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McFly: il tributo a Springsteen con la cover di Dancing in the Dark

Chi si ricorda dei McFly? In Italia non hanno mai sfondato, ma il gruppo londinese in patria gode ancora di una buona popolarità, grazie ai successi ottenuti in 20 anni di carriera nel corso della quale sono riusciti a piazzare ben 7 singoli in vetta alla UK Charts. La band detiene anche un curioso record come band più giovane ad avere avuto l'album di debutto in prima posizione in classifica (titolo strappato ai Beatles).
La band di Tom Fletcher in questi giorni è stata protagonista del Chris Evans Breakfast Show, in onda ora su Virgin Radio UK e non più sulla BBC, e ha voluto omaggiare Bruce Springsteen con un'energica rilettura della celebre "Dancing In The Dark".
I McFly - che possono vantare in repertorio una lunga serie di cover dai Beatles ai Queen, dagli Who ai Beastie Boys - non avevamo mai eseguito il brano in precedenza.



"Dancing In The Dark" è uno dei brani più celebri del repertorio del Boss, anche se certamente non uno dei più amati dai sui fan della prima ora. Faceva parte dell'album "Born In The USA" uscito nel 1984, il più venduto nella carriera del rocker americano con oltre 15 milioni di copie vendute nel solo territorio americano. Fu l'ultima canzone dell'album ad essere stata scritta: il suo manager Jon Landau gli chiese una hit e Springsteen lo accontentò.
Il singolo - accompagnato da un buffo video girato da Brian De Palma con protagonista una giovanissima e ancora sconosciuta  Courteney Cox - arrivò alla numero 2 in USA e alla numero 4 in UK.
Tra le cover da segnalare quelle dei Big Daddy, di Amy MacDonald e di Lee Rocker degli Stray Cats.

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