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Visualizzazione dei post con l'etichetta Al Green

Al Green: l'emozionante cover di "Everybody Hurts" dei R.E.M.

A 78 anni Al Green ha riletto alla sua maniera "Everybody Hurts" dei REM. La cover è stata registrata a Memphis, riunendo i membri della leggendaria Hi Rhythm Section la band che accompagnò Green nelle registrazioni degli anni '70: il reverendo Charles Hodges (organo), Leroy Hodges (basso) e Archie “Hubbie” Turner (pianoforte), insieme a Will Sexton (chitarra) e Steve Potts, già nei Booker T & The MG’s. La sezione d’archi è stata nuovamente arrangiata da Lester Snell della Stax. Il brano è stato prodotto da Clay Jones e Fat Possum negli studi  Magnetic Recording di Memphis, la città del cantante. A proposito della sua cover Green ha spiegato: Registrando 'Everybody Hurts', sentivo davvero la pesantezza della canzone e volevo iniettarvi un piccolo tocco di speranza e di luce. C'è sempre una presenza di luce che può fare breccia in quei momenti di oscurità. Il commento di Michael Stipe è stato  Non potremmo essere più onorati, più lusingati, più commossi di...

Al Green: il nuovo singolo è la cover di “Perfect Day” di Lou Reed

Il nuovo singolo di Al Green è un tributo a Lou Reed . Dopo una pausa di cinque anni, il Reverendo del soul è tornato sulle scene con la cover di "Perfect Day". Per l'occasione Green - che oggi ha 77 anni - ha richiamato con sé la leggendaria Hi Rhythm Section, con la quale aveva inciso alcuni dei suoi capolavori del passato. Da sottolineare la presenza ai cori della cantante londinese Raye, una delle giovani più interessanti della nuova scena RnB inglese. " Ho adorato la versione originale 'Perfect Day  - ha dichiarato Green in una nota. “ La canzone ti mette subito di buon umore. Volevamo preservare quello spirito, aggiungendo il nostro stile ”. Il brano è stato registrato a Memphis nei leggendari studi di Sam Phillips ed è stato prodotto da Matthew Johnson & Bruce Watson.   La versione originale di “Perfect Day” è contenuta nell’album “Transformer” pubblicato nel 1972.Comparve anche come B side del 45 giri “Walk on the wild side”. Il brano – scritto dal...

Low: ascolta la cover di Let's stay together

I Low hanno hanno pubblicato su Spotify la cover di Let’s Stay Together di Al Green La band americana originaria di di Duluth, paese natale di Bob Dylan, aveva già proposto il brano dal vivo, anche durante alcune apparizioni radiofoniche. Ora il brano viene pubblicato ufficialmente e tutti i guadagni derivanti dagli streaming andranno all'associazione antirazzista National Association for the Advancement of Colored People, che lavora per ottenere uguaglianza di diritti per tutte le persone. La versione originale del brano risale al 1971: la musica è di Al Jackson jr, (batterista dei Booker T) e Willie Mitchell (che è anche produttore della canzone). Il testo venne scritto in cinque minuti dallo stesso Al Green solo per compiacere i due amici, che parevano entusiasti della canzone, mentre lui non aveva alcuna intenzione di inciderla. Lo fece solo grazie all'insistenza di Mitchell che decise di pubblicarla  nel novembre del 1971 come primo singolo di quello che sarebbe di...

Soul 2 il nuovo album di Seal

Dopo il successo ottenuto nel 2008 dall'album Soul , Seal ci riprova ora con il secondo capitolo in uscita il prossimo 7 novembre e intitolato Soul 2 . Si tratta di una nuova raccolta di classici della musica soul interpretati dalla inconfondibile voce del cantante inglese che ha scelto di rendere omaggio ad alcuni dei suoi miti musicali. Tra le 11 tracce che compongono la raccolta pubblicata dalla Warner, spiccano infatti i capolavori di Al Green, Marvin Gaye, Teddy Pendergrass e Bill Withers. Proprio il classico di Al Green "Let's Stay Together" ha stato scelto come primo singolo dell'album ma in questi giorni la BBC Radio2 ha inserito nella propria playlist anche la cover di "Wishing on a Star" dei Rose Royce. Il disco - come già il precedente -  è prodotto da David Foster che però in questo caso affiancato da Trevor Horne, suo storico collaboratore di lunga data. Proprio per la produzione del secondo album del cantante inglese, Horn aveva ottenuto...

Top Cover: Talking Heads - Take me to the river

Spesse le cover migliori sono quelle nelle quali si incontrano geneneri musicali e personaggi molto distanti tra di loro. Come nel caso di questa cover della band di David Byrne. L’unica cover ufficiale nella loro discografia i Talking Heads la realizzano nel 1978 e permette loro di affacciarsi per la prima volta nelle classifiche USA. Certo che molti si sorpresero non poco nel trovare, nel secondo album della band che stava traghettando la musica punk nella new wave, una canzone del soul man Al Green. Byrne la canta nella sua consueta maniera traversale, il sound è minimale con il basso di Tina in gran risalto. Le radici black sono evidenti anche se saranno più chiare a tutti quando con l’album Remain in Light scriveranno una delle pagine fondamentali nell’evoluzione della musica contemporanea. Sembra incredibile che le due versioni siano distanti solo 4 anni. La scheda su Mywayonline