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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

"Pino è", il concerto evento in memoria di Pino Daniele.

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Ufficializzati i primi nomi per il concerto in ricordo di Pino Daniele , il grande cantautore napoletano somparso tre anni fa in segutio a un infarto che lo colpì nella casa di Orbetello in Toscana. All'evento  prenderanno parte Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Mario Biondi, Francesco De Gregori, Elisa, Emma, Giorgia, Jovanotti, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Eros Ramazzotti e Giuliano Sangiorgi (Negramaro): Il concerto - intitolato "Pino è" in omaggio al titolo di uno dei capolavori dell'artista si terrà il 7 giugno allo Stadio San Paolo di Napoli.  La fondazione che gestisce l’eredità artistica del cantautore scomparso nel gennaio 2015 aveva annunciato all’inizio dell’anno la data e messo in vendita i biglietti. Un omaggio ideato da  Ferdinando Salzano, manager dell’artista scomparso, il cui incasso sarà devoluto in beneficenza. L'elenco degli ospiti sarà aggiornato nelle prossime settimane.

Mario Biondi: la cover di Smooth Operator nel nuovo album

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Ci sarà anche una cover di Sade nel nuovo album di Mario Biondi “Brazil” in uscita il prossimo 9 marzo. Scorrendo la tracklist del disco – già in pre order su Amazon – si scopre infatti tra le tracce “Smooth Operator”, brano che la cantante anglo nigeriana portò al successo nel 1984 e che faceva parte del suo album di debutto Diamond Life. “I suoni e la cultura del Brasile hanno da sempre accompagnato il mio cammino nella musica, portando un’influenza positiva e piena di passione. Questa contaminazione ha generato “Brasil” il mio nuovo progetto discografico in uscita il 9/03!”, ho scritto il cantante sui canali social.  Il disco è stato registrato e prodotto in un anno di lavoro a Rio de Janeiro dal vincitore di un Latin Grammy Mario Caldato (Beastie Boys,Jack Johnson, Seu Jorge, Marisa Monte) e Kassin (Red Hot+Rio, Caetano Veloso). Il crooner catanese, dopo la poco fortunata esperienza al Festival di Sanremo, presenterà live le canzoni del nuovo album a maggio nei palasport di Ro

Anne-Marie rende omaggio a Bee Gees e Fugees

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Un mash up dal vivo tra " Stayin'alive " dei Bee Gees e " Ready Or Not " dei Fugees. È la sorpresa proposta da Anne-Marie nel corso della puntata di ieri - venerdì 23 febbraio - della trasmissione "Radio 2 Breakfast Show" trasmessa dalla BBC, La 26 enne cantante inglese - famosa soperattutto per la collaborazione con i Clean Bandit e per il singolo"Rockabye" cantato con Sean Paul - era ospite del programma condotto da Chris Evans per promuovere il nuovo album "Speak your mind" in uscita tra un mese.Anne-Marie fonde le due canzoni in maniera praticamente perfetta, giovando con un arrangiamento etereo e originale. "Stayin' alive" non è solo uno dei brani più celebri e popolari dei Bee Gees,ma anche uno dei brani simbolo della storia della disco music. Fu lanciata dal film "La febbre del sabato sera" visto che è la canzone utilizzata nella celebre scena iniziale con Tony Maneroi che cammina spavaldo tra

Low: ascolta la cover di Let's stay together

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I Low hanno hanno pubblicato su Spotify la cover di Let’s Stay Together di Al Green La band americana originaria di di Duluth, paese natale di Bob Dylan, aveva già proposto il brano dal vivo, anche durante alcune apparizioni radiofoniche. Ora il brano viene pubblicato ufficialmente e tutti i guadagni derivanti dagli streaming andranno all'associazione antirazzista National Association for the Advancement of Colored People, che lavora per ottenere uguaglianza di diritti per tutte le persone. La versione originale del brano risale al 1971: la musica è di Al Jackson jr, (batterista dei Booker T) e Willie Mitchell (che è anche produttore della canzone). Il testo venne scritto in cinque minuti dallo stesso Al Green solo per compiacere i due amici, che parevano entusiasti della canzone, mentre lui non aveva alcuna intenzione di inciderla. Lo fece solo grazie all'insistenza di Mitchell che decise di pubblicarla  nel novembre del 1971 come primo singolo di quello che sarebbe di

Giovanni Caccamo: nel nuovo album un omaggio a Giuni Russo

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C'è anche un omaggio a Giuni Russo nel nuovo album di Giovanni Caccamo , il terzo nella carriera del cantautore siciliano. Il disco - intitolato "Eterno" come la canzone proposta al Festival di Sanremo - contiene infatti la cover di " La sua figura ". Un brano che la cantante palermitana pubblicò per la prima volta nel 2002 nell'album Signorina Romeo Live e che venne l'anno dopo riproposto nell'album Morirò d'Amore. Scritto dalla stessa Giuni Russo insieme alla sua coautrice (e produttrice) Maria Antonietta Sisini il brano prende ispirazione da testi sacri e religiosi e in particolare dall'opera poetica di San Giovanni della Croce. E' la prima cover ufficialmente pubblicata in carriera da Giovanni Caccamo che in passato aveva già proposto la sua interpretazione del brano dal vivo

Frank Ocean: la cover di Moon River

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Frank Ocean torna a sorpresa con una nuova canzone, la cover della celebre "Moon River" dalla colonna sonora di Breakfast at Tiffany's del 1961. Il rapper americano, che dopo il successo di "Blonde" è al lavoro sul nuovo album, ha regalato ai fan una interpretazione intensa e potente, caratterizzata da un gran lavoro di armonizzazione delle voci. Una romantica sorpresa arrivata nella notte di San Valentino. Nel 1961 la Paramount decide di realizzare un film tratto dal celebre romanzo di Truman Capote "Colazione da Tiffany" e ambientato nella New York degli anni 40. La regia sarà affidata a Blake Edwards, il ruolo da protagonista a Audry Hepburn mentre per la colonna sonora viene contattato un giovane autore italo americano, Hanry Mancini, che qualche anno prima aveva vinto un Grammy per la colonna sonora di Peter Gunn. Per il testo Mancini contatta Johnny Mercer, noto autore e fondatore della Capitol Records. Mercer all'epoca ha già 58 anni e

Dua Lipa: una cover degli Arctic Monkeys al Live Lounge

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Dua Lipa ha festeggiato il miliardo di visualizzazioni su YouTube del video di "New Rules" con una nuova partecipazione al BBC Live Lounge, la trasmissione condotta da Clara Amfo sulla BBC Radio 1. In collegamento da Los Angeles la cantante - che ha recentemente ottenuto una nomination ai Brit Awards nella categoria Best British Breakthrough - ha reso omaggio agli Arctic Monkeys con la cover dii "Do I wanna know?". Una versione piano voce, molto distante dall'originale che la band di Alex Turner pubblicò nel 2013 come primo singolo dall'album AM, raggiungendo la numero 11 delle classifiche UK. In passato il brano era già stato ricantato dai Chvrches nella compilation Like A Version e da Hozier sempre al Live Lounge (e la cover venne inserita nella annuale compilation del programma).

Luca Marinelli canta Il Pescatore di De André

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Grande successo di pubblico e di critica per "Fabrizio De André - Principe Libero" la fiction in due puntate dedicata al cantautore italiano trasmessa da Rai 1. Nonostante qualche iniziale perplessità sull'accento non proprio ligure, l'interpretazione di Luca Marinelli ha convinto anche i più scettici. Nel film l'attore romano vincitore di un David nel 2015 nel 2015 per «Lo chiamavano Jeeg Robot» - ha sfoderato inaspettate doti di cantante, interpretando i successi di Faber,  Per farlo ha raccontato di essersi preparato ascoltando e riascoltando ripetutamente i brani: «I momenti peggiori sono stati quelli in sala di registrazione. Lì mi sentivo nudo». Ma la sfida più grande è stata un'altra: «Il modo in cui leggeva le cose, le reinterpretava e le riproponeva al mondo». Questa è la sua versione de "Il pescatore" uno dei brani più amati del repertorio di De Andrè, che però è l'aure solo del testo, mentre la musica è firmata da Gian Piero Rever

Metallica: la cover di Volare di Modugno

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Dopo la cover di “C’è chi dice no” di Vasco Rossi suonata al Pala Alpitour di Torino, i Metallica hanno reso omaggio alla musica italiana anche durante il concerto di Bologna: sul palco dell’ Unipol Arena Robert Trujillo e Kirk Hammett ha infatti intonato la celeberrima “Nel Blu Dipinto di Blu” di Domenico Modugno. La band americana nel corso del nuovo tour ha spesso scelto di inserire in scaletta alcune cover a sorpresa: nella data di Barcellona hanno reso omaggio alla band spagnola dei Baron Rojo, a Madrid ai Misfits e in quella di Lisbona ai Diamond Head. Ma fra tutte la cover di "Volare" è certamente la più soprendente. La versione originale di "Nel Blu Dipinto di Blu" fu cantata la prima volta il 31 gennaio del 1958 sul palco del Festival di Sanremo da Domenico Modugno e Johnny Dorelli. Da allora il suo successo è stato inarrestabile e la canzone è diventata il simbolo della musica italiana nel mondo. Negli Stati Uniti - dove tutti la conoscono con il ti

Mina: la cover di Another Day Of Sun

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Dopo l’apparizione in ologramma sul palco del Teatro Ariston, Mina torna sul mercato con la pubblicazione del singolo “ Another Day Of Sun ”, cover della canzone scritta da Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul per la colonna sonora del film “La la land”, pellicola di Damien Cazelle con protagonisti Ryan Gosling e Emma Stone lo scorso anno ha ricevuto la bellezza di 14 nomination agli Oscar, aggiudicandosene sei. La canzone è stata anche nominata ai Grammy Awards 2018 per il miglior arrangiamento e ha vinto nel 2017 il Golden Globe, il BAFTA Award e l'Oscar alla migliore colonna sonora. “Another day of sun” è il numero d’apertura del musical, accompagnato dalle suggestive coreografie di Mandy Moore e le immagini girate a Los Angeles. È anche la canzone che apre la colonna sonora del film, numero uno nelle classifiche UK e numero due negli USA. Mina ha cantato la cover del brano per il nuovo spot della TIM. Il videoclip con l'audio ufficiale è stato pubblicato nel canale

Mannoia Baglioni e Favino: la cover di Mio Fratello Che Guardi Il Mondo

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Verrà ricordato come uno dei momenti più alti del 68esimo Festival di Sanremo. La cover di "Mio fratello che guardi il mondo" cantata da Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, preceduta dal toccante monologo di Pierfrancesco Favino La notte poco prima delle foreste , atto unico del drammaturgo e regista francese Bernard-Marie Koltès del 1977, ha davvero messo d'accordo tutti quanti,Ed è stata una bella occasione per far forse scoprire a qualche telespettatore distratto uno dei brani più ispirati di Ivano Fossati. Il cantautore genovese pubblicò la canzone nel 1992 nell'album Lindbergh, vincitore quell'anno della Targa Tenco come miglior album. Il brano - che apriva la seconda facciata del disco - è un'importante testimonianza di solidarietà nei confronti di chi parte per cercare lavoro lontano da casa. La Mannoia aveva già inciso una cover del brano nel 2004 per l'album "Concerti". Il video dell'esibizione qui

Franz Ferdinand: la cover di Shut Up Kiss Me

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I Franz Ferdinand regalano sorprese interessanti nel corso del tour promozionale per l'uscita del nuovo album Always Ascending . Ospite negli studi dell'emittente americana Sirius XM, la band scozzese ha proposto una cover davvero inaspettata. Alex Kapranos e compagni hanno infatti reso omaggio alla cantautrice Angel Olsen con la cover del brano "Shut Up Kiss Me" contenuto nel suo terzo album My Woman pubblicato nel 2016 e che ottenne un discreto successo nelle classifiche inglesi. Brano decisamente poco noto al pubblico italiano che la band ha proposto in una versione piuttosto fedele all'originale. Una buona occasione per i fan italiani per conoscere meglio la 31enne artista di St, Louis.

Justin Timberlake: l'omaggio a Prince nella notte del Superbowl

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Justin Timberlake ha illuminato la notte del Superbowl di Minneapolis con un omaggio a Prince. Durante il tradizionale Half Time Show, il Principe si è materializzato nel modernissimo Us Bank Stadium grazie ad un ologramma in 3D. L'ex NSYNC ha così un duettato virtualmente al pianoforte con la compianta star morta nel 2016, sulle note di 'I Would Die 4 You' brano che nel 1984 faceva parte del capolavoro Purple Rain. Nel brano - che venne pubblicato anche come quarto singolo estratto dall'album - compaiono Wendy Melvoin e Lisa Coleman (ossia Wendy & Lisa) rispettivamente alla chitarra e alle tastiere. Non molte le cover degne di nota. Quella di Timberlake è destinata a passare alla storia, come del resto il Superbowl numero 52 vinto, per la cronaca, dai Philadelphia Eagles,

Sanremo 2018: i tributi ai grandi della musica italiana

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Niente serata dedicata alle cover, ma molti tributi alla storia della musica italiana nel corso del Festival di quest'anno. Lo ha annunciati lo stesso direttore artistico Claudio Baglioni nel corso della conferenza stampa di oggi. Si comincerà nella serata di martedì rendendo omaggio a Luis Bacalov, scomparso nel novembre dello scorso anno; un duetto con Gianni Morandi sulle note dell'ultimo arrangiamento scritto dal maestro e diretto da Jeff Westley. Il Volo farà un omaggio a Sergio Endrigo. Umberto Bindi e Fabrizio De Andrè saranno ricordati con Gino Paoli e Danilo Rea. Piero Pelù ricorderà Lucio Battisti. Poi ci saranno omaggi anche a Luigi Tenco e Giorgio Gaber. E Sabato ci sarà anche Fiorella Mannoia e "faremo un pezzo di Ivano Fossati", annuncia Baglioni che ha anche anticipato la presenza in scaletta di brani presi dalle musiche di celebri cartoni animati.

Una cover di Billy Idol per i Simple Minds

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Le carriere dei Simple Minds e di Billy Idol si sono spesso incrociate, a partire da quando il biondo cantante inglese nel 1985 rifiutò la canzone di Keith Forsey "Don't you" che diventerà il maggior successo nella storia della band scozzese. Ospite della trasmissione BBC Radio 2 Breakfast Show la band di Jim Kerr ha voluto però "ringraziare" il cantante con la cover di "White Wedding" brano che Idol incise nel 1982 nel suo album di debutto. Una cover acustica e improvvisata, nello stile di quelle proposte ogni venerdì nel corso del programma condotto da Chris Evans. Il brano - scritto dallo stesso Idol - è uno dei più coverizzati nella carriera del cantante anche se degne di nota sono solo le versioni dei Queen of the Stone Age (del 2007) e quella dei Franz Ferdinand (un breve snippet all'interno della cover di What You Waiting For).

David Byrne: la cover di Heroes con i Choir! Choir! Choir!

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Lo scorso 13 gennaio, nell'ambito del Under the Radar Festival, David Byrne ha condiviso il palco del Public Theatre di New York con i Choir! Choir! Choir! Ora il gruppo di Toronto fondato da Daveed Goldman e Nobu Adilman, ha condiviso il rete sul proprio canale YouTube, il video ufficiale di quella esibizione, nel corso della quale l'ex leader dei Talking Heads rese omaggio a David Bowie con una bella cover di "Heroes". "Si prova una sensazione trascendente nell'essere circondati da un gruppo - ha raccontato Byrne - Questo vale per lo sport, i balli... e i canti di gruppo. Si diventa parte di un qualcosa di più grande di sé. Noi ci aggrappiamo alla nostra individualità, ma sperimentiamo la vera estasi quando ci lasciamo andare". "E' stato magico e potente" è stato invece il commento dei Choir! Choir! Choir, gruppo aperto al quale chiunque può aggregarsi durante le esibizioni. La versione originale di "Heroes" risale a