Postmodern Jukebox: la cover di "Nothing Else Matters" dei Metallica

Anche i Postmodern Jukebox, il collettivo musicale ideato dal pianista newyorchese Scott Bradlee, hanno pubblicato una loro rilettura di "Nothing Elese Matters" dei Metallica, brano che negli ultimi mesi si segnala tra i più "coverizzati" in assoluto.
La loro versioni si segnala come una delle più originali: un arrangiamento coraggioso che trasforma il brano in una ballad soul con in primo piano la bella voce di Tia Simone
Per i PMJ avevano già pubblicato una cover di "Nothing else matters" nel 2017 con un'latra cantante e un arrangiamento più vicino al jazz.

Oltre all'immancabile Scott Bradlee, gli altri musicisti impegnati nella cover sono J.P. Floyd (Trombone), Adam Kubota (Basso), Kyle Morgan (Sax tenore) Anthony Castagna (chitarra) e Dave Tedeschi (batteria)

La versione originale di "Nothing Else Matters" compare nel "Black Album" dei Metallica uscito nel 1992; la scrisse il chitarrista James Hatfield per una sua vecchia fidanzata, ma la giudicava troppo personale e melodica e non avrebbe voluto pubblicarla. A fargli cambiare idea fu il batterista Lars Ulrich al quale la canzone piaceva particolarmente.
E' uno dei pochi brani della band dove l'assolo di chitarra è suonato da James Hetfield (che è anche l'autore del testo) invece che da Kirk Hammett.
E' di gran lunga il brano dei Metallica che vanta il maggior numero di cover: il sito SecondHandSongs ne ha catalogato ad oggi 120. Si passa da Dave Gahan a Macy Gray da Miley Cyrus a Phoebe Bridgers. Ma esistono anche alcune cover decisamente meno riuscite: la versione "italiana" di Masini, la versione "dance" di DJ Zany, quella "pop" di Lucie Silvas e la versione "latina" di Shakira.


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