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Visualizzazione dei post con l'etichetta Isaac Hayes

Nel nuovo album di Robert Cray omaggi a Otis Redding e Isaac Hayes

10 tracce (che diventano 11 nella versione deluxe) e molte cover interessanti nel nuovo album della Robert Cray Band . Il disco si intitola “Into My Soul” e arriva a due anni di distanza dal precedente “Nothin’ But Love”. Il grande chitarrista americano – che dal 2011 è entrato a far parte della Blues Hall Of Fame – è accompagnato dagli inseparabili Les Falconer (alla batteria) Jim Pugh (alle tastiere) e Richard Cousins (al basso). L’album è stato prodotto dall’amico Steve Jordan (che in passato ha lavorato tra gli altri con John Mayer e Keith Richards) ed è stato registrato in California nei Santa Barbara Sound Studios. Tra le cover inserite in scaletta spicca la versione di Nobody's Fault But Mine , brano che Otis Redding portò al successo nel 1968. “Tutti noi della band siamo cresciuti ascoltando questo genere di musica – ha ricordato Cray – Per noi è stata davvero molto importante”. "Deep in My Soul" è invece un omaggio al grande Bobby Blend, grande cantante ...

Donald Fagen: un omaggio ad Isaac Hayes nel nuovo album

Sunken Condos è il nuovo album di Donald Fagen , il quarto da solista per l'ex Steely Dan. Il disco. passato purtroppo un po' inosservato in Italia, contiene otto nuove canzoni e una interessante cover. Si tratta di "Out Of The Ghetto" di Isaac Hayes, brano del 1977 che il grande musicista americano pubblicò nell'album " New Horizon" oltre che come 45 giri. Certamente non uno dei brani più famosi del suo repertorio, visto che sia l'album che il singolo non lasciarono tracce nelle classifiche. Certamente il nome di Isaac Hayes - per chi si occupa di cover - ricorre più spesso per le sue cover (come quelle indimenticabili di "The Look Of Love" e di  "By the Time I Get to Phoenix")  più che per i suoi originali visto che non è stato un autore molto ripreso. La versione di Fagen  di "Out Of The Ghetto" è però molto bella, più smooth dell'originale pur mantenendo un'anima funky. Ad accompagnare l'ex Steely...

Top Cover: Isaac Hayes - Walk on by

Una delle più belle cover dal repertorio di Burt Bacharach. Quando a 27 anni Isaac Hayes incide il suo album capolavoro Hot Buttered Soul ha già alle spalle una serie capolavori scritti per Sam & Dave ( Soul Man, When something is wrong with my baby ) ma un solo album al suo attivo. Conscio dell’inevitabile declino del sound Stax che aveva dominato fino ad allora, reinventa la musica soul con arrangiamenti orchestrali in anticipo sui tempi di quasi un lustro. I brani diventano lunghissimi, ricchi di contrappunti e di chitarre “acide” come nella splendida rilettura del classico di Bacharach che Hayes contribuisce a far entrare nella leggenda. Durata record: più di 12 minuti. La scheda su Mywayonline