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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

The Kills: la cover di “I Put A Spell On You”

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I The Kills festeggiano Halloween con la cover di "I Put a Spell On You". In attesa dell'uscita della raccolta di rarità e B sides “Little Bastards” in arrivo a dicembre per la Domino, il duo ha condiviso in rete una versione live del classico di Screamin' Jay Hawkins, registrata nel 2009. Il video, curato dalla stessa Alison Mosshart cantante dei gruppo, è stato montato utilizzando esibizioni live a Portland, Pomona e San Francisco. Versione spigolosa e intensa, che sarebbe stata un peccato rimanesse inedita. I The Kills hanno proposto ad oggi il brano dal vivo solo 12 volte, tutte nel corso del 2009. Sul sito della band l'album Little Bastards è già disponibile in pre-order, anche nella colorata versione in doppio vinile giallo. "I Put A Spell On You" fu composta da Screamin' Jay Hawkins nel 1955 ma a causa di alcuni dissidi con la casa discografica fu pubblicata solo l'anno successivo, in una versione più ritmata. Uno dei primi a rimanere e

Naim: ascolta il suo omaggio a Johnny Cash

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Su queste pagine ci siamo già occupati in passato di Naim Abid , crooner, showman e songwriter di origine iraniana, capace di passare con disinvoltura dallo swing al soul, dalla musica klezmer, allo ska e al pop. A dimostrazione della sua grande versatilità, in questi giorni Naim ha pubblicato sul suo canale YouTube un omaggio a Johnny Cash con la bella cover della celebre "Folsom Prison Blues". Una versione "chitarra e voce" accompagnata da un video "a tema" registrato in presa diretta sulle rotaie (e sotto la pioggia). Abbiamo chiesto a Naim come è nata la cover. Qualche giorno fa, scorrendo la home di YouTube, ho scorto un giovane cantante americano, Joshua Turner. Un ragazzo fortissimo che fa cover variopinte, dai Beatles, alla musica Folk e oltre. Ho visto una sua versione di Folsom Prison Blues di Johnny Cash e mi sono detto “certo che questo brano è proprio bello”. Chiaramente lo conoscevo da anni ma non mi ero mai soffermato sul testo. Così me lo s

Miley Cyrus canta una cover dei Pearl Jam

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Ancora una cover per Miley Cyrus, ormai presenza fissa sulle pagine del nostro blog. E ancora una volta si tratta di una interpretazione degna di nota, che evidenzia la crescita artistica dell'ex star del Diseny Channel. Per la serie "Backyard Sessions" presentata da MTV Unplugged, come parte dello special ‘At Home’ inaugurato dal canale televisivo la scorsa primavera in concomitanza della diffusione del COVID-19.  Miley Cyrus ha cantato una cover di "Just Breathe" dei Pearl Jam. La cantante - che per l'occasione era accompagnata da i "The Social Distancers" muniti di mascherina - ha ripreso il brano con un suono country, e un'interpretazione vocale grintosa e senza indecisioni. Mezzo voto in più per il look mozzafiato. E le sorprese non finiscono qui visto che, come riportato da Rockol, la Cyrus starebbe lavorando ad un album tributo ai Metallica. La canzone - scritta da Eddie Vedder - compare nell'album "Backspacer" pubblicat

È morto Spencer Davis, leader dello Spencer Davis Group

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E' morto oggi a 81 anni Spencer Davis, leader dello Spencer Davis Group, band nella quale negli anni più gloriosi, ha militato anche Steve Winwood. Davis era nato a Swansea, nel Galles meridionale, il 17 luglio 1939 ed è morto in California, stroncato da un attacco cardiaco, ma da alcuni giorni era ricoverato in ospedale per una polmonite. Negli anni 60, in un momento di grande vivacità della scena musicale britannica, lo Spencer Davis Group pubblicò in pochi anni diversi singoli di grande successo sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, tra i quali spiccano Gimme Some Lovin e I'm a man. La band si era riformata per ben due volte, a metà anni Settanta, e nel 2006, quando fece un tour mondiale. Queste sono cinque cover indimenticabili della sua hit più conosciuta The Blues Brothers - Gimme Some Lovin' Maurizio - T'amo da morir Ike and Tina Turner - Gimme Some Lovin' Queen - Gimme Some Lovin' Booker T & The MGs - Gimme some lovin'

Miley Cyrus: le cover di "Boys don't cry" dei Cure e "Zombie" dei Cranberries

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Forse non è più il caso di definire "sorprendenti" le cover che Miley Cyrus propone nel corso delle sue esibizioni. La cantante americana negli ultimi mesi ha regalato ai suoi fan molte interpretazioni di grandi classici, spaziando dai Beatles ai Foo Fighters, da Hall & Oates ai Blondie. Nel corso del passato fine settimana Miley ha partecipato al #SOSFest (Save Our Stages) evento organizzato dalla National Independent Venue Association, per sostenere i locali di musica indipendente colpiti dalla pandemia da Coronavirus. La cantante si è esibita sul palco del leggendario Whiskey A Go Go di Los Angeles e ha proposto due cover di grande effetto. "Boys don't cry" dei Cure e "Zombie" dei Cranberries. In entrambi i casi si è trattato di brani che Miley non aveva mai eseguito in precedenza, ma il risultato finale è decisamente all'altezza delle aspettative.

Kelly Clarkson: l'omaggio a Whitney Houston ai Billboard Music Awards

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Kelly Clarkson è tornata a rendere omaggio a Whitey Houston. Lo ha fatto nel corso della annuale cerimonia dei Billboard Music Awards , nella quale la 38 enne cantante americana ha interpretato la cover di "Higher Love", brano di Steve Winwood che lo scorso anno è tornato in classifica grazie al remix curato dal dj norvegese Kygo. Sul palco del Dolby Theatre di Hollywood la vincitrice di "American Idol" è stata accompagnata dai Pentatonix e da Sheila E (alla batteria) per una cover davvero intensa e cantata senza indecisioni. Nel corso del suo popolare show televisivo la Clarkson aveva già più volte dichiarato la sua grande ammirazione per Whitney Houston, cantando le cover di "How Will I Know," "I'm Every Woman" e “Exhale (Shoop Shoop)." La versione originale di "Higher Love" venne pubblicata da Steve Winwood nel 1986, “Higher Love” e compare nell'album "Back in the high live". La Houston registrò la cover de

A.A. Williams: la cover di "Lovesong" dei Cure

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La cantautrice inglese A.A. Willimas ha pubblicato un omaggio ai Cure, la sua versione di "Lovesong". Si tratta di un primo assaggio di un album di cover in uscita il prossimo 12 febbraio 2021 su etichetta Bella Union. Un lavoro nato durante il lockdown, che conterrà nove brani presi dal repertorio di Pixies, Deftones, Nick Cave, Radiohead, Nine Inch Nails, Smashing Pumpkins e altri. La cover di "Lovesog" è una eterea versione che cantautrice britannica esegue in solitudine, accompagnandosi al pianoforte, con un suggestivo video in bianco e nero girato nella sua casa londinese. La Williams ha da poco pubblicato il suo album di debutto Forever Blue, che ha ottenuto un ottimo riscontro da parte della critica, anche nel nostro paese. È possibile pre-ordinare il nuovo album qui . La versione originale di "Lovesong" compare nell'album "Disintegration" dei Cure, pubblicato nel 1989. E' ad oggi il singolo di maggior successo del gruppo negl

Declan McKenna rende omaggio a Paul McCartney

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Mentre tutti erano impegnati a rendere omaggio a John Lennon per il suo 80esimo compleanno Declan McKenna è andato controcorrente e ha pubblicato una cover di Paul McCartney. Il giovane cantautore londinese, che ha da poco pubblicato il suo secondo album "Zero", ha scelto di rileggere "Heart Of The Country" brano che l'ex Beatles pubblicò nel 1971. Si tratta di una versione lo-fi pubblicata su Soundcloud che vede Declan impegnato al banjo. Il nuovo album del 21enne musicista londinese è stato accolto molto positivamente dalla stampa britannica ed ha raggiunto la seconda posizione della UK Chart. La versione originale di "Heart Of The Country" compare nell'album RAM pubblicato da Paul e Linda McCartney nel 1971. Nel 2013 il mensile americano Rolling Stone inserì il brano alla 23esima posizione nella classifica delle migliori canzoni di Paul da solista, ma all'epoca della sua uscita il critico Jon Landau stroncò il disco e definì il brano "

Death Angel: la cover di Under Pressure nel nuovo EP

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La musica di Freddie Mercury e di David Bowie è capace di mettere d'accordo gli appassionati di ogni genere musicale. La dimostrazione arriva dalle innumerevoli cover del loro repertorio, che non mancano mai di sorprendere. E' il caso della sorprendente versione acustica della celeberrima "Under Pressure" realizzata dai californiani Death Angel, una delle più celebri e longeve band della scena thrash metal statunitense. Il gruppo ha inserito la cover nell’EP digitale “Under Pressure” che contiene anche un inedito nuovo di zecca, “Faded Remains“, e due versioni acustiche di “A Room With A View” e “Revelation Song“. Il cantante Mark Osegueda ha spiegato: "Avevamo bisogno di pubblicare durante questo periodo così frustrante. Benché sia un EP acustico, possiamo definirlo heavy in un diverso senso della parola. La musica, del resto, è il mezzo attraverso il quale ci esprimiamo al meglio!" Il chitarrista Rob Cavestany ha aggiunto: "Quello che è iniziato come

Sean Lennon canta "Isolation" per gli 80 anni del padre

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Anche Sean Lennon ha voluto celebrare quello che sarebbe stato l'ottantesimo compleanno di John Lennon. Lo ha fatto pubblicando sul suo canale YouTube, la cover di "Isolation" che il padre pubblicò 50 anni fa nel suo primo album da solista. Sean - figlio di John e di Yoko - ha raccontato di aver registrato il brano "in famiglia" con l'aiuto del nipote Jack al basso. Le parti di batteria sono state registrate dallo stesso Sean che ha invitato i fan a pubblicare sui social le cover del padre utilizzando il tag #LENNON80. "E' pazzesco come il testo della canzone si adatti perfettamente a questo anno" ha commentato il figlio di Lennon. La versione originale di "Isolation" compare nel primo album da solista di John Lennon insieme alla Plastic Ono Band pubblicato nel 1970.  Fu scritta da John nel suo periodo di crisi più nera dopo la fine dell'avventura da Beatle. La batteria è suonata da Ringo Starr mentre al basso è presente Kla

Nuovo omaggio a Francesco Guccini: esce "Note di Viaggio – capitolo 2"

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A un anno di distanza dalla pubblicazione del primo capitolo, esce domani Venerdì 9 ottobre “Note di viaggio – Capitolo 2: non vi succederà niente”, nuovo tributo alla musica di Francesco Guccini . Il disco - prodotto come il precedente da Mauro Pagani - è stato interamente realizzato nello storico studio Officine Meccaniche di Milano sarà disponibile nelle versioni CD Standard, CD Limited Edition numerata, Vinile, Vinile Limited Edition numerata, in streaming e digital download. Se al primo capitolo del progetto avevano partecipato (tra gli altri) Elisa, Ligabue, Carmen Consoli, Giuliano Sangiorgi, Nina Zilli anche In questo secondo volume non mancano i nomi di grande richiamo come Zucchero, Fiorella Mannoia,Emma e Roberto Vecchioni, Vinicio Capossela e Gianna Nannini. La copertina è stata nuovamente affidata allo street artist Tvboy e richiama il tema del viaggio per mare, citando però il dipinto Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Tracklist 1. Zucchero - Dio è morto 2

Jaded Hearts Club: un album di cover per il gruppo di Matt Bellamy e Graham Coxon

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Di loro c'eravamo già occupati su queste pagine nel gennaio del 2018 quando - con il nome di Dr. Pepper’s Jaded Hearts Club Band - si erano esibiti come "tribute band dei Beatles". Ora il superguppo formato da Matt Bellamy (Muse), Graham Coxon (Blur), Jamie Davis (della label Transcopic), Nic Cester (Jet), Miles Kane (Last Shadow Puppets) e Sean Payne (Zutons) ha abbreviato il proprio nome in The Jaded Hearts Club e ha pubblicato un album di cover di classici del rock e del soul. Il disco si intitola You've Always Been Here ed è prodotto dal frontman dei Muse Matt Bellamy (che nella band non canta e suona il basso). In totale undici brani tra i quali spiccano classici come "Fever" e "Money (That's what I want)" ma non mancano gemme meno conosciute come “Love’s gone bad” di Chris Clark e “This love starved heart of mine (It's killing me)” tratta dal repertorio di Marvin Gaye. I brani - come ha spiegato Nic Cester a Rolling Stone - sono st

Una cover dei Byrds per Leo Kottke e Mike Gordon

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Il chitarrista Leo Kottke e il bassista dei Phish Mike Gordon hanno registrato un nuovo album insieme. Nel disco, intitolato "Noon" e uscito per l'etichetta Megaplum / ATO Records, compare anche un omaggio ai Byrds con la cover della celebre" Eight Miles High". Il brano è cantato dallo stesso Kottke il che rappresenta un'eccezione nella lunga carriera del chitarrista folk abituato ad eseguire solitamente brani strumentali (basti pensare che il suo album del 1999 si intitolava One Guitar, No Vocals). Il brano dei Byrds viene completamente spogliato dei suoni psichedelici che lo hanno reso iconico, per un arrangiamento folk davvero interessante con il primo piano lo straordinario finger-picking di Kottke. L'album "Noon" è per ora disponibile solo in versione digitale: il CD e il vinile saranno nei negozi dal 20 Novembre. Eight Miles High dei Byrds è considerato il primo successo nella storia del rock psichedelico e certamente uno dei capolavori

50 anni fa moriva Janis Joplin: le 5 cover migliori

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Il 4 Ottobre 1970 a causa di un’overdose di eroina moriva in una stanza del Landmark Motor Hotel di Los Angeles Janis Joplin. Aveva solo a soli 27 anni essendo nata nel 1943 a Port Arthur, in Texas ed è stata la la prima cantante bianca a portare nel rock la tradizione del blues e del soul. Insieme a Jim Morrison e Jimi Hendrix, entrambi morti a 27 anni, è entrata a far parte del famigerato "Club 27" che egli anni diventerà sempre più tristemente numeroso. Considerata il primo genio del rock al femminile, a distanza di 50 anni dalla sua morte, il suo ricordo è vivo tra gli amanti della musica.  La cantante texana deve gran parte del suo successo proprio alle sue indimenticabili interpretazioni nelle quali la sua inconfondibile voce tocco vette ineguagliabili. Noi a MyWay abbiamo scelto le nostre 5 preferite, Me and Bobby McGee  (originale di Roger Miller) Cry Baby (originale di Garnet Mimms & The Enchanters) Ball and Chain (originale di Big Mama Thorton) Summertime

Aimee Mann rende omaggio Leonard Cohen con la cover di "Avalanche"

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Aimee Mann ha pubblicato un nuovo singolo, la cover della ballata ‘Avalanche’ di Leonard Cohen. Il brano compare come "opening theme" nella colonna sonora del serie televisiva "I’ll Be Gone In The Dark" trasmessa negli USA dalla HBO e basata su un libro di Michelle McNamara. La cantante - che ha da poco festeggiato il suo sessantesimo compleanno - era molto amica della scrittrice (scomparsa nel 2016) e ha dichiarato di essersi sentita "onorata nell'ascoltare la sua cover all'inizio di ogni puntata". La Mann e il marito Michael Penn hanno registrato e prodotto il brano nel loro salotto di casa. Il brano è per ora disponibile solo sul canale YouTube della cantante e su Spotify e l'immagine di copertina utilizzata per il video è un chiaro omaggio alla celebre cover dell'album "Songs of Love and Hate" di Cohen, che conteneva la versione originale della canzone. Per l'ex voce dei 'Til Tuesday si tratta del primo tributo "

Corey Taylor dei Slipknot canta “Ace Of Spades” dei Motorhead

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Corey Taylor, voce dei Slipknot, ha pubblicato una cover di "Ace Of Spades" dei Motörhead. Una energica versione live registrata in occasione del concerto in streaming al Forum di Los Angeles come parte dell'evento "Forum Or Against 'Em" durante il quale il cantante ha presentato le canzoni del suo album di debutto solista “CMFT” (acronimo di CoreyMotherFuckingTaylor!) pubblicato su etichetta Roadrunner Records. “CMFT”, co-prodotto dallo stesso Corey con Jay Ruston, è frutto di un processo che ha impegnato Taylor per molto tempo, con brani scritti negli scorsi mesi e altri che risalgono addirittura agli anni della sua adolescenza. Registrato presso l’Hideout Studio di Las Vegas, con il produttore Jay Ruston e la sua band (Christian Martucci chitarra, Zach Throne chitarra, Jason Christopher basso e Dustin Robert batteria), l’album traccia una mappa selvaggia ed esilarante della psiche musicale di Taylor. "Ace of Spades" è il brano più famoso dei Mo

Peter Bence: la cover di "September" degli Earth, Wind & Fire

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Il pianista ungherese Peter Bence ha voluto salutare la fine del mese di settembre con un'altra delle sue incedibili cover. Sul suo canale YouTube è stata infatti pubblicata ieri la sua versione di "September" degli Earth Wind and Fire. Una versione strumentale che Peter, come sua abitudine, ha registrato in completa solitudine son il suo pianoforte e una pedaliera loop. Il risalutato è ancora una volta spettacolare, soprattutto se non avete mai visto all'opera il giovane talento ungherese che qualche anno fa era entrato nel Guinness dei Primati per "il maggior numero di accordi suonati al pianoforte in un minuto": ben 765. La cover di "September" non è però compresa nel nuovo album di Bence "The Awesome Piano" uscito nel corso del 2020. Godetevi il video (e attenzione ai calzini di Peter). Gli Earth Wind and Fire pubblicano il 45 giri "September" nel novembre del 1978. Il brano porta la firma di due componenti del gruppo Mau