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Visualizzazione dei post con l'etichetta Ray Charles

Johnny Winter: la cover di Unchain My Heart

Si apre con la cover di "Unchain My Heart" il disco postumo di Johnny Winter intitolato "Step back" e arrivato nei negozi a meno di due mesi di distanza dalla prematura scomparsa del chitarrista americano. Paul Nelson, che dell'album è il produttore ed è stato il chitarrista della band di Winter e il suo manager, ha spiegato in una intervista a Billboard che l'artista "era orgoglioso di questo lavoro e felice di essere circondato da tanti ospiti di nome". Al disco hanno infatti partecipato Eric Clapton, Dr. John, Ben Harper, Leslie West (Mountain), Joe Bonamassa e Billy Gibbons degli ZZ Top Il disco è stato ultimato da Winter poche settimane prima della sua morte, avvenuta il 16 luglio scorso a Zurigo, per cause che non sono mai state ufficialmente svelate. La cover di "Unchain My Heart" è stata realizzata con la collaborazione dei Blues Brothers Horns. Anche se molti ricordano il brano per la versione di Joe Cocker del 1987, la...

A Genova un Tributo a Ray Charles

"Naim Abid Meets Ray Charles". E' questo il titolo scelto per il concerto tributo al grande genio del soul ideato da Naim, poliedrico performer genovese, leader della band dei Tuamadre. "Cieco e nero, padre del soul - ci spiega Naim - mi ha catturato subito per il groove, e la vocalità multidimensionale, quasi inafferrabile. Una sfida” - aggiunge - “cui non posso rispondere con l'imitazione, ma con un umile benché convinto omaggio personale". Il concerto è in programma al Kitchen di Via San Donato, 13 a Genova. Per Naim si tratta di un nuovo appuntamento con le "Crooner Nights"; dopo l'apprezzato omaggio alla musica Frank Sinatra, Ed infatti le “Crooner Nights” non sono tributi in cui l'artista cerca di riprodurre il personaggio, ma momenti di teatro musica che il trentenne Naim usa per evocare l'arte e la biografia del protagonista della serata: ne racconta aneddoti e gesti e ne ripercorre le hits con la propria vocalità (e che...

Album di cover per Joan Osborne

La cantante americana Joan Osborne , celebre soprattutto per la hit One Of Us che nel 1995 raggiunse la vetta delle classifiche internazionali, pubblica un nuovo album interamente dedicato a cover di classici blues e soul. L'album si intitola Bring It On Home ed arriva a 4 anni di distanza dal precedente lavoro Little Wild One che però venne accolto in maniera molto fredda dalla critica e dal pubblico. Le cose potrebbero andare meglio con questo nuovo album nel quale la cantante newyorkese ha personalmente selezionato 14 canzoni del passato fra quelle che più ha amato e che maggiormente hanno influenzato la sua carriera. Il disco, che prende il titolo da una canzone di Sonny Boy Williamson II del 1963 che fu interpretata anche dai Led Zeppelin, si apre con bel omaggio al genio di Ray Charles con "I Don't Need No Doctor". Da segnalare tra le tracce migliori del disco anche le cover di Champagne and Wine di Otis Redding riletta al femminile, e "Rhymes" di...

Doctor House debutta con un album di cover blues

Il 51enne attore inglese Hugh Laurie - celebre per il ruolo di protagonista nel telefilm Doctor House - debutta nel mondo della musica con l'album "Let Them Talk". Il disco uscirà il prossimo 9 maggio su etichetta Warner e sarà composto da cover 15 cover di classici della musica blues, più alcune tracce extra disponibili nella versione su iTunes. Si tratta in gran parte di brani composti negli anni 20 e 30 come nel caso di "Joshua Fit the Battle of Jericho", spiritulal che gli schiavi cantavano nelle piantagioni nel 19esimo secolo. In scaletta anche classici come "St. James Infirmary Blues" resa celebre dal grande Louis Armstriong nel 1928, o "After you're gone" classico cantato tra gli altri da Bessie Smith e da Frank Simatra o "Swanee River" di Ray Charles. Il classico d Il disco è stato registrato negli studi Ocean Way di Los Angeles ed è prodotto da Joe Henry (che in passato ha lavorato anche con il grande Solomon Burke). ...

Elio canta "Orgia on My Mind"

Elio e Le Storie Tese colpiscono ancora. La band - recentemente premiata dal referendum di Rockol come migliore gruppo del decennio - ha proposto l'ennesima cover parodia durante la puntata dello scorso 21 gennaio della trasmissione di Rai 3 "Parla con me". Dopo il successo ottenuto dalle irriverenti versioni di Waka Waka, e di Mamma mi ci vuol la Fidanzaza i cui video sono diventati un vero cult su Youtube, arriva un altro brano dedicato alle disavventure del Premier. E cosi "Georgia On My Mind" - classico celebre soprattutto nell'interpretazione di Ray Charles - diventa "Orgia on my mind" in una cover impeccabile dal punto di vista tecnico e al tempo stesso incredibilmente divertente. Da segnalare che lo stesso brano di Hoagy Carmichael era già stato ripreso in chiave parodistica da Checco Zalone nel corso del suo "Checco Zalone Show" special televisivo andato in onda lo scorso anno su Canale 5.

Ronnie Jones rende omaggio a Ray Charles

Il 22 maggio Ronnie Jones e la Crossfires Band porteranno in scena all’Auditorium di Milano “Ray Charles Memories”, spettacolo che ripercorre la gloriosa carriera dell’artista scomparso nel 2004. L’evento è a sostegno di Una Mano alla Vita Onlus, l’associazione dedita all’assistenza gratuita dei malati terminali di cancro.Lo spettacolo, frutto di un’incredibile preparazione e ricerca durata quasi sei mesi, ha debuttato per la prima volta nel 2006 a Basilea dove ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica. “Interpretare Ray Charles nei suoi più conosciuti successi, è forse una delle sfide meno facili che ho incontrato nella mia carriera - racconta Ronnie Jones - La sua vita, tutt’altro che semplice e comoda, ha segnato fortemente la sua musica dettandone i ritmi, le emozioni e soprattutto integrando le (molte) sofferenze e le (poche) soddisfazioni che hanno accompagnato Ray nel suo pur non breve percorso. Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Ray e ne ho ricavato...

Top Cover: Ray Charles - Yesterday

Anche il grande Ray Charles, il musicista che può essere considerato l'inventore della musica soul, non rimase immune al fascino delle melodie scritte dal Lennon e Mc Cartney. Qualche anno dopo l'originale, dà una sua versione della più famosa delle canzoni dei Beatles e la riporta in classifica e il cerchio musicale si chiude visto che i Beatles agli esordi erano soliti suonare nei loro concerti le canzoni del genio della Georgia. La voce di Ray Charles e maestosa e potente come sempre e non cade mai nello stucchevole. La scheda su Mywayonline