix-a-Lot a Frank Sinatra che canta "Get Low" di Lil Jon. Ma la versione di “Barbie Girl” cantata da The Man In Black è davvero incredibile e riapre la questione su quali debbano essere i limiti legali per l’utilizzo dell’A.I. nel mondo della musica. Intanto Dustin Ballard, che gestisce il canale "There I Ruined It”, ha dichiarato al sito Insider che video come questi richiedono alcuni giorni di lavoro. L'uso dell'intellige
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