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Visualizzazione dei post con l'etichetta Al Jarreau

Addio a Al Jarreau: le sue cover più belle

Il mondo della musica a lutto per la morte di Al Jarreau. Il leggendario cantante americano - l'unico ad aver vinto tre Grammy in tre diverse categorie (pop, jazz, R&B) si è spento a 76 anni a Los Angeles, dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale. Da poco aveva annunciato il suo ritiro dalle scene. La sua lunga carriera iniziata negli anni 60 lo ha portato a vincere ben sette Grammy (il primo nel 1978 e l'ultimo nel 200) e e a lasciare un segno importante, soprattutto grazie a molte cover davvero indimenticabili. Come le 5 cover che abbiamo scelto per ricordarlo. Nel 1976 la bella versione di "Fire and Rain" di James Taylor contenuta nell'album Glow.

Il nuovo album di Al Jarreau è un omaggio a George Duke

Si intitola " My Old Friend " il nuovo album di Al Jarreau ed è un toccante tributo al grande George Duke - celeberrimo tastierista – compositore – produttore scomparso nel 2013 a soli 67 anni I due erano legati da una lunga e sincera amicizia: Jarreau aveva mosso i primi passi nel mondo della musica proprio all'interno del Trio Jazz capitanato dallo stesso Duke negli anni 60. Il disco contiene in totale 10 tracce e può essere considerato un vero concept-album, con una rosa di ospiti a dir poco impressionante: Gerald Albright, Dianne Reeves, Marcus Miller, Lalah Hathaway, Jeffrey Osborne, Kelly Price, Dr. John e – in una performance tutta speciale – anche lo stesso Duke, in una registrazione in cui appare anche Boney James.  L'album è prodotto da John Burk, Stanley Clarke, Marcus Miller e Boney James. Tra le tracce migliori del disco da segnalare la cover della straordinaria "Sweet baby" che Duke aveva pubblicato inseme a Stanley Clark nel 1981 e ...

Il nuovo album live di Al Jarreau

Al Jarreau , uno dei più straordinari cantanti in attività, torna con un nuovo album dal vivo ricco di cover. “ Al Jarreau And The Metropole Orkest Live “, è il titolo del disco che raccoglie il meglio del doppio appuntamento di Den Bosch (Paesi Bassi), un’esibizione che conferma il suo talento nel passare tra sonorità jazz, pop e soul. L’artista americano si è esibito con la celebre Metropole Orkest composta da 53 elementi. « Vince Mendoza - il direttore della Metopole - è un amico e conosce a perfezione la mia discografia - ha raccontato il cantante - Quando gli ho parlato di un sogno e cioè registrare alcune pezzi riarrangiati con più swing ma per i quali sarebbe servita una grande orchestra si è messo subito a disposizione. Oggi in tutto il mondo è difficile trovare ensemble così dotate». Nonostante una tracklist di sole 11 canzoni, sono molti i grandi standard presenti come Agua De Beber scritta nel 1961 da Antônio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes e che fa parte del reper...