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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Antonello Venditti: il singolo nuovo è una cover di "Say Something"

Il nuovo singolo di Antonello Venditti si intitola “Dì una parola” ed è una cover di “Say Something” successo del 2013 del duo statunitense A Great Big World in collaborazione con Christina Aguilera. Il brano è una ballata dolce e malinconica e sarà l'unico inedito di “Cuore 40th Anniversary Edition”, l'edizione speciale in uscita il 14 giugno con cui Antonello Venditti celebrerà il quarantesimo anniversario dell'album “Cuore”. Il testo italiano del brano è stato scritto dallo stesso Venditti. Il cantautore romano non è nuovo a produzioni di questo genere: nel 1991 aveva ricantato “Don’t dream it’s over” dei Crowded House facendola diventare “Alta Marea” e nel 1995 aveva ripreso “Bitter Fruit” di Little Steven che venne tradotta in “Prendilo tu questo frutto amaro”.    La versione originale di “Say Something” venne pubblicata nel 2010 da Ian Axel nel suo album del 2010 “This Is The New Year”. Nel 2013 il brano verrà ripreso dal duo A Great Big World (di cui faceva parte

Brett Anderson e Nadine Shah: la cover di "Holes" dei Mercury Rev

Dopo la cover di " The killing moon" arriva un'altra anticipazione dell'album “Death Songbook”, il progetto ideato da Charles Hazlewood e dalla sua Paraorchestra. Si tratta della cover di "Holes" dei Mercury Rev cantata da Brett Anderson dei Suede e da Nadine Shah. I due avevano già avevano già eseguito il brano nel gennaio 2021, durante un concerto al Millennium Centre di Cardiff. Brett Anderson ha sottolineato: “C’è questo senso di rimpianto che ha risuonato in me. Quella frase sui ‘buchi scavati da piccole talpe’, ha qualcosa di così triste e infantile”.  Nadine Shah ha commentato: “Sono una grande ammiratrice sia di Brett Anderson che di Charles Hazlewood, quindi l’opportunità di partecipare a ‘Death Songbook’ era un’occasione che non potevo farmi sfuggire”. L'album "Death Songbook" uscirà il prossimo 19 aprile per la BMG e sarà composto da alcune canzoni originali e cover  prese dal repertorio di Depeche Mode, Suede, Mercury Rev, David

Lorde: la cover di "Take me to the river" per l'album tributo ai Talking Heads

Lorde ha pubblicato la cover di Take Me to the River di Al Green. La sua versione farà parte di Everyone’s Getting Involved: A Tribute to Talking Heads’ Stop Making Sense album che rende omaggio al leggendario gruppo di David Byrne, che aveva pubblicato una celebre cover del brano nel 1978- La cantante neozelandese ha anche raccontato come sia stata la madre a farle scoprire il brano e la musica dei Talking Heads. "Era il 2008 e avevo 12 anni, gli occhi dipinti di nero e la mascella devastata dall’acne. La mia cameretta era un groviglio di poster, giocattoli scassati, cartelli stradali. Avevo già dato un bacio con la lingua. Mia mamma mette questo video su YouTube. È sgranato, al massimo 240p. C’è una band d’altri tempi che si esibisce in uno show televisivo. Il cantante indossa un completo, ha gli zigomi alti e i capelli scuri tirati all’indietro. Alla sua sinistra una bionda suona il basso. In quel video Byrne canta un pezzo che parla di desiderare qualcuno senza sapere perché

Beyoncé: nel nuovo album Cowboy Carter anche la cover di Jolene

Come era già trapelato nelle ultime settimane, c'è anche la cover di "Jolene" tra le tracce del nuovo album di Beyonce . Il disco - l'ottavo nella carriera della cantante - si intitola "Act II: Cowboy Carter e segna la svolta in direzione “country” della regina indiscussa dell'R'n'B e del pop. Tra le 27 tracce contenute nell'album spicca la rilettura del classico di Dolly Parton, come la stessa regina del country aveva anticipato in una intervista a Knox News. Una versione con un testo leggermente modificato da Queen Bey, ma che è stata apprezzata dalla stessa Parton. La 78enne star del country ha risposto sui social con un entusiasta "Wow" e ha commentato "Beyoncé sta dando qualche problema a quella ragazza e se lo merita! Con affetto, Dolly P.".   La versione originale di "Jolene" venne pubblicata da Dolly Parton nel 1973 e raggiunse la numero uno delle classifiche country di Billboard, così come fecero i successi

BigMama pubblica la cover di "Lady Marmalade"

BigMama pubblica la cover di "Lady Marmalade" cantata sul palco del Festival di Sanremo insieme a Gaia, La Niña e Sissi. Il brano viene pubblicato con il titolo “Fa Strano (Lady Marmalade)” e con  Più che un omaggio alla versione delle Labelle, è un tributo alla celebre cover cantata da Christina Aguilera, Lil’ Kim, Mya e Pink per la colonna sonora del film “Moulin Rouge!" diretto nel 2001 dal regista Baz Luhrmann. "Lady Marmalade" venne portata al successo dalle Labelle nel 1974 ma la versione originale fu pubblicata qualche mese prima dal gruppo The Eleventh Hour. Il brano porta la firma di Bob Crewe e Kenny Nolan e raggiungerà la vetta della classifica di Billboard nel marzo del 1975 nella versione delle Labelle, scalzando dalla vetta "My eyes adored you" di Frankie Valli, che era scritta dagli stessi autori. Crewe e Nolan diventarono così il terzo team nella storia a subentrare a se stessi in vetta alla classifica USA, dopo Lennon - McCartney e

Mark Knopfler: un supergruppo per la nuova versione di "Going Home"

Mark Knopfler ha radunato un vero supergruppo per incidere una cover di Going Home, tema tratto dalla colonna sonora dell’omonimo film del 1983. Oltre 60 artisti tra i quali spiccano i nomi di Bruce Springsteen, David Gilmour, Slash, Eric Clapton, Ringo Starr, Ronnie Wood, Pete Townshend, Sting, Brian May, Joan Jett, Nile Rodgers, Zucchero oltre che quello del compianto Jeff Beck che partecipò alle registrazioni poco prima della sua prematura scomparsa avvenuta nel gennaio del 2023. Una cover della durata di quasi 10 minuti, prodotta da Guy Fletcher, tastierista dei Dire Straits e spesso braccio destro musicale di Knopfler, i cui proventi verranno devoluti alle associazioni Teenage Cancer Trust (UK) e Teen Cancer America (US).  Questa la lista completa degli artisti riuniti sotto il nome di Mark Knopfler’s Guitar Heroes : Joan Armatrading Jeff Beck Richard Bennett Joe Bonamassa Joe Brown James Burton Jonathan Cain Paul Carrack Eric Clapton Ry Cooder Jim Cox Steve Cropper S

Texas: la cover di Would I Lie To You con Spooner Oldham

I Texas hanno pubblicato la cover di "Would I Lie To You" di Charles and Eddie. Il brano farà parte del nuovo album The Muscle Shoals Sessions in arrivo sulle piattaforme musicali il prossimo 29 marzo. Il disco è stato realizzato insieme al leggendario tastierista americano Spooner Oldham, che con il suo organo ha impreziosito classici della musica soul come "When a Man Loves a Woman", Mustang Sally" e "I Never Loved a Man (The Way I Love You)". L'album è stato registrato nell'estate del 2022 presso i Fame Recording Studio in Muscle Shoals, Alabama. "Avere la possibilità di registrare a Muscle Shoals è stato come essere un bambino in un negozio di dolciumi", ha spiegato Sharleen Spiteri. “Lavorare con Spooner è stato stimolante, divertente e lui è semplicemente un essere umano meraviglioso!" I brani sono stati riletti con un arrangiamento molto scarno, per mettere in risalto le voci e il pianoforte di Oldham: il tutto registr

Liam Gallagher e John Squire: la cover di Jumpin’ Jack Flash

Anche una cover dei Rolling Stones per il debutto live di Liam Gallagher e John Squire . Dopo l'uscita di album realizzato insieme, l'ex voce degli Oasis e l'ex chitarrista degli Stone Roses hanno inaugurato ieri sera - 13 marzo 2024 - il loro tour europeo con la data nel leggendario Barrowland Ballroom di Glasgow, in Scozia. Uno show che i due hanno concluso a sorpresa con un omaggio ai Rolling Stones: la rilettura della celebre "Jumpin' Jack Flash". Il tour dei due leggendari musicisti di Manchester farà trappa in Italia il prossimo 6 aprile, al Fabrique di Milano. La versione originale di Jumpin' Jack Flash venne pubblicata dai Rolling Stones nel 1968. Il singolo raggiunse il primo posto in classifica in UK e il terzo negli USA. Secondo il sito Setlist è il brano che la band ha eseguito più spesso in concerto: per la precisione ad oggi 1196 volte.

Francesco De Gregori e Checco Zalone: in arrivo un album di cover

Checco Zalone e Francesco De Gregori pubblicano un album insieme. Il disco si intitolerà “Pastiche ” (Columbia Records /Sony Music), e sarà disponibile dal 12 aprile in digitale, CD e doppio LP.  La tracklist è ricca di cover interessanti: 15 tracce in totale e molte incursioni nella migliore musica italiana, dove le canzoni di De Gregori si alternano con quelle di autori come Paolo Conte, Pino Daniele, Antonello Venditti, dello stesso Zalone. L’anima dell’intero album, registrato in presa diretta in varie sessioni fra il 2023 e il 2024, è il pianoforte di Checco Zalone, che si rivela qui musicista eccellente ed eclettico, in grado di muoversi con leggerezza e senza manierismi fra blues, jazz e musica classica, restituendo così al canto di De Gregori la dimensione più lirica e intima. La band di Francesco e altri musicisti di varia provenienza hanno contribuito, insieme all’ORCHESTRA ITALIANA DEL CINEMA, a creare un suono soft che avvolge tutto il disco in un’atmosfera inaspettatamente

Addio a Eric Carmen: 5 cover indimenticabili di "All By Myself"

E' morto a 74 anni il cantautore americano E ric Carmen.  Aveva esordito nei primi anni ‘70 con il gruppo dei Raspberries ma il grande successo era arrivato come solista con successi come “Hungry Eyes” dalla colonna sonora del film “Dirty Dancing”, “I wanna hear it from your lips” e soprattutto la celeberrima “Al by myself” brano con il quale nel 1975 raggiunse al prima posizione nelle classifiche USA vendendo oltre un milione di copie. Un brano non del tutto “originale” visto che si basava sul secondo movimento (Adagio sostenuto) del Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore, op. 18 di Sergei Rachmaninoff e il ritornello conteneva un chiaro riferimento al brano "Let's Pretend" che lo stesso Carmen aveva scritto per i Raspberries qualche anno prima. A riportare il brano in classifica ci penserà Celine Dion nel 1996 e nel 2001 la colonna sonora del film “Il diario di Bridget Jones”.  Noi di Myway lo vogliamo ricordare con 5 versioni indimenticabili di “All

Sheryl Crow canta la cover di "Digging In The Dirt" con Peter Gabriel

Sheryl Crow ha duettato con Peter Gabriel nella rivisitazione di “Digging in the Dirt”, brano che lo stesso ex Genesis aveva pubblicato nel 1992 La cover farà parte del nuovo album della cantante in uscita il 29 marzo e intitolato "Evolution".  “La canzone di Peter è quella che ha dato il via all'intero processo di realizzazione del mio nuovo album - ha spiegato Sheryl Crow - L'idea dell'autoanalisi per comprendere le nostre ferite e i nostri difetti, e il modo in cui influenzano la nostra vita quotidiana, mi ha davvero colpito, perché quel processo può portare all'autoguarigione. Ma può essere complicato, sembra di scavare nella terra. I testi di Peter esprimono il concetto in modo molto bello, con questo groove semplice. Quando ha accettato di cantare sulla la cover di 'Digging in the dirt', mi ha lasciato senza fiato. È un vero onore vederlo esibirsi in questa canzone, che significa davvero tanto per me, e non c'è nessuno al mondo che canti

Angelina Mango: la cover di Freedom di Beyoncé a Propaganda Live (VIDEO)

Angelina Mango è stata ospite ieri sera, in occasione della Festa della Donna, della trasmissione televisiva Propaganda Live. Oltre al brano "La Noia" con il quale ha trionfato al Festival di Sanremo, la cantante lucana ha proposto la cover di "Freedon" di Beyoncé ft. Kendrick Lamar. Un brano che Angelina aveva già cantato lo scorso anno all’interno del programma televisivo Amici di Maria De Filippi. Intervistata da Diego Bianchi la cantate ha spiegato la scelta del brano: "È una canzone che abbraccia tantissimi aspetti della lotta per la libertà. Farla oggi era importante perché riguarda tutti. Io quando faccio musica mi sento libera. A me piace che arrivi a casa un messaggio di libertà". La versione originale di "Freedom" compare nell'album "Lemonade" pubblicato da Beyoncè nel 2016. e vede la partecipazione del rapper Kendrick Lamar. Nel 2020 il brano è diventato un inno per le proteste del movimento Black Lives Matter.

Cyril: la cover deep house di "Stumblin’ In" conquista le classifiche

Il DJ/producer australiano Cyril ha riportato in classifica "Stumblin' In", hit di Chris Norman e Suzi Quatro. Il successo della sua cover uscita alla fine del 2023, è ancora una volta partito da Tik Tok, coinvolgendo prima i fan australiani e neozelandesi, fino ad arrivare alla squadra di calcio tedesca del Bayern Monaco, che ha condiviso un video con la canzone diventato immediatamente virale. I numeri del remix di Cyril sono ormai sorprendenti risultati, partendo dall’incredibile top 10 airplay europeo, #8 Shazam global ed è già nella top 50 di Spotify in Germania e Polonia e top 100 Olanda. Su Spotify sta toccando la soglia dei 25 Milioni di stream e su You Tube ha superato i 30 Milioni di views. Cyril Riley è un dj e musicista australiano originario di Darwin che si era già fatto notare per il remake di Sounds Of Silence pubblicato sulla piattaforma Soundcloud.   La versione originale di Stumblin' In è cantata da Chris Norman (ex cantante degli Smokie)  e da S

Jack Black: la cover di Baby One More Time di Britney Spears per Kung Fu Panda 4

Dopo la divertente clip da 20 secondi diventata immediatamente virale, Jack Black ha pubblicato sui social una nuova versione di “Baby One More Time” di Britney Spears. La cover è stata realizzata insieme al chitarrista Kyle Gass, che condivide con l’attore il progetto musicale Tenacious D. La nuova versione dura circa un minuto e mezzo ed è accompagnata da un divertente video girato alla première di Kung Fu Panda 4 a Los Angeles, pellicola alla quale Black ha partecipato come doppiatore del personaggio principale, il Maestro Ping Xiao Po. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Jack Black (@jackblack) Nella clip Jack Black indossa un completo ispirato al celebre panda animato, e si esibisce con balli e mosse di karate con altri membri del cast vocale del nuovo sequel, tra cui Awkwafina, Bryan Cranston, James Hong e Ke Huy Quan. Una rilettura in chiave hard rock che farà parte della colonna sonora del film Kung Fu Panda 4, diretto da Mik

Brett Anderson degli Suede canta la cover di "The killing moon"

Brett Anderson ha pubblicato la cover di “The Killing Moon” degli Echo and the Bunnymen. Il leader degli Suede ha registrato il brano in compagna della Paraorchestra, progetto fondato e diretto da Charles Hazlewood nel 2011 con lo scopo di migliorare l’integrazione delle persone disabili in musica e arti dello spettacolo. La cover farà parte di “Death Songbook”, un album collaborativo in uscita il 19 aprile per la BMG. composto da 12 tracce prese dal repertorio di Depeche Mode, Suede, Mercury Rev, David Bowie e Japan. La maggior parte dell'album è stata registrata dal vivo durante il lockdown sul palco del Donald Gordon Theatre al Wales Millennium Centre di Cardiff.  Brett Anderson ha spiegato:  “ Il disco nasce da un’idea che Charles ha avuto durante i desolanti giorni del lockdown: rifare una serie di canzoni legate al tema della perdita, della tristezza e del rimpianto. Ho sempre trovato deprimenti le canzoni felici, sono stati i temi più oscuri che mi sono in qualche mo

Nick Cave canta la cover di “La Vie En Rose” per la serie TV "The New Look"

Nick Cave ha condiviso la sua versione di “La vie en rose” di Edith Piaf. La cover fa parte della colonna sonora della serie TV The New Look, incentrata sulle vicende degli stilisti Christian Dior, Coco Chanel al tempo della Seconda Guerra Mondiale La serie - prodotta da Jack Antonoff - presenta un cast d’eccezione composto da Maisie Williams, John Malkovich, Emily Mortimer, Claes Bang e Glenn Close Antonoff ha prodotto la cover di "La Vie en rose" di Cave e ha arruolato alcuni dei suoi compagni di band, i Bleachers, per suonare nella colonna sonora: Evan Smith e Zem Audu suonano il sassofono e Mikey Freedom Hart è presente al sintetizzatore. Da parte sua, Nick Cave canta il brano in modo intenso, con il suo inconfondibile timbro, accompagnato da un soffice pianoforte.Una delle cover migliori del 2024.   “La Vie En Rose” venne scritta da Edith Piaf nel 1945: il titolo originale era però “Les choses en rose”. La musica è del pianista Louis Guglielmi, in arte Louiguy. La Piaf

Keith Richards: la cover di “I’m Waiting for the Man” per ricordare Lou Reed

Il 2 marzo 1942 nasceva a New York Lou Reed . Per celebrare quello che sarebbe stato il suo 82esimo compleanno Keith Richards ha pubblicato la cover di "I’m Waiting for the Man" dei Velvet Underground, scritta dallo stesso Lou Reed. La versione del leggendario chitarrista degli Stones farà parte dell'album " The Power of the Heart: A Tribute to Lou Reed ", che uscirà il 20 aprile – in formato fisico in edizione limitata per il Record Store Day. Le versioni CD e digitale avranno una traccia bonus, The Power of the Heart, la canzone che dà il titolo alla raccolta, nella versione di Brogan Bentley. " Per me Lou si distingueva da tutti gli altri - ha spiegato Richards - E' stato davvero importante non solo per la musica americana ma per TUTTA la musica. Mi mancano lui e il suo cane !". "I'm Waiting for the Man" , scritta da Lou Reed, compare nell'album di debutto dei Velvet Underground uscito nel marzo del 1967. La canzone racconta

Leon Bridges: la cover di “Redemption Song” per il film "Bob Marley - One Love"

La cover di “Redemption song” cantata da Leon Bridges è una delle tracce più interessanti contenute nell’EP pubblicato dalla Island Records e Tuff Gong in concomitanza con l’uscita nelle sale del film "Bob Marley: One Love" diretto da Reinaldo Marcus Green e con protagonista Kingsley Ben-Adir. Sono sette in totale le canzoni contenute in ‘Bob Marley: One Love’ (Music Inspired by the Film)” con brani presi dal repertorio del Re del Reggae, cantati da Bloody Civilian, Skip Marley, Leon Bridges, Wizkid, Daniel Caesar e Jessie Reyez.  Nella cover di “Redempion Song” la voce di Leon Bridges, uno dei personaggi più interessanti della scena neo soul statunitense, spicca per la sua purezza in una versione che mantiene un arrangiamento molto fedele all’originale. E probabilmente è giusto così, per un brano che è considerato uno capolavori assoluti nella carriera di Marley.    La versione originale di “Redemption Song” fu pubblicata da Bob Marley nel 1980 e compare come traccia con