Chiara Ragnini ha pubblicato una nuova cover acustica per il suo format "Home Play" che ha visto la cantautrice ligure durante i mesi del lockdown, interpretare in versione "casalinga" alcuni dei sui brani preferiti. In questo caso la scelta è caduta su un grande classico della musica italiana come "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli.
E' impossibile non portarla nel cuore: la melodia e il testo rimangono subito impressi e non vanno più via.
Questo è un esempio lampante di canzone evergreen, destinata, come è già da tempo, a costituire uno dei pilastri della canzone d'autore nazionale".
La cover sarà inserita nel suo prossimo album intitolato "Homeplay vol. 1 - Canzoni buone dal focolare di casa", che raccoglierà 12 cover, metà in inglese e metà in italiano, e sarà pubblicato solo in formato CD fisico in primavera.
"Il cielo in una stanza è uno di quei brani che ha accompagnato le mie sessioni di ascolto da bambina - ci ha spiegato Chiara - ricordo di averla ascoltata la prima volta sul giradischi dei miei genitori e da subito me ne innamorai.E' impossibile non portarla nel cuore: la melodia e il testo rimangono subito impressi e non vanno più via.
Questo è un esempio lampante di canzone evergreen, destinata, come è già da tempo, a costituire uno dei pilastri della canzone d'autore nazionale".
Abbiamo chiesto a Chiara quale sia la sua cover preferita del classico di Gino Paoli.
"La versione di Mina è senza dubbio elegante e raffinata ma quella di Morgan ha una marcia in più rispetto a tutte, originale inclusa: lui riesce sempre a interpretare in maniera magistrale non solo le sue canzoni ma anche, e soprattutto, forse, quelle di altri autori e in questo caso ci fa un'ottima figura. Parte quasi sussurrando il testo per poi esplodere di armonia e passione, come d'altronde fa anche l'originale cantata da Paoli. E' in assoluto la versione alla quale sono più affezionata".
"Il cielo in una stanza" è stata scritta da Gino Paoli ma la prima versione ad essere stata pubblicata è quella cantata da Mina che arrivò nei negozi nel giugno del 1960. La versione cantata da Paoli arrivò nei negozi solo qualche mese dopo e risultava firmata da Mogol e da Toang visto che Paoli non era ancora iscritto alla SIAE.
Fu il secondo singolo di Mina a raggiungere la prima posizione della Hit Parade.
Tra le tante cover, meritano un ascolto le versioni di Giorgia, Franco Battiato, Mike Patton oltre alla già citata versione di Morgan.
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