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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Rodrigo y Gabriela: ascolta la loro cover dei Megadeth

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Flamenco e metal: difficile pensare a due generi musicali più distanti tra di loro. Ma le cover più belle sono spesso le più sorprendenti e il duo Rodrigo y Gabriela ci ha abituato ormai da anni a contaminazioni davvero coraggiose. Il loro nuovo EP si intitola Mettal e contiene la rilettura di un brano dei Megadeth, la band californiana considerata una delle formazioni di punta del thrash metal. Come nella tradizione del duo messicano, si tratta di una versione strumentale eseguita con l'utilizzo esclusivo di due chitarre acustiche. Il risultato - se non conoscete la ormai lunga carriera dei due chitarristi - vi lascerà davvero senza parole. L'EP contiene anche un brano dei Metallica e uno degli Slayer. La versione originale di "Holy Wars... The Punishment Due" compare in apertura dell'album Rest In Peace, pubblicato nel 1990. L'autore del brano è il leader del gruppo Dave Mustaine. Venne pubblicato come singolo ottenendo un discreto successo

Grammy Awards 2020: il Tributo a Prince

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Anche un omaggio a Prince nel corso della cerimonia dei Grammy Awards 2020, che si sono svolti questa notte allo Staples Center di Los Angeles. Il tributo Usher e FKA Twigs insieme alla sua storica percussionista del genio di Minneapolis, Sheila E. Un toccante medley che ha visto il cantante di Dallas interpretare le celebri "Little red corvette", "When doves cry" e "Kiss". Il contributo di FKA Twigs è stato in realtà solo “coreografico”. La cantante britannica ha solamente ballato e sui social ha spiegato: "Volevo cantare ai Grammy, è ovvio. Non me l'hanno chiesto stavolta, magari succederà in futuro". L’esibizione ha diviso i fan e la critica, ma che merita di essere rivista (prima che YouTube la rimuova). Fra coloro a cui è piaciuta c’è John Legend che su Twitter ha commentato “Just wanna say Usher gave a GOAT level performance tonight in tribute to Prince”.

Deacon Blue: ascolta l'omaggio a Bruce Springsteen

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Per promuovere l'uscita del nuovo singolo 'City of Love' i Deacon Blue sono stati ospiti della trasmissione Radio 2 Piano Room e hanno regalato ai fan una interessante versione acustica di "Dancing In The Dark" di Bruce Springsteen. Una cover cantata a due voci da Ricky Ross e da Lorraine McIntosh, delicatamente accompagnati dal pianoforte e dalla chitarra. La band scozzese non aveva mai eseguito ufficialmente il brano in precedenza, anche se aveva già reso omaggio al Boss con la cover della meno celebre "Light of Day" nel corso dei loro concerti. Il nuovo album dei Deacon Blue "City of Love" uscirà il prossimo 20 marzo e sarà il decimo lavoro in studio della band di Glasgow. "Dancing In The Dark" è uno dei brani più celebri del repertorio del Boss, anche se certamente non uno dei più amati dai sui fan della prima ora. Faceva parte dell'album Born In The USA uscito nel 1984, il più venduto nella carriera del rocker a

Mac Miller: nell'album postumo anche una canzone di Arthur Lee

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C'è anche una cover di Arthur Lee nell'album postumo di Mac Miller , il rapper di Pittsburgh morto prematuramente a 26 anni per un overdose “accidentale” nel settembre 2018. Si tratta della toccante versione di "Everybody's gotta live" che Miller abbrevia in "Everybody" mantenendo però il testo originale che tristemente recita “everybody's gonna die”. Il disco si intitola Circles ed è stato prodotto interamente da Jon Brion che aveva già lavorato con Miller nell'album precedente. La cover davvero interessante e potrebbe anche piacere ai fan dei Love, forse di solito non molto a proprio agio con la musica hip hop. La versione originale di "Everybody's Gotta Live" fu pubblicata come singolo da Arthur Lee nel 1972. Due anni dopo il brano venne inserito da Lee nell'ultimo album in studio dei Love, in una versione leggermente differente. Nonostante si tratti di uno dei brani più noti della band californiana, quella di

Sanremo 2020: le cover della terza serata

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La Rai ha annunciato (finalmente) la lista delle cover che verranno eseguite nel corso della terza serata del 70 esimo Festival di Sanremo. Le sorprese non mancano, non tanto forse nella scelta delle canzoni quanto per gli accostamenti. Da Francesco Gabbani che omaggia Cutugno a Pelù che canta un classico di Little Tony, ai Pinguini Tattici Nucleari alle prese con un impegnativo medley, al giovanissimo Riki che canta un successo del 1958 di Nilla Pizzi. I cantati potevano scegliere i brani tra quelli già cantati in passato al Festival. Il brano scelto da Elettra Lamborghini "Non Succederà più" venne presentato fuori gara da Claudia Mori. Le interpretazioni saranno votate dai musicisti e dai coristi componenti l’Orchestra del Festival. La media tra le percentuali di voto ottenute dagli artisti durante la Terza serata e quelle ottenute dalle canzoni/Artisti nelle Serate precedenti determinerà una nuova classifica nella sezione Campioni. Spicca l'assenza tra le canzon

Paolo Fresu e Luca Barbarossa: l'omaggio a Paolo Conte

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Sono sempre le cover e i duetti uno dei punti di forza di Radio 2 Social Club , il programma condotto da Luca Barbarossa insieme a Andrea Perroni. La puntata trasmessa in diretta venerdì scorso 17 gennaio, è stata impreziosita dalla versione di "Sotto Le stelle Del Jazz" di Paolo Conte, che ha visto Barbarossa accompagnato dalla tromba di Paolo Fresu. La voce del cantautore romano forse non è proprio la più adatta al classico dell'avvocato di Asti, ma il musicista sardo mette tutti d'accordo e rende davvero magica la versione del brano. Promossi. La versione originale di Sotto le stelle del jazz apriva la facciata B dell'album "Paolo Conte" pubblicato nel 1984, il primo per la CGD. Il brano diventerà presto uno dei classici del repertorio dell'avvocato di Asti.

Gazzara Plays Genesis: il nuovo album "Here it comes again”

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Dopo “Play Me My Song” pubblicato nel 2014, Francesco Gazzara torna a rendere omaggio ai Genesis con un interessante tributo. Il nuovo album si intitola “Here it comes again” citando uno dei versi più celebri tra le canzoni della band inglese ed esce per la Irma Records. Il disco – pubblicato a nome del progetto Gazzara Plays Genesis - contiene in totale 10 tracce, ancora una volta scelte nel repertorio 1971-1980 della band inglese ma con un paio di variazioni importanti rispetto al tribute album precedente. La prima riguarda la tracklist che contiene sia delle perle assolute – in alcuni casi anche rarità mai eseguite dal vivo dai Genesis, come “Heathaze” (da Duke) e “Undertow” (da …And Then There Were Three) – che una trascrizione pianistica integrale della suite “Supper’s Ready” (oltre 23 minuti, da Foxtrot). La seconda novità è negli arrangiamenti del nuovo disco, più ricco di sonorità prog dell’epoca – Hammond, Mellotron, Rhodes, ARP synth, oltre a chitarre elettriche e acustiche

Patti Smith canta “After The Gold Rush” di Neil Young

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Patti Smith ha reso omaggio a Neil Young cantando la sua “After The Goldrush”. Lo ha fatto nel corso della puntata dello scorso 10 gennaio del popolare “ The Tonight Show " condotto sulla NBC da Jimmy Fallon. Una intensa e toccante versione che la sacerdotessa del rock ha eseguito accompagnata al piano elettrico da Tony Shanahan. La Smiths aveva però già inciso il brano (con un arrangiamento molto simile) nel 2012 per l’album “Banga”. Prima di interpretare la cover del brano, la cantante ha letto una poesia, con ogni probabilità inedita e scritta da lei. Per la Smith si è trattato del debutto nel programma The Tonight Show: come la stessa cantante ha raccontato al conduttore, aveva provato a partecipare alla trasmissione quando a presentarla era Johnny Carson (che condusse il programma dal 1962 al 1992) ma scoprì “di avere una reputazione troppo selvaggia”. La versione originale di After the Gold Rush compare nell’album omonimo di Neil Young pubblicato nel 1970. Il canta

Of Monsters and Men: la cover di 'Circles' di Post Malone

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Prima cover del 2020 per " Like a Version" la popolare trasmissione dell'emittente australiana Triple J , ideata nel 2005 da Mel Bampton e diventata negli anni un appuntamento fisso per gli appassionati di cover di tutto il mondo. Nel corso della prima puntata del decennio - trasmessa venerdì mattina - gli ospiti in studio erano gli islandesi Of Monsters and Men , popolari anche in Italia grazie al successo ottenuto nel 2011 dal singolo Little Talks. La band ha regalato al pubblico una curiosa versione di "Cirlses" di Post Malone. La voce di della cantante Nanna Bryndís Hilmarsdóttir è affiancata da quella di Ragnar "Raggi" Þórhallsson. L'arrangiamento è originale e il risultato finale è decisamente interessante ed esalta la valenza "pop" della canzone del rapper americano. "Circles" è un brano del rapper americano Post Malone e compare nel suo terzo album Hollywood's Bleeding.. Scritta dalla stesso Austin Pos

Coez canta "Via" di Claudio Baglioni

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Coez ha pubblicato la cover di "Via" di Claudio Baglioni. Il brano è stato pubblicato in esclusiva su Spotify: la popolare piattaforma musicale ha infatti scelto il rapper romano per il lancio degli Spotify Singles in Italia. Il brano - una originale rilettura in stile "drum and bass " - è stato registrato nei leggendari Abbey Road Studios di Londra. Il programma Spotify Singles prevede la realizzazione in esclusiva per Spotify di alcuni brani rivisti da parte di artisti famosi: una propria canzone e la cover di un brano, scelto per aver rappresentato qualcosa di importante per il percorso dell’artista. "Sono molto contento di essere il primo artista a portare in Italia Spotify Singles", afferma Coez. Il brano è stato prodotto da Orang3, noto per le sue collaborazioni con Gemitaiz Salmo, Clementino, Ensi, Achille Lauro e lo stesso Coez. La versione originale di "Via" compare nell'album "Strada Facendo" pubblicato da Claud

8 gennaio 1947, nasce David Bowie: le sue cover più belle

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Oggi David Bowie avrebbe compiuto 73 anni. Era nato a Brixton, sobborgo sud di Londra, l'8 gennaio 1947 con il nome di David Robert Jones. Artista originale e poliedrico, capace di concepire il rock come "arte globale" anticipare le mode e le correnti, Bowie è stato un grande anche quando ha interpretato le canzoni non scritte da lui, in particolare le cover contenute nell'album "Pin Ups" pubblicato nel 1973 e interamente composto da riletture di brani del decennio precedente, Noi oggi lo festeggiamo con 5 cover leggendarie. Across The Universe  L'originale era dei Fab4. Bowie la pubblica nel 1975 per l'album "Young Americans" China Girl La versione originale era stata cantata da Iggy Pop nel 1977 Let's spend the night together Omaggio agli Stones contenuto nell'album Alladin Sane See Emily Play Omaggio ai Pink Floyd di Syd Barrett per l'album Pinup del 1973 Criminal World L'originale

Postmodern Jukebox: la cover di Mr. Blue Sky

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I Postmodern Jukebox inaugurano il nuovo decennio con una cover di "Mr, Blue Sky " della Electric Light Orchestra. Il video è stato condiviso dalla band sul proprio popolare canale di YouTube che vanta ad oggi oltre 4 milioni di iscritti. A cantare il brano - che come da tradizione i PMJ hanno riletto in stile jazz anni '20 - è una giovane vocalist di Nashville, Allison Young. Il progetto Postmodern Jukebox è stato avviato da Scott Bradlee nel 2009 e da allora ha registrato milioni di visualizzazioni su YouTube, 1,9 milioni di fan su Facebook e decine di spettacoli sold out. Lo stesso Scott Bradlee è di fatto l'unico membro fisso del gruppo, che negli anni si è avvalso della collaborazione di molti musicisti differenti. Il 2019 è stato per i PMJ un anno particolarmente intenso, con due album pubblicati e e un lungo tour mondiale che li ha portati ad esibirsi con successo anche in Italia. La cover di "Blue Sky" - scelta in rete dai fan dei Postmodern J

100 anni fa nasceva Renato Carosone: 5 cover indimenticabili

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Cent’anni fa - il 3 gennaio del 1920 - nasceva a Napoli Renato Carosone, uno dei più grandi e originali artisti della canzone italiana. Con brani come “Torero”, “Caravan petrol”, “ Tu vuò fa l’americano” e “Pijate ‘na pasticca” ha raccontato con il sorriso l’Italia del dopoguerra, quella che emergeva dalle macerie, e che si preparava al “boom economico”. Inizia la carriera giovanissimo, a soli 17 anni e dopo essessi diplomato in pianoforte al Conservatorio, va in Africa al seguito di una compagnia di varietà, restando in Somalia fino al 1946 e diventando un idolo del circuito dei night locali. Il 3 gennaio del 1954 Carosone è il primo musicista ad apparire in televisione: alle 3 del pomeriggio festeggia il suo  34esimo compleanno partecipando con i suoi compagni alla trasmissione "L'orchestra delle quindici" il primo programma musicale della TV italiana che ara nata quattro ore prima, Il suo periodo d'oro artistico comincia poco dopo, nel '55, grazie all'

Kelly Jones degli Stereophonics canta "I put a spell on you"

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Tom Walker, Rick Astley, Stormzy, Stereophonics e La Roux. Sono alcuni degli artisti che hanno preso parte a "Jools' Annual Hootenanny" lo show musicale trasmesso dalla BBC nella notte di San Silvestro con la conduzione di Jools Holland (ex componente degli Squeeze e da anni collaboratore dell'emittente di stato di Sua Maestà). Molte le cover proposte nel corso dello show registrato nei The Maidstone Studios di Londra. Tra le più riuscite, la versione dell’immortale “I put a spell on you” di Screamin' Jay Hawkins cantata da Kelly Jones degli Stereophonics e da YolanDa Brown, accompagnati al piano dallo stesso Holland e dalla sua Orchestra. Kelly Jones non aveva mai cantato ufficialmente il brano in precedenza.  "I Put A Spell On You" fu composta da Screamin' Jay Hawkins nel 1955 ma a causa di alcuni dissidi con la casa discografica fu pubblicata solo l'anno successivo, in una versione più ritmata. Uno dei primi a rimanere estasiato dalla