C'è anche la cover di "Street of Philadelphia" di Bruce Springsteen nella versione deluxe di "Saint Cloud" l'album di Katie Crutchfield in arte Waxahatchee. Per festeggiare il primo "compleanno" del disco uscito il 27 marzo dello scorso anno, la cantautrice statunitense lo ha ripubblicato con il titolo di "Saint Cloud +3" e l'aggiunta di tre cover inedite. La più interessante è certamente la rilettura del classico di Springsteen, riletta con un nuovo arrangiamento e cantata con buona personalità, ma meritano un ascolto anche le cover di "Fruits of My Labour" di Lucinda Williams e "Light of a Clear Blue Morning" di Dolly Parton.
L'album Saint Cloud è il quinto lavoro nella carriera della cantautrice dell'Alabama ed è stato inserito nelle classifiche dei migliori dischi del 2020 dalle principali riviste del settore, da Rolling Stone a Consequence of Sound, da Stereogum a Pitchfork (che lo ha addirittura messo in seconda posizione assoluta).
"Street of Philadelphia" è uno dei brani più popolari di Bruce Springsteen.
Fa parte della colonna sonora del film "Philadelphia" di Jonathan Demme, arrivato nelle sale americane nel dicembre del 1993 e vincitore l'anno successivo di due Premi Oscar, tra i quali proprio quello per la miglior colonna sonora originale. La canzone conquistò anche 4 Grammy Awards e il Golden Globe e dieci anni più tardi venne inserita dalla AFI nella classifica delle 100 Migliori canzoni della storia del Cinema.
Demme aveva commissionato un brano della colonna sonora all'amico Neil Young, ma la sua "Philadphia" era perfetta per i titoli di coda ma non per l'inizio della pellicola. Il registra scelse allora di contattare Springsteen, che aveva conosciuto nel 1985 in occasione delle riprese del video di Sun City, per chiedergli un pezzo rock. Il Boss utilizzo un testo scritto per un amico morto qualche tempo prima, ma le parole non si adattavano ad un ritmo rock. Scelse di inviare lo stesso la registrazione al regista che si innamorò della canzone e la scelse per la memorabile scena di apertura del film, girata con una telecamera rallentata in una strada di periferia di Philadelphia.
Per ironia della sorte "Streets of Philadelphia" vinse l'Oscar battendo proprio "Philadelphia" di Neil Young che aveva ottenuto anch'essa la Nomination.
Il brano - il primo scritto da Springsteen per una colonna sonora - ebbe un grande successo soprattutto in Europa: numero uno in Germania, Francia e Italia, numero 2 in UK, mentre negli USA si fermò alla posizione numero 9 della Billboard Hot 100. La versione del singolo dura poco più di 3 minuti, quasi un minuto meno di quella inserita nella colonna sonora. Se la versione del video vi sembra diversa è perché la voce di Springsteen venne incisa dal vivo durante le riprese utilizzando un microfono nascosto.
Tra le cover degne di nota quella pubblicata da Richie Havens nel 1997, quella cantata da Elton John nel 2004, quella dei The Fray del 2012 e quella di David Gray del 2007.
L'album Saint Cloud è il quinto lavoro nella carriera della cantautrice dell'Alabama ed è stato inserito nelle classifiche dei migliori dischi del 2020 dalle principali riviste del settore, da Rolling Stone a Consequence of Sound, da Stereogum a Pitchfork (che lo ha addirittura messo in seconda posizione assoluta).
Fa parte della colonna sonora del film "Philadelphia" di Jonathan Demme, arrivato nelle sale americane nel dicembre del 1993 e vincitore l'anno successivo di due Premi Oscar, tra i quali proprio quello per la miglior colonna sonora originale. La canzone conquistò anche 4 Grammy Awards e il Golden Globe e dieci anni più tardi venne inserita dalla AFI nella classifica delle 100 Migliori canzoni della storia del Cinema.
Demme aveva commissionato un brano della colonna sonora all'amico Neil Young, ma la sua "Philadphia" era perfetta per i titoli di coda ma non per l'inizio della pellicola. Il registra scelse allora di contattare Springsteen, che aveva conosciuto nel 1985 in occasione delle riprese del video di Sun City, per chiedergli un pezzo rock. Il Boss utilizzo un testo scritto per un amico morto qualche tempo prima, ma le parole non si adattavano ad un ritmo rock. Scelse di inviare lo stesso la registrazione al regista che si innamorò della canzone e la scelse per la memorabile scena di apertura del film, girata con una telecamera rallentata in una strada di periferia di Philadelphia.
Per ironia della sorte "Streets of Philadelphia" vinse l'Oscar battendo proprio "Philadelphia" di Neil Young che aveva ottenuto anch'essa la Nomination.
Il brano - il primo scritto da Springsteen per una colonna sonora - ebbe un grande successo soprattutto in Europa: numero uno in Germania, Francia e Italia, numero 2 in UK, mentre negli USA si fermò alla posizione numero 9 della Billboard Hot 100. La versione del singolo dura poco più di 3 minuti, quasi un minuto meno di quella inserita nella colonna sonora. Se la versione del video vi sembra diversa è perché la voce di Springsteen venne incisa dal vivo durante le riprese utilizzando un microfono nascosto.
Tra le cover degne di nota quella pubblicata da Richie Havens nel 1997, quella cantata da Elton John nel 2004, quella dei The Fray del 2012 e quella di David Gray del 2007.
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