In attesa dell'uscita di Here It Is: A Tribute to Leonard Cohen prevista il 14 ottobre 2022 per Blue Note Records, svelata un'altra interessante traccia del disco. Dopo James Taylor e Norah Jones, è ora il turno di Gregory Porter alle prese con una delle canzoni più impegnative del cantautore canadese, la leggendaria "Suzanne".
Il disco - che arriva a quasi sei anni dalla scomparsa di Cohen, è stato prodotto da Larry Klein che ha ha riunito «i più sensibili e lungimiranti musicisti del mondo del jazz», tra cui il chitarrista Bill Frisell, Immanuel Wilkins al sax, Kevin Hays al piano, il bassista Scott Colley ed il batterista Nate Smith.
Il disco - che arriva a quasi sei anni dalla scomparsa di Cohen, è stato prodotto da Larry Klein che ha ha riunito «i più sensibili e lungimiranti musicisti del mondo del jazz», tra cui il chitarrista Bill Frisell, Immanuel Wilkins al sax, Kevin Hays al piano, il bassista Scott Colley ed il batterista Nate Smith.
Lo stesso Klein ha spiegato
Leonard Cohen è stato mio amico dal 1982 o giù di lì, e negli ultimi 15 anni della sua vita siamo diventati piuttosto intimi. Dopo la sua morte, mi è capitato spesso di realizzare sue cover. Di certo non solo perché le sue canzoni sono belle – in un certo senso, Leonard è il più grande autore pop di sempre – ma soprattutto perché mi ha aiutato a sentirlo vicino a me ancora per un po’.
Gregory Porter ha spiegato
È stato davvero un onore cantare le parole e la melodia di un maestro artigiano della canzone. Ho ammirato a lungo il suo ingegno, la saggezza e il coraggio che sono tutto nella musica
La versione originale di "Suzanne" venne pubblicata da Leonard Cohen nel 1967 nel suo album d'esordio. Nel 1972 il brano venne ricantato con testo in italiano da Fabrizio De André.
Tra le altre cover da ricordare, quelle di Nina Simone, Peter Gabriel e James Taylor.
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