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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Dave Grohl: la cover di Blackbird nella notte degli Oscar

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Anche Dave Grohl si è esibito nella Notte degli Oscar presso il Dolby Theatre di Hollywood. Il leader dei Foo Fighters ha eseguito la cover della celeberrima "Blackbird" dei Beatles accompagnandosi con la chitarra acustica. Una versione dunque molto vicina all'originale, contenuta nel White Album e pubblicata nel 1968. E' stata però una esibizione toccante anche perché accompagnata da immagini e brevi clip di artisti deceduti nel corso degli ultimi mesi, tra i quali anche David Bowie e Christopher Lee. Composta e registrata dal solo Paul Mc Cartney, "Blackbird" è una delle canzoni più "coverizzate" del repertorio dei FabFour: da Billy Preston a Crosby Stills & Nash, da Sylvester a Rick Wakeman la lista degli interpreti è davvero lunga. Ma la versione originale resta ineguagliabile, ed è da anni uno dei brani stabilmente presente nei concerti di Sir Paul.

Brian Eno: nel nuovo album un omaggio ai Velvet Underground

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Nel nuovo album di Brian Eno compare anche un omaggio ai Velvet Underground, con la cover di "I’m Set Free”. Il nuovo album del geniale musicista inglese arriva nei negozi di dischi il 29 Febbraio su etichetta Warp Records e si intitola "The Ship". Il disco verrà pubblicato anche in una speciale doppia versione in vinile colorato, destinato ai collezionisti. L'album è in parte ispirato alle vicende del Titanic. A proposito della cover Brian Eno ha detto "scritta alla fine degli anni 60 la canzone di Lou Reed sembra essere più importante ora di allora. Forse chi ha letto Sapiens di Yuval Noah Harari si rende conto della grande ironia del testo". La versione originale di "I'm Set Free" compare nel terzo album della band newyorchese pubblicato nel 1969 dopo l'uscita dal gruppo di John Cale. Il brano - scritto da Lou Reed - è una malinconica canzone sulla fine di una relazione. Il protagonista si sente ora libero dai legami costrit

Phil Collins: la cover di "People Get Ready"

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Dopo la ristampa di "Face Value" e di "Both Side of the story" l'opera di rimasterizzazione del catalogo di Phil Collins . E' ora il turno di "Hello, I Must Be Going", secondo album da solista del batterista dei Genesis e uno dei lavori più venduti della sua carriera con oltre 3 milioni di copie vendute negli USA. La ristampa del disco arriverà nei negozi il prossimo 29 febbraio in versione deluxe con un secondo cd contenente materiale raro e registrazioni dal vivo. Per gli appassionati di cover degna di nota è soprattutto la presenza di una bella versione live di "People Get Ready" il classico di Curtis Mayfied inciso dagli Impressions nel 1965 e negli anni diventato un vero e proprio standard. Una versione multo intensa, nella quale Collins si dimostra ancora una volta a proprio agio con il repertorio soul. A proposito di cover il disco "Hello, I Must Be Going" contiene anche la celebre "You Can't Hurry Love&q

Willie Nelson: il nuovo album è un tributo a Gershwin

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A 82 anni il leggendario Willie Nelson pubblica un nuovo album interamente dedicato ai grandi classici composti da George Gershwin. La raccolta - pubblicata lo scorso 26 febbraio per la Legacy - si intitola Summertime: Willie Nelson Sings Gershwin ed è stato prodotto da Buddy Cannon e Matt Rollings. Nelson ha raccontato di aver pensato al progetto dopo aver ricevuto il Gershwin Prize dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti e di aver scelto le canzoni da inserire nel disco seguendo le interpretazioni di Frank Sinatra dei brani di George Gershwin e Ira David. I musicisti chiamati da Willie Nelson sono Matt Rollings (piano, organo, Wurlitzer), Jay Bellerose (batteria), David Piltch (basso), Dean Parks (chitarra elettrica, chitarra acustica), Paul Franklin (steel guitar), Kevin Smith (basso), Bobbie Nelson (organo, pianoforte), Mickey Raphael (armonica).Nel disco compaiono anche due collaborazioni di grande livello: con Sheryl Crow sulle note di Embraceable You e con Cindy

Lorde: la cover di Life On Mars ai Brit Awards

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L’omaggio a Bowie che Lorde ha proposto nel corso dei Brit Awards è piaciuto anche a Duncan Bowie, figlio del Duca Bianco che aveva invece manifestato il proprio disappunto nei confronti dell’esibizione di Lady Gaga nella notte dei Grammy. La cantante neozelandese ha cantato la cover della celeberrima “ Life On Mars” che Bowie aveva pubblicato nel 1971 nell’album “Hunky Dory”. Duncan – attraverso il suo profilo su Twitter – ha definuto l’esibizione di Lorde “beautuful”. La cantante – che è salita sul palco insieme ad alcuni musicisti di Bowie – non ha nascosto di aver affrontato il tributo con una buona dose di nervosismo. “Poi però mi sono detta ‘cantala a David’ – ha twittato sul suo profilo – ed è l’unica cosa che conta”. Una performance a sorpresa, visto che l’organizzazione dei Brit Awards 2016 aveva mantenuto il massimo riserbo sull’iniziativa. Prima della cover cantata da Lorde, la band sul palco della O2 Arena di Londra ha eseguito un medley strumentale di canzoni del D

Rettoriano il nuovo album di Riki Cellini

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Il nuovo album di Riki Cellini è un omaggio a Donatella Rettore. Il disco che sarà nei negozi dal prossimo 8 marzo - si intitola "Rettoriano" e si segnala per l'originalità delle canzoni scelte. Cellini è andato a scavare nell’ampia discografia della cantante veneta, scegliendo brani meno noti al grande pubblico. Otto pezzi contraddistinti da una vena più cantautoriale e intima a cui si aggiunge l'inedito che dà il titolo alla raccolta. “Sono cresciuto a Rettore, amore e fantasia e credo sia la cantautrice più innovativa e all’avanguardia del panorama musicale italiano, ancora oggi con uno sguardo avanti” – così spiega l’indipendente Cellini – “Questo disco è un sincero atto d’amore nei confronti di Donatella e della musica italiana”. Il primo singolo scelto per promuovere l'album è "Eroe", brano che apriva la seconda facciata dell'album "Brivido Divino" uscito nel 1979.  Canzone che l'anno prima la Rettore aveva anche pubblicato c

Una cover dei Velvet Underground nella serie TV "Vinyl"

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Julian Casablancas , cantante degli Strokes, ha inciso una cover di "Run Run Run" dei Velvet Underground per la colonna sonora della serie televisiva "Vinyl". La versione originale del brano usci nel leggendario disco d'esordio della rock band americana, dal titolo The Velvet Underground & Nico pubblicato nel 1967 e prodotto da Andy Warhol. Un album passato alla storia: registrato in soli tre giorni nell'aprile del 1966, rigorosamente in mono e per un'etichetta normalmente dedita alla musica jazz, con una copertina ideata dal genio della pop art che ritraeva la celebre banana. La canzone portava la firma di Lou Reed, che inserì nel testo una serie di personaggi dei bassifondi della città di New York. Tra le cover pubblicate ufficialmente, da segnalare quella degli Echo & the Bunnymen nel 1988, ma gli stessi Strokes avevano già spesso proposto il brano dal vivo. La cover di Julian Casablancas compare nel primo volume della colonna sono

Onda su Onda: la cover di Rocco Papaleo

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Rocco Papale o lo aveva sempre detto che il suo sogno era fare il cantante. Lo aveva ribadito sul palco del Teatro Ariston, quando Gianni Morandi lo chiamò per presentare la 62esima edizione del Festival e l'attore nel corso dell'ultima serata cantò fuori concorso la sua "Come Vivere" che l'anno prima lo stesso Morandi aveva scartato per la gara. Ora l'attore firma la colonna sonora del suo nuovo film, il terzo da regista. Il titolo della pellicola è l'ennesimo omaggio alla musica italiana, una tendenza sempre più evidente negli ultimi anni nel nostro cinema.  Il film - che vede Rocco Papaleo protagonista sullo schermo con Alessandro Gassmann e Luz Cipriota - si intitola infatti Onda Su Onda e l'attore lucano si è divertito a proporre una propria versione del celebre brano. Versione divertente anche se certamente non indimenticabile. E dura solo un minuto.

The 1975: la cover di "Sorry" di Justin Bieber

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Ancora una cover per Justin Bieber , a testimonianza di come il nuovo album abbia sia piaciuto non solo alla critica musicale ma anche a molti suoi colleghi. Ospiti della trasmissione BBC Live Lounge i The 1975 hanno eseguito una sorprendente cover di "Sorry" singolo estratto dall'album "Purpose". La band formata da Matthew "Matty" Healy, Adam Hann, George Daniel e Ross MacDonald era ospite della trasmissione condotta da Clara Amfo per presentare il nuoco singolo "The Sound" che anticipa l'uscita del secondo album I Like It When You Sleep, For You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It.

A Cambridge un tributo a Syd Barrett

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La città di Cambridge si prepara a rendere omaggio a Syd Barrett nel decimo anniversario della sua scomparsa. L'ex leader dei Pink Floyd, morto il 7 luglio del 2006, verrò ricordato il prossimo 27 ottobre in occasione dell'inaugurazione del memoriale permanente dedicato a Barrett che verrà istituito presso il Al Corn Exchange di Cambridge - dove Syd Barrett tenne i suoi ultimi concerti nel 1972. Il tributo si intitolerà ‘Syd Barrett - A Celebration’ e vedrà protagonisti gli svedesi Men On The Border che per l'occasione saranno accompagnati dalla Sandviken Symphony Orchestra. Le luci del concerto saranno curate da Peter Wynne Willson che ha lavorato con i Pink Floyd tra il 1966 e il 1968.Attivi dal 2011, i Men on the Border sono formati da Phil Etheridge, Goeran Nystroem, David Parkin, Björn Hammarberg, Odd Westby, Lasse Forsberg. Il concerto organizzato per ricordare il decimo anniversario della morte di Barrett, arriva anche a pochi mesi da quello che sarebbe stato il

Lady Gaga: l'omaggio a Bowie nella notte dei Grammy

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Emozionante omaggio a David Bowie nella notte dei Grammy Awards. Lady Gaga ha ricordato il Duca Bianco con un emozionante medley di circa 6 minuti, nel quale ha riproposto alcuni dei brani più celebri della sua carriera. "Space Oddity" (1969), "Changes" del 1971,  "Ziggy Stardust" (1972) , "Suffragette City" (1972), "Rebel Rebel" del 1974 , "Fashion" del 1980, "Fame" (1978) , "Let's Dance" (1983) , "Heroes" (1977). Spettacolare anche i costumi e le coreografie "a tema" proposte dalla star americana. Durante il tributo Lady Gaga è stata raggiunta sul palco da Nile Rodgers, che con Bowie aveva collaborato per l'album "Let's Dance". Sicuramente il momento più intenso ed applaudito di tutta la cerimonia. Molti i complimenti arrivati attraverso Twitter, anche da parte di colleghi celebri come Bette Midler, Adam Lambert, Ellen Lee DeGeneres.

A Sanremo un omaggio a David Bowie con Adrian Belew

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Il Festival di Sanremo renderà omaggio David Bowie, il geniale musicista inglese scomparso lo scorso 10 gennaio a 69 anni. Il tributo avverrà all'interno del Dopofestival e sarà affidato ad Adrian Belew, chitarrista americano e storico collaboratore del Duca Bianco sia in studio che dal vivo. Adrian Belew - nato nel Kentucky nel 1949 - fu scoperto da Frank Zappa in un locale di Nashville, e suonò con lui nel tour del 1977. Durante le date in Germania, fu però notato da Brian Eno e da David Bowie che lo vollero per suonare nell'album Lodger e poi lo convinsero a mollare Zappa per entrare a far parte della band che accompagna il Duca. La sua chitarra è stata immortalata nel live Stage pubblicato nel 1978. David Bowie si esibì al Festival di Sanremo nel 1997, sul palco del Teatro Ariston. Adrian Belew dovrà "accontentarsi" del palco di Villa Ormond, sede del Dopofestival. La sua esibizione è in programma nella serata di Giovedì.

Mark The Hammer: la cover di "On My Mind"

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Marco Arata è un giovane polistrumentista e youtuber ligure che si è fatto conoscere con lo pseudonimo di Mark "The Hammer," grazie a ad una serie di cover davvero originali ed alcuni tutorial divertenti, nei quali insegna a suonare come le band più amate dal pubblico, dai Queen agli Iron Maiden, dai Nirvana agli Eagles. Il tutto suonando da solo tutti quanti gli strumenti. Della sua bravura si è accorto anche J-Ax che lo ha voluto con lui sul palco del suo ultimo tour, dopo aver visto la cover punk della sua "Uno Di Quei Giorni" che Marco aveva postato in rete. La nuova cover di  Mark "The Hammer" Arata è invece una versione di " On My Mind " di Ellie Goulding, cantante che la prossima settimana vedremo sul palco del Festival di Sanremo. Una versione dai suoni "metal" davvero distante dall'originale, contenuto nell'album "Delirium" e scritto dalla stessa Goulding con Max Martin, Savan Kotecha e Ilya Salmanzadeh.

Una cover di Justin Bieber per The Vamps

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I The Vamps si sono divertiti a ricantare "Love Yourself" uno dei brani contenuti nel nuovo album di Justin Bieber. La cover circola da qualche giorno in rete attraverso la pagina ufficiale su YouTube della teen band inglese e ha già toccato le 500 mila visualizzazioni. Il brano, scritto dallo stesso Bieber insieme a Ed Sheeran, è stato il terzo singolo estratto dall'album Purpose, ed ha raggiunto la numero 1 sia in UK che negli USA.

Mark Kozelek e Mike Patton rendono omaggio a David Bowie

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Il nuovo album di Mark Kozelek , leader dei Sun Kil Moon, uscirà il prossimo 27 maggio e sarà interamente composto da cover. La prima è stata già svelata attraverso il sito ufficiale della band. Si tratta della cover di "Win" brano di David Bowie contenuto nell'album Young Americans, pubblicato nel 1975. Sicuramente non una scelta banale, certamente non una delle canzoni più conosciute nel repertorio del cantante inglese recentemente scomparso. "Win" era il secondo brano della facciata A del disco nel quale Bowie si immergeva nella atmosfera della musica soul, accompagnato dal chitarrista Carlos Alomar, Mike Garson al piano e David Sanborn al sax. Il brano è stato reinterpretato insieme al frontman dei Faith No More Mike Patton, in una versione molto scarna e distante da quella del Duca Bianco.

Bill Frisell rende omaggio a Morricone e Rota

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Il nuovo album di Bill Frisell è interamente dedicato alle colonne sonore di celebri film del passato. Il disco si intitola " When You Wish Upon a Star " e contiene 16 brani scelti con cura nel repertorio di artisti come Bernard Herrmann, Henry Mancini e Elmer Bernstein. Ma nella tracklist spiccano gli omaggi a due grandissimi compositori italiani: Ennio Morricone e Nino Rota. Il disco vede il 64enne chitarrista americano affiancato dalla voce di Petra Haden, la viola di Eyvind Kang, il basso di Thomas Morgan e la batteria di Rudy Royston. La produzione è stata affidata ancora una volta a  Lee Townsend mentre gli arrangiamenti sono dello stesso Frisell.

Shari: la cover di Imagine di John Lennon

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A soli 13 anni ha stregato i giudici e il pubblico di “Tu si que vales” con la sua voce intensa e avvolgente Concluso con successo il World Tour con il VOLO in radio e in vendita da Venerdì 5 Febbraio la sua cover di “Imagine” Shari è salita sul palco e al pianoforte ha emozionato i giudici e il pubblico della trasmissione tv “Tu si que vales” con la sua voce intensa e avvolgente e la sua giovanissima età. A soli 13 anni venerdì scorso ha incantato il Forum di Assago per la tappa milanese del World Tour de Il Volo a cui ha partecipato come ospite esibendosi da sola e duettando con i tre ragazzi nella cover “Imagine” . Quest’ultima sarà in radio e in vendita, insieme a “The sound of silence” nei digital store, da Venerdì 5 Febbraio.