Spesse le cover migliori sono quelle nelle quali si incontrano geneneri musicali e personaggi molto distanti tra di loro. Come nel caso di questa cover della band di David Byrne.
L’unica cover ufficiale nella loro discografia i Talking Heads la realizzano nel 1978 e permette loro di affacciarsi per la prima volta nelle classifiche USA. Certo che molti si sorpresero non poco nel trovare, nel secondo album della band che stava traghettando la musica punk nella new wave, una canzone del soul man Al Green. Byrne la canta nella sua consueta maniera traversale, il sound è minimale con il basso di Tina in gran risalto. Le radici black sono evidenti anche se saranno più chiare a tutti quando con l’album Remain in Light scriveranno una delle pagine fondamentali nell’evoluzione della musica contemporanea. Sembra incredibile che le due versioni siano distanti solo 4 anni.
La scheda su Mywayonline
L’unica cover ufficiale nella loro discografia i Talking Heads la realizzano nel 1978 e permette loro di affacciarsi per la prima volta nelle classifiche USA. Certo che molti si sorpresero non poco nel trovare, nel secondo album della band che stava traghettando la musica punk nella new wave, una canzone del soul man Al Green. Byrne la canta nella sua consueta maniera traversale, il sound è minimale con il basso di Tina in gran risalto. Le radici black sono evidenti anche se saranno più chiare a tutti quando con l’album Remain in Light scriveranno una delle pagine fondamentali nell’evoluzione della musica contemporanea. Sembra incredibile che le due versioni siano distanti solo 4 anni.
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