Tom Walker, Rick Astley, Stormzy, Stereophonics e La Roux.
Sono alcuni degli artisti che hanno preso parte a "Jools' Annual Hootenanny" lo show musicale trasmesso dalla BBC nella notte di San Silvestro con la conduzione di Jools Holland (ex componente degli Squeeze e da anni collaboratore dell'emittente di stato di Sua Maestà).
Molte le cover proposte nel corso dello show registrato nei The Maidstone Studios di Londra. Tra le più riuscite, la versione dell’immortale “I put a spell on you” di Screamin' Jay Hawkins cantata da Kelly Jones degli Stereophonics e da YolanDa Brown, accompagnati al piano dallo stesso Holland e dalla sua Orchestra.
Kelly Jones non aveva mai cantato ufficialmente il brano in precedenza.
"I Put A Spell On You" fu composta da Screamin' Jay Hawkins nel 1955 ma a causa di alcuni dissidi con la casa discografica fu pubblicata solo l'anno successivo, in una versione più ritmata. Uno dei primi a rimanere estasiato dalla canzone fu il celebre DJ Alan Freed (l'inventore del termine "rock'n roll") ma nonostante questo la versione di Hawkins non ebbe un particolare successo di vendite. Molte radio si rifiutarono di suonare il brano considerando troppo “strano” e oltraggioso lo stile vocale dal cantante, con i suoi inconfondibili “grugniti”. A rendere però famoso il brano ci pensò Nina Simone che incise la canzone nel 1965 e la fece conoscere al pubblico inglese raggiungendo la posizione numero 49 della classifica ufficiale. Il brano darà anche anni dopo il titolo alla sua autobiografia pubblicata nel 1991. A rendere il brano leggendario ci pensarono invece i Creedence Clearwater Revival che eseguirono una cover di "I Put A Spell On You" durante il mitico concerto di Woodstok nel 1969. Negli anni arriveranno poi le cover di Joe Cocker, Bryan Ferry, Nick Cave, Marilyn Manson e Annie Lennox. Ma la versione originale resta inimitabile.
Kelly Jones non aveva mai cantato ufficialmente il brano in precedenza.
"I Put A Spell On You" fu composta da Screamin' Jay Hawkins nel 1955 ma a causa di alcuni dissidi con la casa discografica fu pubblicata solo l'anno successivo, in una versione più ritmata. Uno dei primi a rimanere estasiato dalla canzone fu il celebre DJ Alan Freed (l'inventore del termine "rock'n roll") ma nonostante questo la versione di Hawkins non ebbe un particolare successo di vendite. Molte radio si rifiutarono di suonare il brano considerando troppo “strano” e oltraggioso lo stile vocale dal cantante, con i suoi inconfondibili “grugniti”. A rendere però famoso il brano ci pensò Nina Simone che incise la canzone nel 1965 e la fece conoscere al pubblico inglese raggiungendo la posizione numero 49 della classifica ufficiale. Il brano darà anche anni dopo il titolo alla sua autobiografia pubblicata nel 1991. A rendere il brano leggendario ci pensarono invece i Creedence Clearwater Revival che eseguirono una cover di "I Put A Spell On You" durante il mitico concerto di Woodstok nel 1969. Negli anni arriveranno poi le cover di Joe Cocker, Bryan Ferry, Nick Cave, Marilyn Manson e Annie Lennox. Ma la versione originale resta inimitabile.
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