La cover di “Redemption song” cantata da Leon Bridges è una delle tracce più interessanti contenute nell’EP pubblicato dalla Island Records e Tuff Gong in concomitanza con l’uscita nelle sale del film "Bob Marley: One Love" diretto da Reinaldo Marcus Green e con protagonista Kingsley Ben-Adir. Sono sette in totale le canzoni contenute in ‘Bob Marley: One Love’ (Music Inspired by the Film)” con brani presi dal repertorio del Re del Reggae, cantati da Bloody Civilian, Skip Marley, Leon Bridges, Wizkid, Daniel Caesar e Jessie Reyez.
Nella cover di “Redempion Song” la voce di Leon Bridges, uno dei personaggi più interessanti della scena neo soul statunitense, spicca per la sua purezza in una versione che mantiene un arrangiamento molto fedele all’originale. E probabilmente è giusto così, per un brano che è considerato uno capolavori assoluti nella carriera di Marley.
La versione originale di “Redemption Song” fu pubblicata da Bob Marley nel 1980 e compare come traccia conclusiva del suo ultimo album "Uprising". Una ballata folk in Sol maggiore, lontana dallo stile consueto del musicista giamaicano, suonata interamente con la sola chitarra acustica. Fu l'ultimo 45 giri che Marley pubblicò in vita ma uscì solo per il mercato inglese e per quello francese. Come facciata B venne inserita una versione del brano eseguito insieme ai Wailers. La canzone era stata composta da Marley nel 1979, quando già gli era stata diagnosticato il tumore che lo avrebbe portato alla morte nel 1981. Per il testo l'artista prese spunto da un discorso dell'attivista giamaicano Marcus Garvey.
Il brano è stato inserito dalla rivista Rolling Stone nella lista dei 500 migliori canzoni della storia alla posizione numero 66. Negli anni è stata reinterpretata da numerosi artisti tra i quali Beyoncé, Elisa, John Legend, Alicia Keys, Stevie Wonder, Lauryn Hill, Rihanna, Johnny Cash, U2, Ben Harper, Pearl Jam, Bob Geldof e ovviamente il figlio Ziggy.
Commenti
Posta un commento